Covid, news. Il Bollettino: 43.084 casi e 177 morti. Tasso positività al 15,8%

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Nelle ultime 24 ore processati 272.495 tamponi. Calano le terapie intensive (-9) e i ricoveri (-236). La commissaria Ue alla Salute: in autunno vaccini adattati a varianti. L'infettivologo statunitense Fauci: "Attenzione all'inverno". Bassetti: "Non è possibile avere ancora tanti decessi, situazione grave"

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Clementi, bene Fauci ma i casi saranno meno gravi

"Mi sembra una posizione condivisibile, ma ovvia: i casi Covid questo inverno ci saranno, ma saranno meno gravi. Potrebbe poi esserci un'altra ondata che si affievolirà a sua volta come queste ultime. Non c'è però necessità di dirlo ogni giorno". Lo ha detto all'AGI Massimo Clementi, professore di microbiologia e virologia dell'Ospedale San Raffaele di Milano e direttore del laboratorio di microbiologia e virologia dello stesso nosocomio, commentando l'intervento di Anthony Fauci - direttore dell'Niaid di Washington e a capo della task force sanitaria della Casa Bianca - che, in un'intervista al Corriere della Sera, si è detto ancora preoccupato ritenendo "scorretto e prematuro pensare che pandemia la sia finita".
- di Redazione Sky TG24

Maruotti, 'decessi in linea con ondata ma serve nuovo modello conteggio'

Sul dato dei decessi Covid in Italia "non c'è nulla di anomalo, sono in linea con l'andamento di questa ondata estiva e il picco dei decessi segue di 3-4 settimana quello dei casi. Quindi dobbiamo aspettare ancora un po' di tempo per vedere un calo. La letalità, ovvero il rapporto tra casi e decessi, è comunque in diminuzione rispetto al picco di marzo-aprile quando era diffusa Omicron 1". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Antonello Maruotti, ordinario di Statistica dell'Università Lumsa e co-fondatore dello StatGroup19, gruppo interaccademico di studi statistici sulla pandemia di Covid-19. Maruotti però suggerisce di "intervenire" per cambiare il modello alla base del bollettino giornaliero Covid del ministero della Salute. "L'analisi dei dati sui decessi registrati dall'Iss-ministero della Salute non è aggiornata da gennaio - avverte Maruotti - Così è impossibile capire bene le cause alla base dei decessi. Occorre cambiare in vista dell'autunno: serve rendere disponibili i dati sulle schede di dimissioni ospedaliere. Nel report di gennaio su 138mila morti, sono state analizzate solo 8mila cartelle, c'è quindi un problema. Non sappiamo chi sono i decessi e perché c'è stato l'eccesso di mortalità". In caso di cambio del modello di conteggio dei decessi Covid "farei analizzare i dati da una task force di esperti, io non credo alla malafede ma più al fatto che non siano state fornite informazione di qualità su cui poi lavorare. Ecco - conclude - dovremmo correggere questo nodo, perché dopo tre anni credo sia necessario". 
- di Redazione Sky TG24

Virus meno presente in malati fibrosi cistica

Un recente studio dell'Università di Verona evidenzia come nelle cellule bronchiali di soggetti affetti da fibrosi cistica, la replicazione di Sars-CoV2 sia significativamente ridotta, aprendo originali considerazioni nella comprensione dei meccanismi di infezione del Coronavirus e, in prospettiva, essere da base per lo sviluppo di nuove strategie farmacologiche. I risultati dello studio, realizzato grazie al sostegno di Fondazione Cariverona (Progetto Enact) e con il contributo della Lega italiana fibrosi cistica onlus Veneto, sono stati recentemente pubblicati sulla rivista scientifica Cells. Il team di ricerca era guidato da Davide Gibellini, docente di Microbiologia e Microbiologia Clinica, nel dipartimento di Diagnostica e Sanità Pubblica. Alla raccolta dei dati hanno contribuito anche ricercatori delle università di Bologna e di Chieti-Pescara. La fibrosi cistica rappresenta la malattia genetica grave più diffusa in Italia con oltre 200 nuovi casi all'anno, causata dalla mutazione del gene Cftr (Cystic fibrosis transmembrane regulator), che colpisce soprattutto l'apparato respiratorio e digerente. In particolare, determina una produzione di muco molto denso che ostruisce i bronchi e porta a infezioni respiratorie ripetute, fino a una progressiva insufficienza respiratoria. Il particolare interessamento dell'apparato respiratorio, tipico della malattia, aveva fatto ipotizzare che i pazienti affetti potessero rappresentare un gruppo a più alto rischio di infezione da Sars-CoV2, circostanza che lo studio smentisce. 
- di Redazione Sky TG24

