Incendi in Italia, fiamme lambiscono case in Sardegna. In Calabria 70 roghi in 24 ore

Cronaca
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Fiamme nelle province di Reggio e Cosenza, mentre nel sud dell’isola il fuoco si è avvicinato pericolosamente alle abitazioni di Decimoputzu e roghi sono divampati anche nell'Oristanese. Un vasto incendio di sterpaglie è scoppiato lungo la via Pontina all'altezza di Castel Romano, a sud della Capitale, causando il blocco del traffico. In serata incendio anche sulla montagna sopra Mondello, in Sicilia

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Dalla Sardegna alla Sicilia, passando per la Campania, la Calabria e il Lazio, l’Italia si trova a fronteggiare diversi roghi. Un vasto incendio di sterpaglie è divampato lungo la via Pontina all'altezza di Castel Romano, a sud della Capitale, intorno alle ore 15. Il rogo, arrivato a causa del vento a ridosso di entrambi i lati della via, ha completamente bruciato un furgone adibito a vendita di generi alimentari e un'auto. Non ci sono feriti, ma forti disagi legati al denso fumo che ha portato a chiudere il transito in entrambi i sensi di marcia. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, alcuni moduli della protezione civile e il personale della polizia stradale e locale e due elicotteri della Regione Lazio.

Impegnate sette squadre con i moduli antincendio

Nelle operazioni di spegnimento dell’incendio sono state impegnate sette squadre con i moduli antincendio. Le operazioni sono state disturbate dalla presenza di forte vento, in linea con il periodo di massimo rischio di incendio boschivo, individuato dal 15 giugno al 30 settembre. Il Piano regionale di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2023-2025 ha una dotazione finanziaria di oltre 19 milioni di euro. La Regione Lazio ha attivato una campagna antincendio boschivo attraverso un'opera di informazione, divulgazione e sensibilizzazione nei confronti della popolazione relativamente ai rischi, ai comportamenti da assumere, ai divieti, alle prescrizioni e alle regolamentazioni delle attività riguardanti gli incendi boschivi, anche con il coinvolgimento delle organizzazioni di settore presenti sul territorio.

Incendi anche nell'Oristanese

Cinque incendi hanno colpito invece l'Oristanese a partire da mezzogiorno, con i vigili del fuoco ancora impegnati nelle campagne vicino alla Giara di Gesturi. Il rogo che ha creato più problemi si è sviluppato dopo le 16 lungo la Statale 131, all'altezza di Santa Giusta. Le fiamme hanno raggiunto la Carlo Felice ed è stato necessario chiuderla al traffico per mettere in sicurezza gli automobilisti e consentire le operazioni di spegnimento. Lì vicino passa anche una linea di media tensione e i vigili del fuoco hanno chiesto l'interruzione dell'energia elettrica per evitare ulteriori problemi.

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Fiamme lambiscono case nel sud Sardegna

Un rogo si è sviluppato inoltre oggi pomeriggio nelle campagne di Decimoputzu, nel sud della Sardegna. Le fiamme alimentate dal vento e dalle alte temperature si sono avvicinate pericolosamente alle case. Sul posto due squadre dei vigili del fuoco di Iglesias e Cagliari, la protezione civile, il corpo forestale e i volontari. In azione anche il velivolo dell'aeronautica militare. Un elicottero è intervenuto anche per un altro rogo divampato in località Su Campu a San Gavino Monreale e un altro mezzo aereo è stato impegnato nella zona di Santa Giusta per dare manforte alle squadre a terra impegnate a domare un incendio vicino allo stagno dell'Oristanese.

Incendio nei boschi che sovrastano Amalfi 

Un incendio si è sviluppato nel pomeriggio sui monti che sovrastano il centro abitato di Amalfi, nella cosiddetta Valle dei Mulini, a ridosso della frazione di Pogerola. Le fiamme sono divampate intorno alle 17, in diversi punti: per domare il rogo, che sarebbe ora sotto controllo, sono intervenuti i vigili del fuoco, la protezione civile (anche con un elicottero), carabinieri, polizia municipale e volontari.

