La commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides ha annunciato che "il Comitato per la sicurezza sanitaria ha trovato convergenza sulle azioni da intraprendere, tra cui: ️test prima della partenza per i viaggiatori provenienti dalla Cina; accelerazione del monitoraggio delle acque reflue; aumento della sorveglianza interna". Botta e risposta tra Bruxelles e Pechino sull'offerta di vaccini gratis al gigante asiatico. Continuano a calare i casi in Italia e torna a scendere anche il numero dei decessi
Majorino, 'dopo pasticcio mascherine Fontana rivaluti se candidarsi'
"Fontana dopo il pasticcio delle mascherine fantasma di Aria spa dovrebbe valutare seriamente se se la sente di affrontare la campagna elettorale". Così il candidato presidente di Regione Lombardia per il centrosinistra, Pierfrancesco Majorino, commenta la sentenza di assoluzione in rito abbreviato dell'amministratrice di Vivendo Pharma, Alessandra Moglia, e il proscioglimento dell'amministratore del fornitore Fitolux Pro Sri, Fabio Rosati dalle accuse di frode in pubbliche forniture per aver venduto a fine febbraio 2020 2 milioni di mascherine ad Aria spa per 7,2 milioni di euro. I dispositivi, pagati in anticipo dalla centrale acquisti di Regione Lombardia, non erano mai stati consegnati. La sentenza del giudice Guido Salvini - riportata oggi dal Corriere della Sera - esclude le ipotesi di reato per i due manager, ma punta il dito sulla "gestione del tutto disordinata" di Aria spa.
"Una vicenda che lascia allibiti. Una tragedia trasformata in show per lucrare consensi. Ora i giudici hanno stabilito la verità processuale. Quella politica è che Fontana non può di nuovo essere a capo della Regione. Una vicenda come questa non lascia adito a dubbi", osserva Majorino.
"Una vicenda che lascia allibiti. Una tragedia trasformata in show per lucrare consensi. Ora i giudici hanno stabilito la verità processuale. Quella politica è che Fontana non può di nuovo essere a capo della Regione. Una vicenda come questa non lascia adito a dubbi", osserva Majorino.
Allerta per variante Xbb1.5, in Usa ha fatto raddoppiare casi in 7 giorni
La nuova sottovariante Covid Xbb1.5 potrebbe "destare preoccupazione nel 2023" anche in Europa, dopo che il numero di casi negli Stati Uniti "è raddoppiato in una settimana". A lanciare l'allarme è l'epidemiologo statunitense Eric Feigl-Ding, che ha condiviso le informazioni su Twitter, sostenendo "che la nuova variante è più immunoevasiva e più efficace nell'infettare rispetto ad altre sottovarianti di Omicron".
Secondo Feigl-Ding, "non vedevamo una crescita così rapida di casi dall'arrivo di Omicron Ba.1 un anno fa". Anche l'epidemiologo britannico Tim Spector, sempre via Twitter, ha lanciato un allarme su Xbb1.5: "Potrebbe essere la nuova variante a cui prestare attenzione nel 2023". Gli esperti della Columbia University affermano "che è molto probabile che Xbb.1.5 abbia avuto origine negli Stati Uniti, con il primo caso rilevato nell'area di New York ad ottobre 2022". Da oltreoceano, dunque, arriva un nuovo sorvegliato speciale.
Secondo Feigl-Ding, "non vedevamo una crescita così rapida di casi dall'arrivo di Omicron Ba.1 un anno fa". Anche l'epidemiologo britannico Tim Spector, sempre via Twitter, ha lanciato un allarme su Xbb1.5: "Potrebbe essere la nuova variante a cui prestare attenzione nel 2023". Gli esperti della Columbia University affermano "che è molto probabile che Xbb.1.5 abbia avuto origine negli Stati Uniti, con il primo caso rilevato nell'area di New York ad ottobre 2022". Da oltreoceano, dunque, arriva un nuovo sorvegliato speciale.
