Il distacco si sarebbe verificato nei pressi di Punta Rocca, provocando una valanga che ha travolto più cordate di escursionisti che stavano salendo in vetta. Elicotteri del soccorso alpino in volo per cercare cercare i dispersi che sarebbero una decina
Il distacco di un importante seracco sul ghiacciaio della Marmolada (IL VIDEO DEL CROLLO), sulle Dolomiti, avrebbe provcato almeno sei i morti e 8 feriti, 2 dei quali sono stati trasportati all'ospedale di Belluno, uno, il più grave, in quello di Treviso e 5 in quello di Trento. (LE FOTO). La valanga avrebbe investito due cordate di escursionisti. Il fronte del seracco che si è distaccato è di circa 300 metri. Si cercano i dispersi. Diciotto persone, riferisce il 118 Veneto, sono state fatte evacuare dalla cime di Punta Rocca e sono state fatte rientrare tutte quelle che si trovavano più in basso. Al momento si stanno verificando le auto parcheggiate per cercare di capire se e quanti manchino ancora all'appello. La Marmolada è interdetta al pubblico al momento. Un elicottero con a bordo personale dell'Arpav e del Soccorso alpino sta effettuando una ricognizione dall'alto. (IL CORDOGLIO DEL MONDO POLITICO - I PARERI DEGLI ESPERTI)
Ieri sulle vette temperature record di 10 gradi
Secondo una prima ricostruzione del soccorso alpino, il distacco è avvenuto dalla calotta sommitale del ghiacciaio della Marmolada, sotto Punta Rocca, una valanga di neve, ghiaccio e roccia che ha travolto nel suo passaggio anche la via normale dove stavano salendo gli alpinisti. La situazione sulla montagna è ancora a rischio e per evitare nuovi distacchi l'elicottero del Soccorso Alpino di Trento sta provvedendo alla bonifica dell'area con la 'Daisy Bell' (un sistema elitrasportato per il distacco programmato delle valanghe, ndr) e scongiurare così il più possibile il pericolo per gli operatori. Sul posto anche gli elicotteri del Suem di Pieve di Cadore, di Dolomiti Emergency di Cortina, di Trento, della Protezione civile della Regione Veneto, dell'Air service center e le stazioni del Soccorso alpino bellunese e trentino. Proprio ieri sulla Marmolada era stato raggiunto il record delle temperature, con circa 10 gradi in vetta.
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Un testimone: "Un boato, poi la valanga di neve e ghiaccio"
Uno dei responsabili del Rifugio Castiglioni Marmolada, testimone del crollo del serracco., ha riferito di aver "sentito un rumore forte, tipico di una frana, poi abbiamo visto scendere a forte velocità a valle una specie di valanga composta da neve e ghiaccio e da lì ho capito che qualcosa di grave era successo. Col binocolo da qui si vede la rottura del serracco, è probabile che si stacchi ancora qualcosa". Il testimone ha spiegato che "il boato, che si è sentito distintamente intorno alle nostre montagne, ci ha fatto capire subito che era successo qualcosa di grave, tant'è che sono subito corso a chiamare i soccorsi".
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Procura Trento apre fascicolo per disastro
La procura di Trento ha aperto un fascicolo sul crollo. Disastro colposo è il reato ipotizzato, al momento a carico di ignoti. Ad occuparsi delle indagini, con il procuratore Sandro Raimondi, è il pm Antonella Nazzaro.