Morti sul lavoro, 5 vittime in un solo giorno. Già centinaia gli incidenti fatali nel 2023
CronacaTre uomini sono deceduti in Lombardia: uno è rimasto incastrato in un macchinario tessile, uno è stato schiacciato da un albero e un altro è precipitato da un'impalcatura in un cantiere edile. Per uno di loro era il primo giorno nella nuova azienda. Un altro operaio è morto in Sardegna, dopo essere caduto in un compattatore per rifiuti. Un altro ancora nel Cosenzano: stava tinteggiando su alcuni ponteggi quando è precipitato nel vuoto da un'altezza di 3 metri
Cinque morti sul lavoro in un giorno solo. È il bilancio di oggi, giovedì 25 maggio: tre uomini sono deceduti in Lombardia, uno in Sardegna e un altro in Calabria. Uno di loro era al suo primo giorno in azienda. Un altro era appena diventato papà. I loro nomi si vanno così ad aggiungere a quelli di altre centinaia di vittime registrate soltanto nei primi mesi del 2023. Lo scorso anno, secondo dati diffusi dai sindacati, si è arrivati a 1500 morti (1.090 secondo l'Inail). “È una guerra continua”, commenta la Cgil, mentre la Cub (Confederazione Unitaria di Base) punta il dito contro la precarietà e chiede controlli "veri", oltre all'istituzione del reato di omicidio sul lavoro.
I tre morti in Lombardia
Tra le morti di oggi c’è quella di Abdul Ruman, giovane di 25 anni originario del Bangladesh, che al suo primo giorno di lavoro è rimasto schiacciato sotto un pesante macchinario industriale. È successo a Trezzano sul Naviglio, nell’hinterland milanese, nei locali dell’azienda tessile Crocolux. L’operaio è morto all’Ospedale Niguarda di Milano, dove era stato trasportato in gravi condizioni: si sono rivelati fatali il trauma cranico e le ferite riportate a un braccio e a una gamba. Adesso si indaga per omicidio colposo e si cerca di verificare se il giovane avesse un regolare contratto. In provincia di Brescia, a Bagolino, ha invece perso la vita Daniele Salvini (33 anni). Sposato da poco, padre da otto mesi, è morto mentre potava alcuni alberi in strada. Secondo le prime ricostruzioni, a travolgerlo non sarebbe stata la pianta che stava direttamente tagliando, ma una vicina danneggiata da anni dopo la tempesta Vaia del 2018. Nel tardo pomeriggio è poi deceduto anche un operaio di 60 anni, caduto da un'impalcatura all'interno di un cantiere edile a Macherio (Monza). Avrebbe perso l'equilibrio mentre lavorava: è caduto da un'altezza di circa due metri, sbattendo a terra la nuca. Si è spento durante il tragitto verso l'ospedale di Desio, sempre nel Monzese.
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I morti in Sardegna e in Calabria
In mattinata, all’Ecocentro di Portoscuso, nel Sulcis sardo, un’altra caduta si è rivelata fatale. Un uomo è scivolato in un compattatore di rifiuti ed è morto all'istante. I medici del 118 sono intervenuti con un'ambulanza e l'Elisoccorso, senza riuscire a salvargli la vita. E ancora una caduta è quella che ha ucciso un altro uomo, 62 anni, in provincia di Cosenza, a Rende. Impegnato in lavori di tinteggiatura, si trovava sui ponteggi di un'azienda nella zona industriale del Cosenzano quando, per cause ancora da chiarire, è precipitato nel vuoto da un'altezza di tre metri. È morto all'ospedale di Cosenza poco dopo il ricovero.