Omicidio Sacchi, confermate le pene per il killer e la fidanzata

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La Corte di Appello di Roma ha confermato le condanne emesse in primo grado per due dei quattro imputati nel processo legato all'omicidio del ragazzo, morto dopo un colpo di pistola alla nuca nella notte tra il 23 e il 24 ottobre del 2019, nei pressi di un pub in zona Appio, nella Capitale

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La Corte di Appello di Roma ha confermato le condanne emesse in primo grado per due dei quattro imputati nel processo legato all'omicidio di Luca Sacchi, morto dopo un colpo di pistola alla nuca nella notte tra il 23 e il 24 ottobre del 2019, nei pressi di un pub in zona Appio, nella Capitale.

Le decisioni della Corte

Nello specifico, sono state poi confermate le condanne a 27 anni per Valerio Del Grosso, esecutore materiale dell'omicidio e a 3 anni per Anastasiya Kylemnyk, fidanzata di Sacchi, accusata di violazione della legge sulla droga. I giudici hanno, invece, ridotto le pene per Paolo Pirino, da 25 anni a 14 anni e 8 mesi, e per Marcello De Propris, da 25 anni a 14 anni e 8 mesi. Il sostituto procuratore generale Francesco Mollace, lo scorso 7 marzo, aveva richiesto per tutti gli imputati la conferma delle condanne emesse durante il processo di primo grado.

Forte tensione dopo la sentenza

Dopo la sentenza si sono vissuti momenti di forte tensione, con una vera e propria rissa tra i familiari di alcuni imputati. Nel corridoio al secondo piano della Corte d'appello alcune persone presenti si sono scambiate accuse, fino ad un confronto fisico. Per placare gli animi dovute intervenire le forze dell'ordine.

Un amico di Luca Sacchi firma il libro delle condoglianze al ternine dei funerali celebratisi nella parrocchia del Santissimo Nome di Maria nel quartiere Appio-Latino a Roma, 6 novembre 2019. ANSA/CLAUDIO PERI

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