
Riforma Cartabia, scatta atto unico per separazione e divorzio. Cosa cambia: LE GRAFICHE
Dall'inizio di marzo entrano in vigore le nuove norme che regolano la materia, introdotte con la riforma avviata dall'ex ministro della Giustizia. Con un unico atto si potrà richiedere separazione e divorzio giudiziale. Non ci saranno quindi più due fasi. Obiettivo velocizzare i tempi e tutelare minori e vittime di violenza

In Italia, secondo i dati Istat più recenti, risalenti al 2020, i divorzi in quell'anno sono stati circa 65mila e le separazioni circa 80mila. La media dei divorzi si attestava fino al 2014 a circa 50-55mila all'anno ma si è verificato un picco nel 2015 e nel 2016 grazie alla riforma che ha introdotto il cosiddetto “divorzio breve”
GUARDA IL VIDEO: Riforma Cartabia, scatta atto unico separazione e divorzio
Dal 1° marzo 2023 entrano in vigore le nuove norme che regoleranno la separazione e il divorzio, introdotte con la riforma avviata dall'ex ministro della Giustizia Marta Cartabia. L'obiettivo è rendere queste pratiche più semplici e veloci, accorciando notevolmente i tempi. Inoltre si punta a tutelare minori e vittime di violenza
Divorzio, sentenza Cassazione: assegno mantenimento a rischio se l’ex rifiuta un lavoro
Si potrà fare un ricorso unico per chiedere separazione e divorzio. Va subito presentato il piano genitoriale e la prima udienza dovrebbe essere fissata entro 90 giorni, con il primo tentativo di conciliazione
Divorzio e separazione in un unico atto, cosa cambia
Sono previste anche più sanzioni, che vanno dal risarcimento nel caso in cui vengano omesse parti delle parti delle proprie condizioni economiche fino a una sanzione amministrativa fino a 5mila euro per la violazione del piano genitoriale

Uno degli obiettivi cardine è la velocizzazione dei procedimenti. Finora c’era la possibilità di fare un accordo extragiudiziale. In quel caso oltre al tempo della separazione si dovevano attendere 6 mesi più un mese per il divorzio. Oppure andare in tribunale sia in modo consensuale sia non consensuale con tempi più dilatati. Quello che dovrebbe accadere con la riforma Cartabia è che l’intero iter vada a concludersi in 8-12 mesi

L’altro obiettivo della riforma (che fa parte del Pnrr) vede tra i vari step quello di arrivare entro ottobre 2024 a riunire le competenze in un Tribunale per le persone, i minorenni e per le famiglie, che possa tutelare soprattutto i figli in questi processi

Come siamo messi rispetto all’Europa? Tra i Paesi di cui sono disponibili i dati sui divorzi, l’Italia è uno di quelli con i numeri più bassi. Una delle cause è che spesso si arriva alla separazione ma per vari motivi non al divorzio

L’Italia era infatti uno dei pochissimi Paesi in cui finora vigeva l’obbligo di due cause distinte per separazione e divorzio, allungando notevolmente i tempi. Mentre da adesso si potrà fare tutto in un solo atto
Assegno di divorzio, la Cassazione deciderà se conta anche la convivenza prematrimoniale