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Gianluca Paul Seung, chi è l'uomo accusato dell'omicidio di Barbara Capovani

Cronaca
©Ansa

Un uomo in preda a deliri complottisti e animato da un odio viscerale verso gli psichiatri, tanto da averne già aggredito uno, e con un passato già segnato da un arresto per avere molestato una 13enne

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Uno "sciamano mediatore fra invisibile e visibile; collego le dimensioni". Così si definiva su Facebook Gianluca Paul Seung, il 35enne viareggino arrestato all'alba di ieri perché ritenuto l'aggressore che ha ridotto venerdì pomeriggio a Pisa in fin di vita la psichiatra Barbara Capovani, 55 anni, poi morta nella serata di ieri. Un uomo in preda a deliri complottisti e animato da un odio viscerale verso gli psichiatri, tanto da averne già aggredito uno, e con un passato già segnato da un arresto per avere molestato una 13enne. 

Chi è l'aggressore

A quanto risulta, aveva numerosi precedenti di polizia, Seung, e vedeva complotti dappertutto: dietro la pandemia, ma anche nella guerra in Ucraina. Tanto da spingerlo a presentare un esposto contro l'allora premier Mario Draghi alla guardia di finanza di Viareggio nel 2020. Ma era anche arrabbiato con le forze dell'ordine e i magistrati e non si vergognava a pubblicare sui suoi profili Facebook le sue disavventure giudiziarie, compresi arresti domiciliari, condendole sempre con invettive contro la magistratura. Post quasi sempre con pochissimi commenti e che oggi, da quando si è diffusa la notizia del suo arresto, raccolgono la rabbia in bacheca di qualche utente del social network che lo insulta e auspica che possa "marcire in galera". 

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Il percorso clinico

Nel 2019 ha fatto il primo accesso alla Psichiatria pisana, dove ha conosciuto Capovani, medico che lo ha avuto in cura. Ma da tempo se ne erano perse le tracce. Più o meno in contemporanea con il suo avvicinamento "politico" alle tesi dell'antipsichiatria, che affondano le radici in alcuni movimenti della galassia antagonista e anarchica. Posizioni radicali che, pare, fossero conosciute anche dai medici che lo avevano curato e che probabilmente erano all'origine "dei forti rancori che nutriva nei confronti della psichiatra Capovani". E alla luce della disgrazia una psichiatra, candidata alle amministrative di Pisa in programma a maggio, Siham Bouanani, chiede "un migliore utilizzo delle Rems, perché i manicomi non vanno riaperti ma occorre migliorare l'impianto legislativo, del resto la Corte Costituzionale ha posto l'urgente necessità di una riforma". "Noi psichiatri - aggiunge - abbiamo il triste record di aggressioni fisiche nei confronti di personale sanitario in Italia (34%), seguito a distanza dal personale dei Pronto soccorso (20%)". Secondo Bouanani, medico in servizio a Lucca, "la psichiatria e i disturbi mentali sono una sorta di 'contenitore chiuso' articolato in comportamenti sociali (non sono ritenuti delle vere patologie mediche) e l'aggressione della collega è un triste epilogo della condizione in cui versa la psichiatria sociale".

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