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Al Bano: mia figlia Ylenia? So com'è andata. Ho pensato al suicidio

Cronaca
©IPA/Fotogramma

"Era una ragazza straordinaria. Studiava al King's College di Londra. Parlava inglese, spagnolo, francese, portoghese. Ci accompagnò negli Usa, a girare un docufilm, l'America perduta. Andammo da Los Angeles a New Orleans. E lì fece l'incontro fatale. Gli homeless. Gli artisti di strada", il racconto dell'artista sulla figlia

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In un'intervista al Corriere della Sera, Albano Carrisi - Al Bano - si racconta a due settimane dal suo 80° compleanno. Dal successo arrivano con "Nel sole" ("Le ragazze cominciarono a inseguirmi, a Rimini ne trovai una in stanza, nascosta sotto il letto" a Romina Power: "Era figlia di due star di Hollywood, ma nelle pause delle riprese faceva la maglia. Gli ultimi tre giorni di lavorazione ci siamo amati. Mi pareva di toccare il cielo. Poi lei mi respinse. Così la lasciai perdere. Finché un giorno in albergo a Roma il portiere mi disse: 'Al Bano, ha chiamato Romina Power per lei'. Ci invidiavano". Fino alla tragedia della perdita della figlia Ylenia, vista per l'ultima volta in hotel il 6 gennaio 1994 a New Orleans: "Era una ragazza straordinaria. Studiava al King's College di Londra. Parlava inglese, spagnolo, francese, portoghese. Ci accompagnò negli Usa, a girare un docufilm, l'America perduta. Andammo da Los Angeles a New Orleans. E lì fece l'incontro fatale. Gli homeless. Gli artisti di strada. Ricordo un nero, si chiamava Masakela. Una sera la compagnia andò al cinema, ma io rimasi con Ylenia perché avevo notato qualcosa di strano. A un tratto cominciò a correre, e io dietro, lei gridava "fermate quell'uomo vuole farmi del male", e quell'uomo ero io, gridavo "lasciatemi, è un problema di droga". Mi seminò, la ritrovai il mattino alle 8. A sua madre disse che aveva rischiato la vita sulle acque del Mississippi".

Il racconto

Poi Ylenia disse che aveva deciso di scrivere un libro, e per farlo doveva andare in Belize, la patria degli homeless. "Dissi: va bene, ma prima ti devi laureare, manca poco. Invece andò in Belize, visse in una capanna, un uomo la minacciò, lei si salvò prendendo in braccio un bambino. Così tornò a New Orleans. Diceva che non voleva frequentare gente di plastica". E ancora: "Ho ricostruito quella notte ora per ora. Ho parlato con i testimoni. Ho incontrato Masakela, che era stato pure in galera, ma negava di avere colpe. Ho interrogato l'ultima persona che l'ha vista, il guardiano del porto. Era seduta in riva al fiume, lui la avvisò che non poteva stare lì. Ma Ylenia non se ne andava. Il guardiano insistette, allora lei gli disse 'io appartengo alle acque', e si tuffò nel fiume, nuotando a farfalla. Ma il Mississippi non perdona. Romina non l'ha mai voluto accettare. Ma è andata così". E sul suicidio: "Dopo la scomparsa di Ylenia e la separazione con Romina, sono stato da solo per nove anni. Il dolore era terribile. Pensavo che Dio mi avesse abbandonato. E con il dolore cresceva una voce che diceva: 'Al Bano eliminati. Al Bano falla finita'. Ho pensato al suicidio. Ma poi ho capito che era la voce del demonio. E ho sentito anche la presenza di Dio. Ho provato una pace profonda".

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