Messina Denaro arrestato dopo una fuga di 30 anni. Andrà in carcere massima sicurezza

Il super latitante catturato dai carabinieri del Ros in una clinica privata di Palermo, dov'era stato operato in passato, sotto il falso nome di Andrea Bonafede, e dove doveva sottoporsi ad alcune terapie. È in buone condizioni di salute e non ha opposto resistenza agli agenti. Il procuratore del capoluogo siciliano: "Saldato debito con vittime di mafia, ma Cosa Nostra non è sconfitta". Meloni: "Una grande vittoria dello Stato". Vicina l'individuazione del covo del boss

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Sindaco Palermo: "Giorno che resterà nella storia"

"Palermo e la Sicilia stamattina si sono svegliate con la notizia dell'arresto del capomafia Matteo Messina Denaro: questo sarà un giorno che resterà nella storia del nostro Paese. La cattura del boss rappresenta una grande vittoria dello Stato e una svolta nella lotta che le istituzioni e le forze dell'ordine portano avanti nel contrasto al potere mafioso. Il mio sentito ringraziamento va ai carabinieri del Ros, al procuratore della Repubblica di Palermo Maurizio De Lucia e ai suoi collaboratori che hanno condotto le indagini, e a tutte le donne e tutti gli uomini della magistratura e delle forze dell'ordine che, negli anni della latitanza del boss, hanno lavorato senza sosta per raggiungere oggi questo risultato". Lo dice il sindaco di Palermo Roberto Lagalla dopo l'arresto del boss latitante da oltre 30 anni.
- di Redazione Sky TG24

Primo processo con Messina Denaro dopo arresto il 18

Matteo Messina Denaro potrebbe comparire per la prima volta in un'aula giudiziaria dopo il suo arresto nel processo che si celebra a Caltanissetta, in Corte d'Assise d'Appello, dove è imputato come mandante delle stragi di via D'Amelio e Capaci. La prossima udienza è fissata per il 19 gennario alle 9.30 nell'aula bunker di Caltanissetta. Finora Matteo Messina Denaro è stato giudicato da latitante e tutto il processo si è svolto in sua assenza. Quella di giovedì sarebbe la prima udienza alla presenza dell'imputato. Sono previste le conclusioni della difesa dopo la requisitoria del procuratore generale Antonino Patti e delle parti civili. Fino ad oggi l'ex super latitante, condannato in primo grado all'ergastolo, è stato difeso d'ufficio dagli avvocati Salvatore Baglio e Giovanni Pace. I due legali lo hanno assistito basandosi sugli atti processuali o su quanto emerso nel corso del dibattimento. E' possibile anche che l'udienza venga rinviata qualora non dovesse essere notificato l'avviso della celebrazione del procedimento.
- di Redazione Sky TG24

Meloni: "'Mio governo ha difeso 41 bis voluto da Falcone e Borsellino"

 "Sono fiera del fatto che il primo provvedimento del mio governo sia stato difendere il carcere duro, perché se oggi, dopo l'arresto di Matteo Messina Denaro, non corriamo rischi di regimi carcerari meno rigidi è perché quell'istituto voluto da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino è stato difeso dall'esecutivo". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, prima di lasciare la procura di Palermo.
- di Redazione Sky TG24

Favoreggiatore Messina Denaro è commerciante di olive

Commerciante di olive, agricoltore di mestiere, incensurato. È il profilo di Giovanni Luppino, l'uomo arrestato stamattina insieme al superlatitante Matteo Messina Denaro. È stato lui a portarlo in macchina presso la clinica privata di Palermo per le cure. Luppino è di Campobello di Mazara, paese vicino a Castelvetrano, città natale del boss. Da qualche tempo gestiva, insieme ai figli, un centro per l'ammasso delle olive Nocellara del Belìce proprio alla periferia di Campobello di Mazara. La sua funzione era quello di intermediario tra i produttori e i grossi acquirenti che, in zona, arrivano dalla Campania.
- di Redazione Sky TG24

Meloni: "Il 16 gennaio sia il giorno della lotta alla mafia"

Lo ha detto il presidente del Consiglio, prima di lasciare la procura di Palermo, dove ha incontrato il procuratore capo Maurizio De Lucia e dopo l’arresto del boss di Cosa Nostra, Matteo Messina Denaro, avvenuto dopo 30 anni di latitanza. "È una giornata storica, un giorno di festa per le persone per bene, per le famiglie delle vittime della mafia, perché il sacrificio di tanti eroi non era vano”, ha sottolineato il premier. LEGGI L'ARTICOLO 

- di Redazione Sky TG24

Meloni: "Adesso indagare su chi lo ha aiutato"

