
Covid, test e mascherine per le feste: sì o no? Ecco il parere degli esperti
"Siamo vicini a Natale, il mio consiglio è di portare le mascherine se si ha una sintomatologia anche lieve e si fa visita a fragili e anziani'”, ha spiegato il ministro della Salute, Schillaci. Da Crisanti a Burioni e Palù, fino agli esperti della Società italiana di Neonatologia, ecco come vivere questo periodo con "senso di responsabilità"

Ritrovi di famiglia, cene e cenoni tra amici e colleghi. Sotto le feste, tra Natale e Capodanno, le occasioni di ritrovo si moltiplicano. Ma come comportarsi rispetto al Sars-Cov-2 e anche ad altri virus tipici della stagione invernale? Ecco, in merito, alcuni consigli degli esperti
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“A chi mi chiede se farei un tampone per Covid prima di incontrare per il cenone di Natale delle persone anziane e fragili rispondo: sì, lo farei, certo. Così come allo stesso tempo consiglio a tutte quante le persone fragili, anche vaccinate, di mettersi la mascherina quando stanno in luoghi pubblici o quando incontrano persone che non hanno mai incontrato". Questo il parere, concesso all'Adnkronos Salute, del microbiologo e senatore Pd, Andrea Crisanti
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Sul tema è intervenuto anche il virologo Roberto Burioni che ha riferito come lui il test anti-Covid lo farebbe prima di cenare a Natale con i genitori, 93 e 92 anni, dal momento che “non voglio esporli a rischi evitabili con un tampone indolore che si fa da soli in due minuti e costa due euro”. E, sulla possibilità di effettuare un test pre-cenone, “io penso la stessa cosa. Se uno deve incontrare persone fragili, anche se vaccinato, ci vuole un po' di senso di responsabilità. Tutto qui”, ha proseguito ancora Crisanti

“Tutte le persone che dicono che il Covid ormai è endemico e pensano di confondere il termine endemico con innocuo o sono ignoranti o in malafede. Non c'è una terza via”. Questo il pensiero del virologo Giorgio Palù, presidente dell'Agenzia italiana del farmaco Aifa, per cui non si può più parlare di pandemia, anche se il virus del Sars-CoV-2 si dovesse attenuare, dal momento che continuerà ad essere presente con diversi picchi nella stagione invernale proprio al pari di altri virus respiratori. Anche se oggi il Covid è “meno letale dell'influenza”

Sulla possibilità di essere prudenti sotto le feste e di non evitare tamponi e mascherine, soprattutto per le persone fragili in certe circostanze, è intervenuto ancora Crisanti. “Io vorrei fare una puntualizzazione. Molti adesso confondono endemico con innocuo. Ma una cosa endemica non è necessariamente innocua. E questo le persone lo devono capire”, ha detto l’esperto

“Quest'anno abbiamo avuto un'incidenza dell'influenza molto importante anche con un anticipo stagionale rispetto a quello che avveniva in passato. Erano due anni, durante il Covid, che anche grazie all'uso delle mascherine che l'influenza non si era presentata”, ha argomentato Schillaci. “Devo anche dire che nei giorni scorsi questo trend di numeri che crescevano ha rallentato però lo strumento più importante che è la vaccinazione soprattutto per gli anziani e per i fragili, penso ai cardiopatici, a chi ha problemi polmonari o agli immunodepressi”

“E poi anche in determinate condizioni, se si va a trovare dei parenti, di portare sempre la mascherina se si ha una leggera sintomatologia. È il momento della responsabilità, questo è anche quello che il Covid ci ha insegnato, abbiamo imparato tanti accorgimenti, non li dobbiamo dimenticare, ci vuole responsabilità verso le persone più deboli, più fragili”, ha riferito ancora il ministro. Confermando, tra l’altro, che l'obbligo di indossare le mascherine in ospedali, strutture sanitarie e Rsa, in scadenza il 31 dicembre, "sarà prorogato, almeno fino a primavera”

E per quanto concerne i più piccoli? “Come Società italiana di Neonatologia non possiamo non stimolare tutti quanti alla massima attenzione nelle precauzioni” con l’intento di limitare la trasmissione di virus respiratori, dunque non solo il Covid ma anche influenza e virus respiratorio sinciziale, che stanno mettendo pressione alle strutture sanitarie dedicate ai bambini. Questo l'appello, rivolto agli adulti, di Andrea Dotta, componente del Consiglio direttivo della Società italiana di neonatologia (Sin)

“Parliamo della necessità di un'attenta igiene delle mani ma anche con i giochi. A casa, negli asili, negli studi medici è fondamentale. Così come il ricorso all'uso della mascherina: può essere considerato fastidioso ma è assolutamente di grandissima efficacia”, ha ribadito l’esperto

“Noi suggeriamo assolutamente l'utilizzo della mascherina laddove ci sono concentrazioni di persone o in studi medici, supermercati” e così via. “È quello che ci ha aiutato l'anno scorso, in quel caso la motivazione per cui le abbiamo usate era stata la ripresa di Covid, che ci auguriamo assolutamente non accada quest'anno”, ha concluso Dotta. In questo momento, "fortunatamente", per quanto riguarda Sars-CoV-2 nei bambini piccoli, "soprattutto in termini di clinica e quindi di necessità di ricovero, il suo impatto è minore”, ha poi precisato
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