In Toscana 2.237 nuovi casi e 17 decessi

In Toscana sono 1.354.538 i casi di positività al Coronavirus, 2.237 in più rispetto a ieri (308 confermati con tampone molecolare e 1.929 da test rapido antigenico). I nuovi casi sono lo 0,2% in più rispetto al totale del giorno precedente. I guariti crescono dello 0,2% e raggiungono quota 1.257.138 (92,8% dei casi totali). Oggi sono stati eseguiti 1.577 tamponi molecolari e 13.597 tamponi antigenici rapidi, di questi il 14,7% è risultato positivo. Sono invece 3.195 i soggetti testati oggi (con tampone antigenico e/o molecolare, escludendo i tamponi di controllo), di cui il 70% è risultato positivo. Gli attualmente positivi sono oggi 86.887, -0,4% rispetto a ieri. I ricoverati sono 574 (11 in meno rispetto a ieri), di cui 22 in terapia intensiva (1 in più). Oggi si registrano 17 nuovi decessi: 8 uomini e 9 donne con un'età media di 82,9 anni.
- di Redazione Sky TG24
Bassetti, 'non è possibile avere in Italia ancora tanti decessi, situazione grave'
"Non è possibile che, ad agosto 2022, con tutte le conoscenze che abbiamo della malattia, ci siano ancora tutti questi morti conteggiati come Covid". Lo sottolinea all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova. Ieri in Italia 113 decessi, con una media a 7 giorni di 149, registrati dal bollettino Covid del ministero della Salute. "Servirebbe una commissione medica che stabilisca la verità: quanti di questi 113 decessi sono Covid? Secondo la modalità dell'Iss basta la positività al tampone, ma quanti di questi decessi sono realmente legati a quella che si chiama mortalità attribuita che è diversa alla mortalità cruda?", puntualizza Bassetti. "La curva dei decessi non scenderà così facilmente, spero di sbagliarmi ma temo che anche i famosi 15 giorni dal calo dei contagi non saranno sufficienti" Secondo l'infettivologo "se fosse confermato il dato dei decessi registrato ogni giorno dal bollettino Covid, sarebbe ancora più grave. A distanza di quasi tre anni e con tutti gli strumenti clinici e terapeutici a disposizione dei medici questi non vengono usati adeguatamente. Una ragione in più per criticare un sistema che non ha funzionato". Bassetti, da sempre contrario al bollettino Covid quotidiano, conclude ricordando che "i dati crudi e nudi non ci dicono nulla se non fare male alla popolazione e danneggiare anche la campagna di vaccinazione. Ma non fanno bene neanche ai medici e agli operatori che dopo due anni si sentono dire che non sono capaci perché la gente muore lo stesso. Serve - chiosa - un esame di coscienza". 
- di Redazione Sky TG24

In Veneto 5.429 casi e 16 vittime nelle ultime 24 ore

Sono 5.429 i nuovi casi di Covid-19 registrati ieri in Veneto, la consueta risalita della curva rispetto al fine settimana, che porta il totale dei contagi a 2.137.906. Ancora alto il numero di vittime, che sono 16, con il totale a 15.180. Scende sotto i 70 mila il numero di attuali positivi, che sono 68.937, 3.860 in meno rispetto a ieri. Forte calo anche nei reparti non critici, con 1.047 pazienti (-22) e leggera salita (+2) nelle terapie intensiva, con 46 ricoveri. La campagna vaccinale fa segnare 2.369 somministrazioni nella giornata di ieri, prevalentemente (2.094) quarte dosi. 
- di Redazione Sky TG24

Fauci: "Pandemia non è finita, attenzione all'inverno"

Lo ha dichiarato Anthony Fauci, l'infettivologo statunitense a capo della task force sanitaria della Casa Bianca. "È comprensibile che la gente sia stanca e voglia tornare a un certo grado di normalità, ma non dobbiamo abbassare completamente la guardia", ha aggiunto