 "Se alla fine Messina Denaro è stato trovato vuol dire che c'era uno Stato che continuava a lavorare. Adesso spero che qualcosa di piu' possa uscire anche su chi evidentemente avesse collaborato con una persona con la quale chi è per bene non collabora". Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, parlando con i cronisti sulla lunga latitanza durata 30 anni del boss Matteo Messina Denaro, arrestato stamane a Palermo. 
- di Redazione Sky TG24

Meloni posta il video dei Ros: "Orgoglio della Nazione"

- di Redazione Sky TG24

Sequestrate tutte le cartelle cliniche del boss

I carabinieri hanno sequestrato tutte le cartelle cliniche relative al boss Matteo Messina Denaro, alias Andrea Bonafede, nella clinica "La Maddalena" a Palermo. Nelle cartelle, anche sotto forma di file, c'è tutto il percorso medico del paziente operato a Marsala prima per tumore al colon, poi nella clinica palermitana per metastasi al fegato.
- di Redazione Sky TG24

Ecco come si è sviluppata l'indagine che ha portato all'arresto

Nessun confidente, nessun pentito. Alla cattura del boss Matteo Messina Denaro i magistrati palermitani e i carabinieri del Ros sono arrivati con quella che si potrebbe definire un'indagine tradizionale. Da almeno tre mesi gli inquirenti analizzavano le conversazioni dei familiari del capomafia intercettati. Spunti e battute di chi sa che è sotto controllo, ma non può fare a meno di parlare e da cui è emerso che il padrino di Castelvetrano era gravemente malato, tanto da aver subito due interventi chirurgici. Uno per un cancro al fegato, l'altro per il morbo di Crohn. Una delle due operazioni peraltro era avvenuta in pieno Covid. Sono partite da qui le indagini. I magistrati e i carabinieri hanno scandagliato le informazioni della centrale nazionale del ministero della Salute che conserva i dati sui malati oncologici. Confrontando le informazioni captate con quelle scoperte gli inquirenti sono arrivati a certo un numero di pazienti. L'elenco si è ridotto sulla base dell'età, del sesso e della provenienza che, sapevano i pm, avrebbe dovuto avere il malato ricercato. Alla fine tra i nomi sospetti c'era quello di Andrea Bonafede, nipote di un fedelissimo del boss, residente a Campobello di Mazara. Dalle indagini però è emerso che il giorno dell'intervento, scoperto grazie alle intercettazioni, Bonafede era da un'altra parte. Quindi il suo nome era stato usato da un altro paziente. Le indagini hanno poi confermato che stamattina Messina Denaro, alias Bonafede, si sarebbe dovuto sottoporre alla chemio. Certi di essere molto vicini al capomafia i carabinieri sono andati in clinica. Messina Denaro era arrivato con il suo favoreggiatore a bordo di un'auto. Vedendo i militari ha fatto per allontanarsi, ma è stato bloccato.
- di Redazione Sky TG24

Capitano Ultimo: "Oggi è un giorno buono per tutti"

- di Redazione Sky TG24

Meloni: "Mafia si può battere, ma non è sconfitta"

"Oggi possiamo dire ai nostri figli che la mafia si può battere, ma non abbiamo vinto la guerra. Ma questa era una battaglia fondamentale da vincere ed è un colpo duro per la criminalità organizzata". Così la premier Giorgia Meloni parlando con i cronisti a Palazzo di giustizia a Palermo.
- di Redazione Sky TG24

Meloni: "Stato costruirà alternative contro il cancro mafia"

"Un messaggio alla parte sana di Palermo, come quelli che davanti alla clinica hanno applaudito all'arresto di Messina Denaro? Non verranno lasciati soli, il messaggio è di continuare a credere che lo Stato può dare risposte migliori, che lo Stato c'è, si occuperà di loro, faremo del nostro meglio perché non debbano mai trovarsi nella disperazione di dover fare una cosa che non vogliono mai fare. Ma devono avere anche l'alternativa e noi dobbiamo costruire l'alternativa, dobbiamo fare tutto quello che possiamo, perché quello è lo strumento più efficace nella lotta al cancro della mafia". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni.
- di Redazione Sky TG24

Meloni: "Raccolto il testimone di Capaci, la guerra va avanti"

"Penso fosse doveroso, è un po' come dire che qualcuno ha raccolto quel testimone e la guerra va avanti". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, dopo la visita alla procura di Palermo nella giornata dell'arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro, spiegando il gesto del raccoglimento davanti alla stele di Capaci.
- di Redazione Sky TG24

Meloni: "Ho detto a investigatori che Italia è fiera di loro"

"Ho detto al procuratore capo, agli investigatori tutti che l'Italia è fiera di loro". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni prima di lasciare la procura di Palermo dove ha incontrato il procuratore Maurizio De Lucia e i vertici dei carabinieri dopo l'arresto di Matteo Messina Denaro.
 
