I due piloti si sono lanciati prima dello schianto ma in una zona molto vicina alle pareti rocciose della montagna, uno di loro è stato trovato senza vita mentre il secondo è in gravi condizioni
Un jet militare è precipitato questa mattina poco prima di mezzogiorno sul monte Legnone, la cima più alta della provincia di Lecco, nei pressi dell’abitato di Pagnona (nella foto, un'immagine tratta dal video pubblicato da Lecco Online). Il jet si sarebbe incendiato per poi schiantarsi al suolo, al confine tra le province di Lecco, Sondrio e Bergamo. Il velivolo, di Leonardo, aveva già volato in passato: l'incidente sarebbe avvenuto, secondo quanto si è appreso, durante un'attività di addestramento finalizzata alla formazione di collaudatori.
Morto uno dei due piloti
Uno dei due piloti, un addestratore esperto, è stato ritrovato morto mentre il secondo è in gravi condizioni. I due piloti si sono lanciati prima dello schianto ma in una zona molto ravvicinata alle pareti rocciose della montagna, che raggiunge quota 2.609 metri. Il pilota ferito è stato trovato su un balcone naturale di roccia, in una zona particolarmente impervia.
L'uomo deceduto era dipendente di un'agenzia che fornisce piloti addestratori, ma in questo caso era in volo per essere lui stesso formato in modo specifico a volare e poi ad addestrare altri piloti su quel modello di aereo, M346 di Leonardo (ex Aermacchi). L'aereo era utilizzato da Leonardo proprio per voli di addestramento. L'altro pilota a bordo volava nel ruolo di addestratore, ed è un pilota collaudatore della società italiana.
La nomina di una commissione dell'Aeronautica
Per fare luce sull'accaduto verrà nominata una commissione dall'Ispettorato della Sicurezza del volo dell'Aeronautica miliare, per dare supporto investigativo al fine di chiarire le cause dell'incidente. La commissione potrebbe anche essere mista, con personale sia dell'Aeronautica che di Leonardo. L'aeromobile aveva una matricolare militare perché aveva delle caratteristiche costruttive assimilabili a un aereo militare.
Il cordoglio del capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica
Il capo di Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, generale Luca Goretti, esprime a nome di tutta la Forza armata "profondo cordoglio e vicinanza ai familiari del pilota deceduto oggi in seguito all'incidente che ha coinvolto un velivolo M-346 di Leonardo nella zona sopra Colico (Monte Legnone), nei pressi di Como".
Il velivolo
Il velivolo un M-346, di proprietà di Leonardo (ex Aermacchi), aveva una matricolare militare perché aveva delle caratteristiche costruttive assimilabili a un aereo militare. Secondo le prime informazioni era decollato dalla base di Venegono (Varese). Il jet ha attraversato l'Alto Lago di Como in direzione nord, entrando nel territorio della provincia di Sondrio per poi invertire la rotta, fino a schiantarsi nella zona del monte Legnone. Prima di schiantarsi l'aereo ha lasciato nel cielo una lunga scia di fumo.
Nube nera visibile a chilometri di distanza
Prima una 'palla di fuoco', probabilmente un incendio, e poi lo schianto contro la montagna: è quanto testimoniano le immagini postate sui social da alcuni abitanti che hanno assistito all'incidente aereo. Il boato è stato percepito distintamente in tutta la zona. Una densa nube nera si è alzata dal monte ed è visibile a diversi chilometri di distanza. Sul posto sono intervenuti due elicotteri del 118, da Como e Milano. Il primo è atterrato a Dervio (Lecco), il secondo ha iniziato a perlustrare la zona. Sono stati mobilitati anche i vigili del fuoco di Lecco e di Sondrio.
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