Famiglia, aumentano le unioni civili e calano i divorzi. Il rapporto Istat

Cronaca
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Introduzione

Come rilevano i dati dell’Istituto nazionale di statistica, nei primi otto mesi di quest’anno prosegue la diminuzione dei matrimoni in Italia: il 6,7% in meno rispetto allo stesso periodo del 2023. Lo scorso anno le nozze sono state oltre 184mila, un dato che evidenzia la frenata in particolare al Sud mentre la discesa è più lieve al Nord e al Centro. A calare sono soprattutto le unioni con rito religioso

Quello che devi sapere

Separazioni e divorzi in calo

  • Insieme al numero di matrimoni, Istat certifica il calo nel 2023 di separazioni e divorzi, rispettivamente 82.392 (-8,4%) e 79.875 (-3,3%). Dal 1970, anno dell'introduzione della legge, la tendenza a divorziare è costantemente aumentata fino a raggiungere un'impennata nel 2015 quando fu introdotto il cosiddetto "divorzio breve". Negli ultimi 8 anni, tuttavia, gli scioglimenti sono diminuiti di quasi 20 punti

Per approfondire: Separazioni, cosa succede se l’ex non paga l’assegno: quali reati e sanzioni si rischiano

Separazioni e divorzi in calo

Dove si divorzia di più

  • Nel 2023, Sicilia, Sardegna e Liguria sono le Regioni dove le coppie hanno finalizzato il maggior numero di divorzi: 1,6 ogni mille abitanti contro una media nazionale ferma all'1,4. Insieme, le tre Regioni registrano 12.363 scioglimenti, il 15% del totale. Si assottiglia il divario Nord-Sud con una progressiva convergenza tra i territori

Metà dei matrimoni con rito civile

  • Nel 2023, oltre la metà di coloro che sono convolati a nozze hanno scelto il rito civile (58,9%), in linea con il periodo pre-pandemico. L'impennata avvenuta nel 2020 era determinata dalle misure di contenimento anti Covid-19 che hanno ridotto drasticamente il numero delle celebrazioni con rito religioso. A preferire il rito civile sono in particolare i residenti nel Nord, trenta punti sopra il Sud (23,1%)

Calano i primi matrimoni

  • L'Istat rileva inoltre un calo dei primi matrimoni: 139.887 pari al -4,3% rispetto al 2022. Al netto delle oscillazioni di breve periodo, la diminuzione è connessa alla progressiva diffusione delle libere unioni, più che triplicate sul biennio 2000-01

Seconde nozze in aumento

  • Di contro, il rapporto registra un aumento delle seconde nozze che rappresentano il 24,1% dei matrimoni totali. Nel 2023 sono state 44.320, il numero più elevato mai raggiunto. Cresce la percentuale di seconde nozze per almeno uno dei due sposi ma ancora di più quella in cui entrambi hanno precedenti unioni alle spalle

Nozze con sposo straniero stabili

  • Per quanto riguarda i matrimoni misti, le nozze che coinvolgono sposi italiani "per acquisizione" arrivano al 14,1%, il doppio rispetto al 2018. Nel 2023 poi sono 29.732 le nozze celebrate con almeno uno sposo straniero (16% del totale), un livello stabile rispetto all'anno precedente. Nel Centro-Nord i matrimoni misti rappresentano un quinto delle unioni totali mentre nel Mezzogiorno non raggiungono il 10%. A livello di Regioni  sul podio svettano Trentino Alto-Adige, Umbria e Toscana

Sale l'età in cui ci si sposa

  • Come rileva il rapporto Istat, si allunga l'età in cui si sceglie di convolare per la prima volta all'altare. Negli ultimi 20 anni, la quota di giovani che resta in famiglia fino alla soglia dei 35 anni è salita al 61,2%. Secondo i ricercatori, la decisione di rimandare il matrimonio si amplifica nei periodi di congiuntura economica negativa con effetti anche sull'arrivo del primo figlio

Unioni civili in aumento nel 2023

  • Dall'introduzione della legge nel 2016, il numero di unioni civili tra persone dello stesso sesso è aumentato progressivamente. Rispetto al boom iniziale, si è assistito ad una stabilizzazione delle unioni che nel 2023 sono state 3.019, in crescita del 7,3% rispetto all'anno precedente. Per quanto riguarda i primi otto mesi 2024, il calo è pari al 2,1%. A prevalere sono soprattutto le unioni tra uomini che rappresentano più della metà del totale. Oltre un terzo ha luogo nel Nord-Ovest, in particolare in Lombardia, seguita da Lazio ed Emilia-Romagna

Sabato giorno preferito per nozze

  • L'Istat rileva poi come il sabato sia il giorno della settimana preferito per il fatidico "sì". La scelta accomuna sia coloro che optano per il rito religioso sia chi sceglie l'unione civile. Martedì invece risulta il giorno meno gettonato. Per quanto riguarda i mesi, inizio settembre e giugno registrano i picchi più elevati di nozze e unioni. Le cinque date del 2023 in cui ci si è sposati e uniti di più sono tutte di sabato: 9 settembre, 2 settembre, 24 giugno, 23 settembre e 10 giugno

Cresce il turismo matrimoniale

  • Infine, il report dell'Istituto di statistica rileva un incremento del turismo legato ai matrimoni. L'Italia si conferma meta particolarmente attrattiva per chi dall'estero decide di sposarsi in una delle location esclusive del Bel Paese. Nel 2023 si contano 3.337 nozze tra sposi entrambi stranieri e non residenti, quasi il 2% del totale. Anche in questo caso, il dato archivia la flessione registrata nel biennio pandemico con le relative restrizioni

 

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