
Divorzio e separazione in un unico atto, cosa cambia dal 28 febbraio
Si tratta dell’applicazione di quanto stabilito dalla riforma dell’ex ministra della Giustizia, Marta Cartabia. La novità più importante consiste nella possibilità di proporre con lo stesso atto – e davanti allo stesso giudice – sia la domanda di separazione giudiziale sia quella per il divorzio contenzioso

Dal prossimo 28 febbraio entreranno in vigore le nuove regole per i processi di separazione e divorzio. Si tratta dell’applicazione di quanto stabilito dalla riforma dell’ex ministra della Giustizia, Marta Cartabia
Separazioni e divorzi, arriva la riforma Cartabia: quali sono le novità
La novità più importante consiste nella possibilità di proporre con lo stesso atto – e davanti allo stesso giudice – sia la domanda di separazione giudiziale sia quella per il divorzio contenzioso
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Si punta così ad accorciare i tempi procedurali, cercando di arrivare al divorzio contenzioso non più in 1 anno e mezzo (dati Istat) ma in circa 8 mesi
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Per le future ex coppie sarà obbligatorio dimostrare al giudice la propria condizione patrimoniale depositando l’elenco dei beni mobili registrati di proprietà, le quote societarie, gli estratti conto dei rapporti bancari e finanziari e la dichiarazione dei redditi degli ultimi tre anni. Lo ricorda Il Corriere
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Un’altra novità: il genitore che accetta il piano genitoriale proposto ma poi non lo rispetta nei tempi e nelle modalità potrà essere sanzionato dal giudice
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In presenza di figli, che saranno sempre ascoltati, viene introdotto l’onere dei genitori di descrivere le attività quotidiane che impegnano i minori, per consentire al giudice di decidere al meglio su affidamento e diritto di visita

Nei primi nove mesi del 2021 l'aumento rispetto allo stesso periodo del 2020 (+36,4% per le separazioni e +32,8% per i divorzi) riporta a livelli simili a quelli del 2019. Per le separazioni la crescita è più consistente nel caso dei provvedimenti presso i tribunali, in particolare per le consensuali (+49,3%)

Nel 2020, dice l'Istat, il numero delle nozze in Italia era quasi dimezzato a causa del Covid. Sono stati celebrati 96.841 matrimoni, 87mila in meno rispetto al 2019 (-47,4%)

La diminuzione era attribuibile soprattutto al calo delle prime nozze che, nel 2020, registravano un nuovo minimo, soltanto 69.743 (-52,3% rispetto al 2019). A diminuire di più erano state le prime nozze con lo sposo in età tra 30 e 39 anni (-55,8%) e quelle con la sposa fino a 39 anni (-54,4%). Un calo più limitato riguarda invece i primi matrimoni in cui entrambi gli sposi hanno almeno 50 anni (-26,9%)
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