Tra gli indagati ci sono il sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, i responsabili della "Pollino rafting" e sette guide della stessa società
Ci sono dieci indagati nell'inchiesta avviata dalla Procura di Castrovillari sulla morte di Denise Galatà, la studentessa di 19 anni finita martedì scorso nel fiume Lao, a Laino Borgo, sul Pollino, dopo essere stata sbalzata in acqua dal gommone su cui stava facendo rafting insieme a un gruppo di compagni e ad alcuni professori. Tra gli indagati ci sono il sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, i responsabili della "Pollino rafting" e sette guide della stessa società, posta sotto sequestro. In seguito all'incidente, inoltre, il sindaco di Papasidero Fiorenzo Conte ha firmato un'ordinanza con la quale viene interdetto fino a data da destinarsi l'accesso al fiume Lao.
Le indagini
"Le indagini in corso riguardano sia l'accertamento preciso delle cause della morte di Denise Galatà, sia l'esatta ricostruzione della dinamica dell'incidente e della programmazione ed esecuzione dell'attività nel corso della quale si è verificato il decesso". È quanto precisa, in una nota, il procuratore di Castrovillari, Alessandro D'Alessio. La procura precisa che "la centrale operativa della compagnia Carabinieri di Castrovillari ha ricevuto la segnalazione della scomparsa della giovane "effettuata da una delle guide che erano presenti durante l'escursione di rafting sul fiume Lao partitada Laino Borgo con arrivo a Laino Castello. La ragazza faceva parte di un gruppo di 40 persone, - si precisa ancora - composto da altri 35 studenti e 4 insegnanti del Liceo Statale Giuseppe Rechichi di Polistena (RC) che aveva organizzato l'escursionecon la ASD Canoa Club Lao Pollino di Laino Borgo. Durante la gita scolastica, per cause in corso di accertamento, la giovane cadeva nel fiume Lao da uno dei 7 gommoni guidati da 9 istruttori".