Accademia Belle Arti L'Aquila dona opera di allievi al Papa

Abruzzo

"I Segni dei Cieli" 5 immagini ispirate a viaggio di Celestino V

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(ANSA) - L'AQUILA, 26 AGO - In occasione della visita di Papa Francesco all' Aquila per la 728/a Perdonanza Celestiniana, l'Accademia di Belle Arti del capoluogo donerà al Santo Padre una cartella di grafica d'arte, curata dai professori Gianluigi Bellucci e Giuseppe Carlucci. La cartella si compone di un testo della direttrice Maria D'Alesio e di cinque tavole realizzate all'acquaforte, acquatinta, maniera allo zucchero e puntinato dalle studentesse Valentina Diletti, Valentina Equizi, Asia Lauri, Francesca Perniola e Leila Richter. La cartella dal titolo "I Segni dei Cieli" è un vero e proprio racconto visivo che prende spunto da un episodio della vita di San Pietro Celestino. Infatti l'idea guida del progetto è quella di ripercorrere i cieli, che l'Eremita del Morrone osservò nell'inverno del 1273 durante il lungo cammino a piedi, che lo portò dall'eremo di Sant'Onofrio al Morrone (vicino Sulmona) a Lione, per impedire che l'ordine monastico da lui fondato fosse sciolto. II titolo della cartella I segni dei cieli, dunque, rimanda sia ai segni grafici del disegno sia al disegno del destino tracciato per l'uomo nel cielo. "I cieli hanno accompagnato Celestino V nella sua coraggiosa e libera vita" ha detto la direttrice Abaq Maria D'Alesio nella presentazione della cartella "I cieli contemporanei sono il soggetto scelto dai nostri studenti del corso di Grafica d'arte guidati dai loro professori, per un dono a Papa Francesco ma anche per partecipare attivamente alla 728/a Perdonanza Celestiniana. La cartella in un'edizione preziosa che utilizza una carta pregiatissima, interpreta liberamente e con passione il mondo celeste".
    "Ancora un riconoscimento importante per la nostra accademia e per i suoi studenti", ha detto il presidente Abaq Rinaldo Tordera "che con passione, grande creatività e maestria hanno realizzato un'opera preziosa che oltre alla bellezza delle grafiche realizzate, si fa portatrice dell'idea di un segno che è si grafico ma anche disegno celeste già tracciato per ogni uomo; concetto espresso dalla spiritualità di Celestino V perché profondamente cristiano". (ANSA).
   

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