In Calabria oltre settanta incendi nelle ultime 24 ore

In Calabria, invece, sono stati oltre 70 gli incendi per i quali si è reso necessario l'intervento dei vigili del fuoco e del personale della protezione civile regionale nelle ultime 24 ore. I roghi si sono concentrati, in particolare, nelle province di Reggio e Cosenza. Nella prima i vigili sono stati in azione, con squadre a terra, in Aspromonte, a Cardeto ed in località San Demetrio, dove si è reso necessario anche l'intervento di due Canadair e di un elicottero. È ormai sotto controllo, intanto, l'incendio che a Campo Calabro, nel Reggino, ha interessato i locali di una ditta specializzata nel trattamento di rifiuti. Il rogo era iniziato ieri pomeriggio dalla vegetazione, ma a causa del forte vento e delle alte temperature si è propagato all'azienda. Per quanto riguarda la provincia di Cosenza, i roghi si sono sviluppati nella zona dell'Alto Ionio, e in particolare a Corigliano Rossano, Acri e Cassano.

epa10765457 A firefighting helicopter drops water to extinguish a wildfire, in Diakopto, Egio, Greece, 24 July 2023. Firefighting forces along with volunteers in Rhodes, Corfu, Egio, Karystos and Yliki battled flames throughout the night, while airplanes started to operate early in the morning. In Egio, the village of Trapeza was evacuated with a message sent via the emergency number 112 as well as the settlement of Kastro Aegialia, as a fire continues to burn on a nearby hill. A total of 99 firefighters, 35 water trucks and four teams on foot, two aircraft, two helicopters and the Olympos operational centre are operating in the area.  EPA/GIOTA LOTSARI

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In Sicilia oggi 43 roghi e temperature record 

La Protezione civile ha rilevalto oggi in Sicilia 43 incendi, roghi alimentati dal caldo che a Priolo, nel Siracusano, alle 15 ha registrato la temperatura di 47,6 gradi, pareggiando quella di Catania, un record per la città etnea. Anche a Palermo l'Osservatorio astronomico ha registrato il record del calore, con 46,4 gradi, superando il picco che di 44,8 che si era verificato nel 1999. Nel capoluogo siciliano brucia anche una delle vasche della discarica di Bellolampo e la società che gestisce la raccolta dei rifiuti, la Rap, ha invitato i cittadini a non conferire rifiuti nei cassonetti per alleggerire il lavoro degli addetti impegnati nello spegnimento delle fiamme. Ai disagi per gli incendi si aggiungono backout elettrici. Un rogo si è sviluppato nel Parco minerario di Floristella-Grottacalda, nell'area che ricade nel Comune di Enna, dove la Protezione civile opera insieme a tre squadre giunte dalla Lombardia. Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, monitora la situazione, in collegamento con gli uomini cul campo che si avvalgono dell'ausilio di mezzi aerei. Sono 107 gli interventi del Corpo forestale effettuati oggi in tutta la regione, con 174 squadre al lavoro e 788 addetti; 35 i velivoli, fra regionali e nazionali, impiegati, spiega il governatore "La nostra attenzione rimane altissima - aggiunge Schifani - tenuto conto che per domani l'ondata di calore prevista è massima nelle tre città metropolitane e che il rischio incendi sarà 'alto' nelle aree di Palermo, Trapani, Enna, Messina, Catania e Siracusa e 'medio' per le province di Agrigento, Caltanissetta e Ragusa".

L'ultimo incendio è scoppiato sulla montagna di Capo Gallo, fronte Mondello: fiamme

alte che hanno costretto alcuni residenti a lasciare le case. Sul posto sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco che, insieme a volontari, protezione civile e forestali stanno intervenendo da terra per cercare di arginare il fuoco alimentato anche dalle alte temperature raggiunte, poiché i canadair la sera non possono intervenire. Il fronte delle fiamme rischia di espandersi anche sul versante di Capo Gallo che dà sulla borgata di Sferracavallo. "Ce la faremo anche stavolta - hanno dichiarato all'Agi dalla sala operativa - ma oggi è una giornata molto complicata". 

 

A Palermo attivato il centro operativo comunale

E' stato istituito a Palermo il centro operativo comunale per l'emergenza a causa degli incendi che avvolgono ancora le colline attorno al capoluogo. I roghi riguardan, oltre a Capo Gallo, anche la collina di Bellolampo, dove sta bruciando una delle vasche della discarica comunale con esalazioni venefiche. Diverse abitazioni nella zona di Pizzo Sella e della borgata marinara sono state abbandonate dai residenti perchè minacciate dalle fiamme o a causa dell'aria irrespirabile. La Protezione Civile invita a non uscire di casa a causa del rischio diossina. 

Catania

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