Papa Francesco a L'Aquila: "Vicinanza a famiglie colpite da terremoto 2009"

Cronaca

Il Santo Padre si è recato nella città in visita pastorale per la Perdonanza, la storica celebrazione del 28 e 29 agosto istituita da Celestino V più di 700 anni fa. Frenesia in città dalle prime luci dell’alba, risveglio anticipato per migliaia di fedeli

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Papa Francesco è stato a L’Aquila, dove è atterrato questa mattina intorno alle 8:45 e da cui è ripartito poco prima delle 12.30 per tornare a Roma. Tutta la città ha atteso la visita del Pontefice, che ha incontrato i fedeli in piazza Duomo e in piazzale di Collemaggio per aprire la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio e officiare la Perdonanza, l’evento religioso istituito da Celestino V nel 1294. Il Papa è stato accolto dal cardinale Giuseppe Petrocchi, dal presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, dal prefetto dell'Aquila Cinzia Teresa Torraco e dal sindaco Pierluigi Biondi.

"Jemo 'nnanzi"

Il Papa ha chiesto per la ricostruzione post-terremoto all'Aquila "collaborazione", "sinergia" e "un impegno lungimirante". "La rinascita personale e collettiva è dono della Grazia ed è anche frutto dell'impegno di ciascuno e di tutti. È fondamentale attivare e rafforzare la collaborazione organica, in sinergia, delle istituzioni e degli organismi associativi: una concordia laboriosa, un impegno lungimirante perché stiamo lavorando per i figli, per i nipoti, per il futuro". Serve l'impegno di "tutti, tutti insieme, sottolineare questo, tutti insieme". Emozione e applausi a piazza Duomo alle parole di Papa Francesco, che ha concluso il suo discorso dicendo "Jemo 'nnanzi", ossia "andiamo avanti", così come disse nel 2014 durante un'udienza a cui avevano preso parte 130 aquilani del gruppo di azione civica che porta lo stesso nome. Papa Francesco ha visitato il Duomo, inagibile dal terremoto, accompagnato dal cardinale Giuseppe Petrocchi. Il pontefice è rimasto sulla sedia a rotelle e ha indossato un caschetto per la visita.

La benedizione

“Benedico di cuore vuoi le vostre famiglie e l’intera cittadinanza”, ha detto il Papa in apertura dell’incontro con i fedeli in Piazza Duomo. Migliaia di aquilani questa mattina hanno affollato le strade della città per assistere all’evento. Tenendo conto di restrizioni al traffico e difficoltà di parcheggio, tanti tra pellegrini, religiosi, turisti, semplici curiosi o membri di associazioni e gruppi scout hanno raggiunto il centro storico con largo anticipo. Poco dopo le 10:00 è iniziata la Santa Messa, poi il rito di apertura della Porta Santa in occasione della 728/a Perdonanza Celestiniana. 

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"Vicinanza alle famiglie colpite dal terremoto"

"In questo momento di incontro con voi, in particolare con i parenti delle vittime del terremoto, voglio esprimere la mia vicinanza alle loro famiglie e all'intera vostra comunità, che con grande dignità ha affrontato le conseguenze di quel tragico evento", ha detto il Papa ai presenti all'incontro in piazza Duomo. "Vi ringrazio per la vostra testimonianza di fede: pur nel dolore e nello smarrimento, che appartengono alla nostra fede di pellegrini, avete fissato lo sguardo in Cristo, crocifisso e risorto, che con il suo amore ha riscattato dal non-senso il dolore e la morte", ha aggiunto il Pontefice.

 

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La Perdonanza di Celestino V

Poi il Papa, nell'omelia della Messa davanti alla basilica di Collemaggio, ha espresso l'auspicio che "sia un tempio del perdono, non solo una volta all'anno, ma sempre, tutti i giorni. È così, infatti, che si costruisce la pace, attraverso il perdono ricevuto e donato". Dall'apertura della Porta Santa, chiunque, pentito e confessato e accostandosi alla comunione e recitando il Credo, il Padre Nostro, l'Ave Maria e il Gloria al Padre, secondo le intenzioni del Papa, può ottenere l'indulgenza plenaria concessa da Celestino V con la bolla Inter sanctorum solemnia del 1294. L’evento religioso inaugurato dal Papa del “gran rifiuto” è un precursore del primo Giubileo della storia, quello del 1300.

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