Assessore Veneto, accuse infamanti per dibattito politico
"Provo grande tristezza a vedere come in nome del dibattito politico si possa insistere sul concetto che le decisioni in materia di test antigenici hanno favorito la mortalità". Lo afferma in una nota l'assessore alla Sanità del veneto, Manuela Lanzarin, intervenendo a proposito delle intercettazioni telefoniche legate all'indagine sui tamponi rapidi per Covid-19. "Un'accusa infamante e gravissima - prosegue Lanzarin - più volte smentita da autorevoli studi internazionali, che nessun amministratore o nessun professionista della sanità si merita dopo essersi impegnato senza sosta per contrastare una sciagura che ha attraversato il mondo con milioni di morti. Sforzi che hanno salvato migliaia di vite". Secondo Lanzarin "il sistema sanitario veneto non può essere tenuto sotto scacco da dubbi e da illazioni. Tutte le posizioni sono legittime e rispettabili in democrazia, ma non possono ingenerare confusione nei cittadini, soprattutto se contengono il rischio di arrecare discredito sull'impegno massiccio che la sanità veneta, a tutti i suoi livelli, sta portando avanti da oltre due anni per contrastare il Coronavirus e tutelare la salute pubblica. Un impegno che la Regione Veneto ha fatto proprio da subito. È profondamente avvilente vedere che questo sforzo immane non solo viene messo in discussione, ma viene dipinto come dannoso e controproducente per la salute pubblica. C'è un'intera categoria di professionisti della sanità, fatta di manager, medici, infermieri e altri professionisti, che per mesi si è trovata a fronteggiare una pandemia senza precedenti, misurandosi con scelte organizzative, preventive e cliniche di rilevanza estrema per la salute pubblica. Questo in una situazione del tutto nuova, in cui lo stesso approccio richiedeva coraggio. L'individuazione precoce di tutti i soggetti positivi è stata la stella polare dell'attività regionale - conclude - per poter dare risposte tempestive in un'emergenza senza precedenti".
Mancata fornitura mascherine a Lombardia, assolta manager
E' stata assolta con formula piena dall'accusa di frode in pubbliche forniture Alessandra Moglia, amministratrice della società svizzera Vivendo Pharma Gmbh, imputata perché non avrebbero rispettato a inizio 2020 un contratto del valore di 7,2 milioni di euro per la fornitura alla Regione Lombardia, tramite Aria spa, di un stock di due milioni mascherine del tipo Ffp2 (3,6 euro a pezzo) per far fronte alla carenza di dpi negli ospedali. Lo ha deciso il gup di Milano, Guido Salvini, che contestualmente ha prosciolto dalla stessa accusa anche il co-imputato Fabio Rosati, amministratore unico di Fitolux pro srl, in udienza preliminare.
Oggi nel Lazio 3.086 nuovi casi e 8 decessi, 1.580 contagi a Roma
Oggi nel Lazio, su 2.234 tamponi molecolari e 13.713 tamponi antigenici per un totale di 15.947 tamponi, si registrano 3.086 nuovi casi positivi (+2.503), sono 8 i decessi (-4), 694 i ricoverati (+3), 23 le terapie intensive (-1) e +2.460 i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 19,3%. I casi a Roma città sono a quota 1.580. Questo il bollettino Covid-19 nella regione.
Nel dettaglio, questi i numeri delle ultime 24 ore. Asl Roma 1: sono 557 i nuovi casi e 2 i decessi. Asl Roma 2: sono 608 i nuovi casi e 0 i decessi. Asl Roma 3: sono 415 i nuovi casi e 0 i decessi. Asl Roma 4: sono 139 i nuovi casi e 0 i decessi. Asl Roma 5: sono 297 i nuovi casi e 0 i decessi. Asl Roma 6: sono 266 i nuovi casi e 1 decesso.
Nelle province si registrano 804 nuovi casi. Asl di Frosinone: sono 233 i nuovi casi e 1 decesso. Asl di Latina: sono 389 i nuovi casi e 1 decesso. Asl di Rieti: sono 75 i nuovi casi e 0 i decessi. Asl di Viterbo: sono 107 i nuovi casi e 3 i decessi.
