Giuseppe Cipriano e Marco Meneghello, chi erano i piloti morti nell'incidente a Guidonia

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Entrambi erano istruttori presso il 60esimo Stormo dell'Aeronautica Militare. Cipriano, di Taranto, aveva da poco compiuto 48 anni. "Ha dato veramente l’anima per i suoi allievi, per l’Aeronautica e per il Tricolore”, dice il fratello. Meneghello era nato nel 1977, a Legnago, in provincia di Verona

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Sono Marco Meneghello e Giuseppe Cipriano i due piloti morti oggi, 7 marzo, nell'incidente aereo avvenuto a Guidonia Montecelio, alle porte di Roma. I due velivoli da addestramento che guidavano, appartenenti al 60esimo Stormo dell’Aeronautica Militare, si sono scontrati e sono precipitati in strada, senza causare altre vittime. "Erano piloti esperti, volavano su diversi mezzi”, spiega il generale dell'aeronautica Silvano Frigerio. Le cause dell'incidente non sono ancora chiare ma la collisione, dice sempre Frigerio, “è avvenuta nella fase che precede l'atterraggio". I due mezzi in quel momento erano impegnati "in un'attività addestrativa che coinvolgeva in tutto quattro velivoli” (COSA È SUCCESSO). 

Chi era il tenente colonnello Cipriano

Giuseppe Cipriano, tenente colonnello, era nato il 5 febbraio 1975 a Taranto: da poco aveva quindi festeggiato il suo 48esimo compleanno. Entrato in Aeronautica a 21 anni, nel 1996, si era trasferito da tempo nella zona di Roma. Proprio nel 60esimo Storno di Guidonia, dove era arrivato dopo aver seguito il 117esimo corso da Allievo Ufficiale Pilota di Complemento, era diventato pilota istruttore di volo sui velivoli U208A, Aliante G103 e MB339-CD. All’attivo aveva 6mila ore di volo, trascorse anche in operazioni fuori dall’Italia. Il fratello, Alessio Cipriano, lo ha ricordato ai microfoni di Rai Radio 1 come “una persona d’oro, una persona speciale” che “ha dato veramente l’anima per i suoi allievi, per l’Aeronautica e per il Tricolore”. Era un istruttore, ha aggiunto, “a detta dei suoi allievi uno dei migliori mai incontrati”, un pilota che “non volava per mestiere” ma che “lo faceva davvero per passione, l'ha fatto da sempre, per tutta la sua vita, fin da quando era ragazzo”.

Chi era il maggiore Marco Meneghello

Marco Meneghello era due anni più giovane di Cipriano, nato il 18 agosto 1977 a Legnago, nel veronese. Lui era sbarcato in Aeronautica nel 1999, dopo aver seguito il 119esimo corso per Allievi ufficiali piloti di completamento. Alle spalle aveva circa 2600 ore di volo, anche lui dentro e fuori i confini nazionali. Come pilota presso il 60esimo Stormo, volava su U208A e Alianti G103. Meneghello è il pilota il cui aereo si è schiantato su un auto e che con una manovra virtuosa è riuscito a evitare i palazzi e dunque una strage.

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Pm di Tivoli: "Evitate numerose vittime"

I due velivoli da addestramento sono entrati in collisione poco dopo le 12. Uno è caduto in una zona di campagna, a poca distanza da un centro commerciale. L’altro è invece precipitato sopra un’auto in strada nella zona di Campo Fiorito. "Pur essendo in corso i doverosi accertamenti, dalle prime ricostruzioni è ragionevole ipotizzare che il velivolo caduto nella strada di un centro abitato sia stato lì direzionato dal pilota per recare il minor danno possibile a cose e persone, tanto che i danni sono stati limitatissimi. Diversamente, una precipitazione sugli edifici ai lati della strada avrebbe causato numerose vittime", si legge in una nota del procuratore di Tivoli, Francesco Menditto. La Procura ha aperto un'indagine, contro ignoti, per disastro aereo colposo.

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