
Roma, 3 donne uccise nel quartiere Prati: rilievi scientifica sui luoghi dei delitti. FOTO
Le vittime sono due donne asiatiche sulla quarantina, con ogni probabilità cittadine cinesi, e una cittadina colombiana di 65 anni. Sembra che tutte e tre lavorassero come prostitute: sono state accoltellate e si pensa che dietro il triplice omicidio possa esserci la stessa mano. Sono state ritrovate in due edifici a poche centinaia di metri di distanza l’uno dall’altro

Tre donne sono state uccise oggi, 17 novembre, nel quartiere Prati di Roma, zona elegante della Capitale. Sembra che tutte e tre lavorassero come prostitute: sono state accoltellate e si pensa che dietro il triplice omicidio possa esserci la stessa mano. Le vittime sono due donne asiatiche sulla quarantina, con ogni probabilità cittadine cinesi, e una cittadina colombiana. Sono state ritrovate senza vita in due appartamenti a poche centinaia di metri di distanza l'uno dall'altro (nella foto, l’appartamento di via Durazzo, in cui è stata trovata una delle donne)
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Le due donne asiatiche sono state trovate morte in uno stabile in via Augusto Riboty (nella foto). In base alle notizie trapelate, una delle due era sul pianerottolo dell’edificio e l'altra all'interno di un appartamento. A dare l’allarme sarebbe stato il portiere del condominio, dopo aver visto la donna sul pianerottolo e una pozza di sangue. All’arrivo della polizia è stato scoperto il secondo cadavere
Roma, tre donne uccise nel quartiere Prati: gli aggiornamenti
Sul posto è arrivata anche la polizia scientifica, che ha effettuato i rilievi nello stabile di via Augusto Riboty. Gli agenti della squadra mobile hanno invece raccolto le testimonianze degli inquilini del palazzo. Gli abitanti del quartiere si sono detti sotto choc per quanto accaduto in una zona di Roma ritenuta tranquilla
Duplice omicidio a Prati, il testimone: "C'era tanto sangue"
Polizia e carabinieri vicino all’edificio di via Augusto Riboty in cui sono state trovate morte le due donne asiatiche: erano senza documenti e non sono ancora state identificate. Gli inquirenti starebbero analizzando i tabulati telefonici delle tre vittime per cercare di ricostruire i contatti avuti con i "clienti" nelle ultime ore. Sono state analizzate anche le telecamere presenti nelle zone di via Durazzo e via Riboty
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I tre omicidi si sono consumati nel quadrilatero di strade intorno a piazzale Clodio, sede della città giudiziaria, nel quartiere Prati. Davanti ai due stabili di via Riboty e via Durazzo, dove sono state trovate senza vita le tre donne, si sono radunati molti residenti per cercare di avere qualche informazione in più su quanto successo

"Correte, c'è una persona in una pozza di sangue sul pianerottolo", è la telefonata fatta intorno alle 11 dal portiere del palazzo di via Riboty. In pochi minuti la polizia è arrivata sul posto. Sul ballatoio del secondo piano ha trovato una donna, nuda, in una pozza di sangue. Gli agenti sono entrati nell'appartamento, che secondo alcuni testimoni era una casa di appuntamento, ed è stato individuato il corpo della seconda vittima. Il fatto che una delle due donne sia stata trovata sul pianerottolo fa supporre che abbia cercato di fuggire dal killer

La terza vittima è stata invece trovata in un appartamento lì vicino, in via Durazzo (nella foto). Si tratta di Marta Castano, 65 anni e di nazionalità colombiana: è stata trovata già senza vita e con ferite da taglio al torace in un seminterrato di uno stabile a poca distanza da piazzale Clodio

Anche in via Durazzo - a poche centinaia di metri di distanza da via Riboty - è arrivata la polizia scientifica per i rilievi. "Io abito qui da trent'anni ma non è mai successo niente. Soltanto qualche furto di biciclette, ma mai una cosa del genere, siamo sconvolti", ha raccontato una donna che abita nel palazzo accanto alla palazzina gialla dove è stato trovato il cadavere. Si tratta sempre di Prati, quartiere borghese capitolino

Il cadavere di Marta Castano è stato scoperto quando, intorno alle 13, una donna ha telefonato al 112 segnalando la presenza di un corpo in un seminterrato di via Durazzo. In linea d'aria sono circa 600 metri di distanza da via Riboty. Gli investigatori, analizzando le scene del crimine, hanno subito ipotizzato che i tre omicidi possano essere collegati

Secondo quanto è emerso, la donna di origine colombiana stava aspettando un cliente. L’avrebbero accertato gli investigatori dalle verifiche sul suo telefonino. Si stanno passando al setaccio anche le telecamere di sicurezza della zona e non è escluso che nel seminterrato ci fossero anche delle telecamere. La donna aveva una sorella che abita a Roma
Omicidio a Roma, amica di una delle vittime: "Doveva incontrare un cliente"