Nel dettaglio, questi i numeri delle ultime 24 ore. Asl Roma 1: sono 557 i nuovi casi e 2 i decessi. Asl Roma 2: sono 608 i nuovi casi e 0 i decessi. Asl Roma 3: sono 415 i nuovi casi e 0 i decessi. Asl Roma 4: sono 139 i nuovi casi e 0 i decessi. Asl Roma 5: sono 297 i nuovi casi e 0 i decessi. Asl Roma 6: sono 266 i nuovi casi e 1 decesso.
Nelle province si registrano 804 nuovi casi. Asl di Frosinone: sono 233 i nuovi casi e 1 decesso. Asl di Latina: sono 389 i nuovi casi e 1 decesso. Asl di Rieti: sono 75 i nuovi casi e 0 i decessi. Asl di Viterbo: sono 107 i nuovi casi e 3 i decessi.
I meno contagiosi? Vaccinati con infezione pregressa, studio
Un nuovo studio dagli Usa conferma le doti protettive della cosiddetta 'immunità ibrida' e il valore aggiunto garantito dalla vaccinazione Covid all'immunità naturale: le persone che hanno alle spalle sia un'infezione da Sars-CoV-2 pregressa che un vaccino recente hanno il 40% di probabilità in meno di trasmettere il virus. E' uno dei principali risultati emersi da un lavoro condotto nelle carceri della California e pubblicato su 'Nature Medicine'. Gli autori hanno rilevato che recenti vaccinazioni e richiami riducono l'infettività, anche se - ammettono - il rischio di infezione rimane elevato. In particolare quello che è stato osservato durante la prima ondata Omicron è che, quando la vaccinazione e il booster erano fatti di recente, contribuivano a limitare la diffusione di Covid all'interno degli istituti di pena esaminati. L'analisi è stata condotta da ricercatori dell'University of California San Francisco, che hanno esaminato il contagio fra persone che vivono nella stessa cella.
Sospeso numero 1500, domani incontro a ministero Salute
E' temporaneamente sospeso, a partire dal primo gennaio 2023 come previsto dall'ordinanza della Protezione civile dell'ottobre 2022, il numero di pubblica utilità 1500 sul Covid-19 attivato il 27 gennaio 2020. La sospensione, denunciano i sindacati, mette a rischio centinaia di posti di lavoro e la questione, secondo quanto si apprende, sarà affrontata domani in un incontro al ministero della Salute con le parti sindacali. Hanno chiesto l'incontro le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil. Un altro incontro sarebbe in programma per l'11 gennaio anche al ministero delle Imprese e del Made in Italy, con la partecipazione del capo di gabinetto del dicastero della Salute. Il numero di pubblica utilità 1500 era stato attivato per offrire consulenza telefonica e informazioni sul Covid-19, con particolare riferimento alle misure di prevenzione, alla campagna di vaccinazione ed alla Certificazione verde Covid-19. Nelle fasi più gravi della pandemia, si legge sul sito del ministero della Salute, "ha fornito un servizio di risposta ai cittadini 24 ore su 24, sette giorni su sette. Negli ultimi mesi è stato attivo dalle 8 alle 20, tutti i giorni. Hanno risposto operatori appositamente formati insieme a dirigenti sanitari".
Covid, Inail: sostegno a familiari lavoratori sanità vittime
A partire da oggi i familiari dei medici e dei professionisti del settore sanitario, degli assistenti sociali e degli operatori socio-sanitari deceduti per effetto o come concausa del contagio da Covid-19 potranno presentare online la domanda per ricevere la speciale elargizione economica prevista dall’articolo 22 bis del decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020, convertito con modificazioni dalla legge n. 27 del 24 aprile 2020 e successivamente modificato dall’articolo 31 del decreto legge n. 17 del 1° marzo 2022. Alla speciale elargizione si provvede attraverso le risorse del Fondo istituito presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, con una dotazione finanziaria di 15 milioni di euro.
