Nel video esclusivo le immagini dall'alto del momento in cui il boss mafioso superlatitante è stato catturato, con i Carabinieri che portano Messina Denaro all'interno di un furgone per il successivo trasferimento. È stato arrestato quando ha cercato di tornare alla sua auto, visibile nel video. Oltre 100 uomini del Ros sono stati impegnati nel blitz. Era in una struttura sanitaria per seguire terapie mediche contro un tumore e doveva essere ricoverato in day hospital. Aveva dato un nome fittizio, Andrea Bonafede
Cappellino bianco, cappotto di montone da uomo e occhiali da vista scuri. È così che si presentava il boss della mafia Matteo Messina Denaro al momento dell'arresto: si era recato alla clinica Maddalena, a Palermo, dove da circa un anno si sottoponeva alle cure per un cancro in zona addominale. Nel video esclusivo di Sky TG24, girato dall'alto, si vede il momento dell'arresto del boss e del suo trasferimento su un furgone per raggiungere la successiva destinazione. L'auto bianca con lo sportello aperto era quella con cui Messina Denaro era arrivato in ospedale. È stato arrestato propio quando ha cercato di tornare alla sua auto parcheggiata a ridosso della clinica (GUARDA IL VIDEO ESCLUSIVO DI SKY TG24 DELL'ARRESTO DI MATTEO MESSINA DENARO)
L'uomo, col volto stanco, conseguenza anche delle terapie chemioterapiche a cui era sottoposto, tenuto sotto braccio dai carabinieri è stato portato via su un mezzo del Ros. Messina Denaro è stato trasferito alla caserma San Lorenzo in via Perpignano per le operazioni di identificazione e da qui portato via per il trasferimento in elicottero in una località protetta, in una struttura carceraria di massima sicurezza. La stessa cosa accadde al boss Totò Riina, arrestato il 15 gennaio di 30 anni fa (SEGUI GLI AGGIORNAMENTI IN TEMPO REALE).
Le prime parole ai carabinieri: "Sono Matteo Messina Denaro"
"Sono Matteo Messina Denaro", sono state le prima parole del boss per rispondere ai carabinieri che gli chiedevano: "Come ti chiami?". Il capomafia, che si trovava all’ingresso della clinica, era andato nella struttura sanitaria per fare un tampone anti Covid, dovendo essere ricoverato in day hospital. Dopo l'accettazione, fatta con un documento falso col nome di Andrea Bonafede, aveva in programma prelievi, la visita e la cura. Nella sua scheda era scritto: "Prestazioni multiple - infusione di sostanze chemioterapiche per tumore".
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Un medico della clinica: "Non avevamo idea di chi fosse"
"Frequentava la clinica - dice un medico della struttura- ed era stato operato in Chirurgia, ora veniva seguito in Oncologia. Stamattina alle 6 non c'era nulla, poi i miei collaboratori mi hanno chiamato: ci sono i Ros, mi hanno detto, e si è presentato un militare in assetto di guerra, stiamo cercando una persona, mi ha detto, stia tranquillo. In ogni piano c'era uno di loro, dei carabinieri in assetto di guerra. Era seguito in chirurgia e oncologia, era venuto qua per un tampone stamattina e poi per seguire i trattamenti con un altro nome, era un paziente noto alla clinica, ha fatto anche dei trattamenti. Ma non avevamo alcuna idea di chi fosse, figuriamoci se potevamo saperlo o riconoscerlo".
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Nel blitz per catturare il boss oltre 100 agenti del Ros
Oltre 100 uomini dei carabinieri del Ros hanno partecipato alla cattura del boss. Lo storico arresto del superlatitante è stata festeggiata dai militari con abbracci e un’esultanza collettiva davanti alla clinica privata di Palermo. "Non abbiamo capito nulla di ciò che stava succedendo. Abbiamo visto soltanto molta confusione e forze dell'ordine ovunque", ha raccontato una signora in coda allo sportello accettazione tamponi anti Covid davanti all'ingresso della struttura sanitaria.