- di Redazione Sky TG24

Fauci, virus ci ha preso in giro per due anni e mezzo

È convinto che sia "scorretto e prematuro sostenere che l'infezione sia finita" e che sia necessario essere cauti: "Questo virus ci ha preso in giro per due anni e mezzo". Lo dice in un'intervista a Il Corriere, il virologo e direttore dell'Niaid, il "National Institute of Allergy and infections diseases", di Washington, Anthony Fauci parlando del covid e del vaiolo delle scimmie. "Ogni volta che abbiamo pensato che fosse finita, è arrivata un'altra ondata - sottolinea. Non dobbiamo abbassare completamente la guardia, perché non siamo in grado di prevedere che cosa accadrà il prossimo autunno e il prossimo inverno". Alla domanda se sia necessario fare subito la quarta dose contro la variante Omicron Ba5, il virologo spiega: "Le autorità sanitarie raccomandano alle persone in buona salute e che hanno già ricevuto la terza dose, di aspettare appunto fino a quando saranno pronti i nuovi prodotti - commenta -. Tuttavia gli individui più deboli o con altre malattie , farebbero bene a vaccinarsi subito". 

- di Redazione Sky TG24

Vaccino, aggiornamento Italia: 139.944.547 dosi somministrate

Sono 139.944.547 le dosi di vaccino somministrate in Italia nelle ultime 24 ore, pari al 98,4% delle dosi consegnate che ammontano a 142.182.777. Di queste, 95.535.213 sono di Pfizer/BioNTech, 25.531.575 di Moderna, 11.514.525 di Vaxzevria, 6.726.393 di Pfizer pediatrico, 1.849.471 di Janssen, 1.023.000 di Novavax. I dati sono contenuti nel report del ministero della Salute aggiornati alle ore 6.17 di oggi. 
- di Costanza Ruggeri

Covid, presto un nuovo vaccino a Dna plasmidico contro tutte le varianti

I ricercatori della Facoltà di Medicina di San Diego, in California, stanno lavorando a un prodotto in grado di bloccare il virus e tutte le sue possibili variazioni. “Quanto presente adesso sul mercato fa poco per bloccare la trasmissione, con le nostre ricerche invece possiamo ottenere una risposta anticorpale più specifica”, spiegano. COSA SAPPIAMO
- di Costanza Ruggeri

Dal Covid al vaiolo delle scimmie al virus di Marburg: le malattie monitorate dall’Oms

Epatiti, colera, ebola: sono diversi i virus che l’Organizzazione mondiale della Sanità monitora costantemente, a causa della loro portata aggressiva nei confronti dell’uomo. Ecco gli ultimi casi registrati dalle autorità sanitarie internazionali. LO STUDIO
- di Costanza Ruggeri

La pandemia è partita da Wuhan: “Primo contagio a fine 2019”. Lo studio di Science

Secondo un team di ricercatori internazionali non ci sarebbero dubbi sull’origine cinese del virus. Sotto la lente di ingrandimento lo Huanan Seafood Wholesale Market dove ”anche a novembre 2019 si vendevano animali vivi sia per la loro carne che per la loro pelliccia, come i cani procione”. LA RICERCA
- di Costanza Ruggeri

Pfizer e Biontech iniziano trial vaccino contro le varianti BA.4 e BA.5

BioNTech e Pfizer hanno annunciato che avvieranno entro questo mese un trial clinico di un vaccino mirato alle varianti di Omicron BA.4 e BA.5. L'azienda ha detto di aspettarsi un aumento della domanda di immunizzazioni contro il Covid per fine anno. Il direttore esecutivo di BioNtech, Uğur Şahin, ha detto che la compagnia sta tentando di espandere i suoi prodotti contro il Sars-Cov2 con l'obiettivo di un vaccino "a protezione più vasta e prolungata". L'azienda ritiene di essere in grado di rendere disponibili i nuovi prodotti contro le variazioni BA.4 e BA.5 entro ottobre. La Food and drug administration americana ha fatto sapere che potrebbe dare il via libera al prodotto anche in corso di sperimentazione.
- di Costanza Ruggeri

Nel mondo 27 milioni di persone con danni a olfatto e gusto: ecco chi rischia

A dirlo è una ricerca coordinata dalla National University of Singapore: una parte di queste persone potrebbe non recuperare a pieno i due sensi. A correre i pericoli maggiori sarebbero le donne, chi ha avuto sintomi severi e chi soffre abitualmente di congestione nasale. LA RICERCA
- di Costanza Ruggeri

Ipotesi riduzione isolamento positivi, per quanto tempo si è contagiosi? 

Mentre in Italia si discute sull’opportunità o meno di modificare le norme a riguardo, alcuni studi indicano come le persone contagiate potrebbero infettarne altre anche “nella seconda settimana dopo i primi sintomi”. Ecco cosa dicono le ricerche
- di Costanza Ruggeri

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