Ospedali Shangai non riescono a far fronte ai malati di Covid
Tosse e difficoltà respiratorie: negli ospedali sovraffollati di Shanghai, i pazienti anziani di Covid stanno sovraccaricando i servizi di emergenza. A Shanghai, una delle città più ricche della Cina, la situazione sanitaria è particolarmente critica. Dal mese scorso, circa il 70% della popolazione, ovvero circa 18 milioni di persone, ha contratto il virus, secondo i media ufficiali. In due ospedali della megalopoli, l'Afp ha visto centinaia di pazienti, per lo più anziani, distesi su barelle nel mezzo di reparti di emergenza sovraffollati. Molti sono attaccati a flebo o a bombole di ossigeno e sono sottoposti a monitor cardiaci. Alcuni pazienti sembrano privi di vita. Altri vengono curati fuori dall'edificio, sul marciapiede, perché non c'è posto. Anche le autorità adesso ammettono che la portata dell'epidemia è ora "impossibile" da determinare, poiché i test di screening non sono più obbligatori e i dati sono frammentari. In poco tempo, il sistema sanitario è stato sopraffatto, con le farmacie inondate di richieste di farmaci antifebbrili e i crematori sopraffatti dall'afflusso di corpi. Intanto, poiché le autorità hanno rivisto i criteri per attribuire un decesso al Covid, dall'inizio di dicembre, nel Paese di 1,4 miliardi di abitanti sono stati segnalati solo 15 decessi legati al virus. Cifre che appaiono del tutto lontane dalla realtà.
Covid, Pregliasco: "Ritorno bollettino quotidiano? 'Sì, magari su sito ministero'
"Un bollettino quotidiano dei casi Covid-19 è sicuramente meglio di uno settimanale: è stata una scelta politica della maggioranza di silenziare il dato, ma è solo una questione di enfasi nella comunicazione. Dunque metterlo a disposizione sul sito del ministero perché no?". Risponde così all'Adnkronos Salute il virologo dell'università di Milano, Fabrizio Pregliasco, alla domanda se, alla luce di un possibile rialzo dei conagi dovuto alle festività natalizie e a eventuali contagi importati dalla Cina, sarebbe utile un ritorno del bollettino quotidiano per un monitoraggio più puntuale. "Non c'è più bisogno di fare quelle conferenze stampa angoscianti dei momenti dell'emergenza - sottolinea Pregliasco - ma sicuramente un dato trasparente è migliore anche se sappiamo che il numero dei nuovi casi resta sottostimato".
Covid, Ciccozzi: 'Ci sarà aumento casi con effetto Natale, ma è fisiologico'
"Dopo le feste ci sarà un aumento dei contagi Covid. E' normale ed è fisiologico. Cene, feste, concerti, è chiaro che ci saranno dei casi in più, anche di influenza, ma non credo ci sarà una nuova ondata". Così all'Adnkronos Salute Massimo Ciccozzi, responsabile dell'Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare della Facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di Roma, fa il punto della situazione.
Sul fronte variante e il rischio che ne arrivi una nuova dalla Cina, "di sicuro non è 'Gryphon' che è una forma ricombinante e rispetto alle varianti è un po' più debole. In Cina - prosegue - se rimane Omicron possiamo immaginare che si esaurirà ma con i loro tempi, hanno tanti anziani non vaccinati".
Sul fronte variante e il rischio che ne arrivi una nuova dalla Cina, "di sicuro non è 'Gryphon' che è una forma ricombinante e rispetto alle varianti è un po' più debole. In Cina - prosegue - se rimane Omicron possiamo immaginare che si esaurirà ma con i loro tempi, hanno tanti anziani non vaccinati".
Covid, Bassetti: 'Farmaco per il fegato bufala 2023, non commettiamo vecchi errori'
La richiesta di un vecchio farmaco per il fegato, che in Cina sta trovando una nuova vita contro il Covid, "è il segnale che a distanza di tre anni si ricommette l'errore già commesso con l'idrossiclorochina o con l'invermectina, ma con una piccola differenza: gli errori commessi nel 2020 erano anche 'giusti' perché si cercavano rimedi per un virus che non si conosceva. Usare l'acido ursodesossicolico (Udca) ora è un errore imperdonabile perché prima di usare un farmaco sugli esseri umani bisogna fare studi di Fase 2 e Fase 3 e dimostrare che i risultati siano migliori della terapia standard con gli antivirali o i monoclonali. Mi sembra la bufala Covid del 2023, è l'antiscienza". Così all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova, commenta l'attenzione mediatica sull'acido ursodesossicolico (Udca), medicinale fuori brevetto che si assume per bocca, che in Cina ha visto un'impennata dopo uno studio su 'Nature'.