- di Redazione Sky TG24

Fratello del piccolo Di Matteo: "Nessun perdono, soffra il più a lungo possibile"

"Ho letto che è malato. Mi auguro che possa vivere il più a lungo possibile per avere una lunga sofferenza, la stessa che ha imposto a mio fratello, un ragazzino innocente". A dirlo all'Adnkronos è Nicola Di Matteo, fratello del piccolo fratello del piccolo Giuseppe, il bambino strangolato e poi sciolto nell'acido, su ordine, tra gli altri, di Giovanni Brusca, allora latitante e boss di San Giuseppe Jato, e Matteo Messina Denaro, nel giorno dell'arresto da parte dei carabinieri del Ros in una clinica di Palermo dell'ex primula rossa della mafia. La notizia della cattura del superlatitante è stata appresa da Nicola e dalla madre con "gioia mista a pianto". "Si è riaperta una ferita, il ricordo di quel periodo orrendo. Ringrazio le forze dell'ordine e la magistratura, che ci sono sempre stati accanto. Lo Stato ha i suoi tempi ma vince sempre". L'auspicio di Nicola Di Matteo, adesso, è che "si faccia luce anche sulle coperture" che hanno consentito una latitanza lunga 30 anni. "Speriamo che tutta la verità possa venire a galla". 
- di Redazione Sky TG24

Mafia: Camera, il 27/1 Aula vota su istituzione Antimafia 

L'Aula della Camera dovrebbe dare il suo via libera alla istituzione della commissione parlamentare antimafia nella prima settimana di febbraio. I capigruppo di Montecitorio hanno calendarizzato in Aula la discussione generale sulla proposta di legge che istituisce l'organo parlamentare per il prossimo 27 gennaio. Normalmente l'altro ramo del Parlamento provvede all'approvazione della proposta di legge in tempi brevi. La commissione Antimafia va istituita con legge in ogni legislatura. 
- di Redazione Sky TG24

Meloni: "16 gennaio sia il giorno di chi combatte la mafia"

"Mi piace immaginare che questo possa essere il giorno nel quale viene celebrato il lavoro degli uomini e delle donne che hanno portato avanti la guerra contro la mafia. Ed è una proposta che farò". Così la premier Giorgia Meloni ai cronisti parlando dell'arresto del boss mafioso latitante Matteo Messina Denaro. 
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Messina Denaro, 'amo stare solo, mi piacciono le cose belle'

Stupore, anche sgomento, un pizzico di timore sono i sentimenti che stamane hanno attraversato la mente di decine tra amministrativi, infermieri, medici della clinica La Maddalena che hanno avuto a che fare col boss Matteo Messina Denaro per due anni dopo l'operazione di resezione di alcune metastasi al fegato nel 2021. Nessuno si sarebbe immaginato che quell'uomo ricoverato per l'operazione e che poi si presentava al day hospital per la chemio era il latitante più ricercato d'Italia. "Amo stare solo, ma piace vivere, mi piacciono le cose belle" aveva detto il boss scambiando quattro chiacchiere con i sanitari. Nessuno alla Maddalena ricorda accompagnatori di Messina Denaro che non avrebbe ricevuto visite durante il ricovero. "Era un uomo garbato, a modo suo sofisticato - dice all'ANSA un sanitario - Nessuno poteva sospettare fosse un boss ricercato accusato di stragi e omicidi. Era sempre gentilissimo, calmo, sorridente. Aveva un suo stile".
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Mafia, Lo Voi: "dopo arresto terremoto in Cosa Nostra"

"Un terremoto per Cosa Nostra". Così il procuratore di Roma Francesco Lo Voi commenta l'arresto del superlatitante Matteo Messina Denaro. "Ribadito che non ci sono elementi per dire che fosse il capo, Cosa Nostra resta priva di un importantissimo punto di riferimento non solo a Trapani ed Agrigento ma anche a Palermo". Per il magistrato, che in passato ha dato la caccia al boss come procuratore di Palermo e prima ancora da sostituto, dopo il blitz di oggi "ci sarà un'esigenza di riorganizzazione, un momento di sbandamento che la magistratura dovrà sfruttare", aggiunge. 
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Meloni: "giorno di festa per il Paese"

"E' un giorno di festa per il Paese. Per i familiari delle vittime, per quanti combattono la mafia. Anche per me". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Palazzo di giustizia di Palermo, dopo avere incontrato il procuratore De Lucia per complimentarsi della cattura di Messina Denaro.
 
- di Redazione Sky TG24

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