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Incendi Palermo, riaperto l'aeroporto. Morte 3 persone. Asp: "Rimanete al chiuso"

Cronaca
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Bruciano le colline attorno al capoluogo siciliano. In fiamme Bellolampo, dove brucia una delle vasche della discarica comunale. I roghi minacciano le case in varie zone, rientrata l'emergenza all'ospedale Cervello. Evacuate centinaia di famiglie. Una donna di 88 anni è morta nel Palermitano perché i sanitari del 118, a causa degli incendi, non sono riusciti ad arrivare a prestarle soccorso. Altri due corpi sono stati trovati a Cinisi. Istituito il Centro operativo comunale: allerta anche per rischio diossina

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Palermo è assediata dagli incendi e si registrano tre vittime (GLI AGGIORNAMENTI LIVE). Nel capoluogo siciliano brucia il monte Inserra, un ampio bosco che sovrasta i quartieri Tommaso Natale e San Lorenzo. Rientrata l'emergenza all'ospedale Cervello: "Nell'ospedale Cervello di Palermo non vi è più alcun pericolo. L'allarme suscitato dall'evento incendio che ha riguardato aree di Palermo e l'area limitrofa all'ospedale è rientrato. In ogni caso non ci sono stati danni alla struttura aziendale. Si chiarisce che non vi è stata alcuna evacuazione di pazienti", dice in una nota l'Azienda ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello. Un incendio è divampato nel cimitero di Santa Maria di Gesù e ha conivolto il convento: alcuni residenti della zona hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni. Il vento ha peggiorato la situazione e le fiamme si sono avvicinate alle abitazioni in direzione Sferracavallo, borgata marinara del capoluogo siciliano, che condivide con Mondello il monte Gallo, anch'esso devastato dal fuoco (LE FOTO DEGLI INCENDI). In fiamme anche la collina di Bellolampo, dove sta bruciando una delle vasche della discarica comunale con esalazioni venefiche. Diverse abitazioni nella zona di Pizzo Sella e della borgata marinara sono state abbandonate dai residenti perché minacciate dalle fiamme o a causa dell'aria irrespirabile. La Protezione Civile invita a non uscire di casa a causa del rischio diossina (LE PREVISIONI METEO DI SKY TG24). Questa mattina un vasto incendio sulle montagne attorno all'aeroporto Falcone - Borsellino di Palermo è arrivato a lambire la zona perimetrale dello scalo che è stato chiuso al traffico per alcune ore e poi riaperto intorno alle 11. Anche l'autostrada Palermo-Mazara del Vallo era stata chiusa per gli incendi ed è poi stata riaperta al traffico nel tratto tra Tommaso Natale e Capaci in entrambe le direzioni.

Allarme in quartiere Borgo Nuovo

Paura nel quartiere Borgo Nuovo, a Palermo, per un incendio che partito dalla montagna si è diretto verso le case a causa del vento di scirocco da sudest. "Abbiamo paura - racconta una residente -, la montagna brucia ma non interviene nessuno, né un mezzo aereo, né squadre dei vigili del fuoco o della forestale. Le fiamme stanno arrivando fino ai palazzi. Lanciamo un appello affinché qualcuno intervenga". Negli anni scorsi si erano verificate situazioni simili, sempre in presenza dello scirocco.

Tre vittime nel Palermitano

Una donna di 88 anni, in precarie condizioni di salute, è morta nel Palermitano perché i sanitari del 118, a causa degli incendi, non sono riusciti ad arrivare a prestarle soccorso. L'anziana ieri aveva la febbre alta, ma gli operatori, per il grosso rogo divampato nella zona di San Martino delle Scale, non sono riusciti a raggiungere la sua abitazione. Nel pomeriggio i corpi carbonizzati di due anziani sono stati trovati in una casupola a Cinisi non distante dall'aeroporto.

Centinaia di famiglie evacuate

Sono numerose le famiglie evacuate da ieri a Palermo nella zona di Mondello, Capo Gallo e Poggio Ridente dove i vigili del fuoco sono alle prese con decine di roghi. A causa degli incendi che minacciano le abitazioni sono state evacuate 1.000 persone circa ad Altofonte, comune a 12 km da Palermo e circa 500 nel capoluogo. Due vigili del fuoco e due forestali sono rimasti feriti durante le operazioni di spegnimento degli incendi divampati a Palermo e Monreale. Le condizioni dei due pompieri non sono gravi ma sono stati portati in ospedale, mentre sono ricoverati nel reparto grandi ustioni dell'ospedale Civico di Palermo i due della forestale. "Le loro condizioni sono serie e sono tenuti sotto stretta osservazione - dice il primario del centro grandi ustioni del Civico Enzo Guzzetta - Abbiamo fatto di tutto al momento per salvarli. Sono arrivati entrambi in serie condizioni. Nelle prossime 48 ore valuteremo le loro condizioni. Al momento la prognosi è riservata".

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Asp Palermo: "Evitare di stare all'aperto"

L'Asp di Palermo, con un avviso alla popolazione, raccomanda di evitare l'esposizione prolungata all'aperto "se non in casi strettamente necessari". Le alte temperature "unitamente alla presenza di fumo generato dai numerosi incendi, potrebbero determinare nella popolazione esposta, con particolare riguardo alle persone più deboli, l'insorgenza di disturbi dell'apparato cardio-circolatorio e respiratorio". "L'indicazione - spiega l'Asp palermitana - trova particolare applicazione nei soggetti anziani e fragili ai quali si raccomanda di non uscire di casa se non per motivi eccezionali e possibilmente accompagnati".

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La situazione

Intanto è stato istituito il centro operativo comunale per l'emergenza a causa degli incendi che avvolgono ancora le colline attorno al capoluogo. Prosegue senza sosta il lavoro dei canadair e delle squadre dei Vigili del fuoco, anche con l'ausilio di un elicottero. Le operazioni di spegnimento, ostacolate dalle temperature che ieri hanno superato i 42 gradi e dal vento da sudovest che ha raggiunto i 25 chilometri orari, sono continuate per tutta la notte. Una torre faro è stata installata nella discarica di Bellolampo per illuminare l'area dove sono in corso gli interventi di bonifica. Gli operai della Rap, l'azienda che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, continuano a versare terra sulla vasca in cui si è sviluppato l'incendio per cercare di evitare che il rogo possa mettere in ginocchio l'impianto palermitano. Altri vasti incendi stanno interessando anche la provincia a Terrasini, Cinisi, Monreale, Piana degli Albanesi e San Cipirello.

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