Pechino a Ue: nostra produzione di vaccini è soddisfacente
La Cina ha stabilito le più grandi linee di produzione al mondo di vaccini Covid con una capacità di produzione annuale di oltre 7 miliardi di dosi e una produzione annua di oltre 5,5 miliardi di dosi, che soddisfano le esigenze di garantire che tutte le persone idonee alla vaccinazione abbiano accesso ai vaccini Covid". Così la portavoce del Ministero degli Esteri Mao Ning ha risposto all'offerta dell'Ue di vaccini gratis. "La situazione Covid in Cina è prevedibile e sotto controllo. Siamo pronti a lavorare con la comunità internazionale in solidarietà, affrontare la sfida in modo più efficace", ha aggiunto.
L'Ue ha offerto vaccini gratis alla Cina
L'offerta sarebbe stata avanzata negli scorsi giorni dalla commissaria europea per la salute Stella Kyriakides direttamente alla controparte cinese
Cina all'Ue: produzione vaccini soddisfa domanda
La Cina afferma che la produzione interna di vaccini contro il Covid-19 "puo' soddisfare la domanda" e Pechino e' pronta a collaborare con la comunita' internazionale per la gestione della pandemia. Lo ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning, in risposta a una domanda sull'offerta di vaccini gratis a Pechino da parte dell'Unione Europea per contenere l'esplosione di contagi delle ultime settimane, secondo quanto riportato dal Financial Times.
Ue conferma offerta vaccini gratuiti alla Cina
"Vista la situazione Covid in Cina, la commissaria alla Salute Kyriakides si e' messa in contatto con la controparte cinese per offrire la solidarieta' e il sostegno dell'Ue e cio' include la conoscenza degli esperti di salute pubblica ma anche donazioni di vaccini adattati alle varianti". Cosi' Tim McPhie, portavoce della Commissione europea, nel briefing quotidiano con la stampa, ha confermato l'indiscrezione del Financial Times sull'offerta di vaccini gratuiti dell'Ue alla Cina.
Covid, chiude il numero verde 1500: oltre 500 persone senza lavoro
Dal primo gennaio è stato disattivato il 1500, il numero di pubblica utilità, attivato il 27 gennaio 2020 dal ministero della Salute, per rispondere ai dubbi delle persone in merito all’emergenza Covid-19
Ecdc: "Nessun impatto in Europa da ondata cinese"
"Non si prevede che l'ondata di casi Covid in Cina influirà sulla situazione epidemiologica del Covid-19 nell'Unione europea e nello Spazio economico europeo". È quanto ha affermato l'European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc) in una nota. Secondo l'organismo europeo, "le varianti che circolano in Cina sono già in circolazione nell'Ue e, in quanto tali, non rappresentano un pericolo per la risposta immunitaria dei cittadini. Inoltre, i cittadini dell'Ue hanno livelli di immunità e vaccinazione relativamente elevati".
Ft: "L'Ue ha offerto alla Cina vaccini gratis"
L'Ue ha offerto gratuitamente alla Cina vaccini contro il Covid-19 per aiutare Pechino a contenere il diffondersi dell'epidemia nel Paese, dopo la fine delle restrizioni. Lo riporta il Financial Times, riferendo che Pechino non ha ancora risposto all'offerta. Questo pomeriggio è previsto a livello europeo un incontro del Comitato per la sicurezza sanitaria dell'Ue, gruppo tecnico-consultivo sulla sicurezza sanitaria nell'Ue.
Parigi: "Test su viaggiatori cinesi continueranno"
Il primo ministro francese, Elisabeth Borne, ha annunciato che i test Covid-19 per i viaggiatori in arrivo dalla Cina continueranno nonostante le proteste di Pechino. "Penso che sia nostro dovere chiedere test", ha detto Borne a France Info, rispondendo a una domanda sulla reazione del governo cinese. "Continueremo a farlo", ha aggiunto.