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Strage Vicenza, Zlatan Vasiljevic avrebbe ucciso per prima la compagna Gabriela Serrano

Cronaca

A questa ipotesi sono giunti gli investigatori della Procura di Vicenza, che lavorano alla ricostruzione del duplice femminicidio avvenuto ieri. Il 42enne di origini bosniache avrebbe prima ucciso la 36enne venezuelana, sparandole un colpo alla nuca. Poi sarebbe andato ad assassinare anche l’ex moglie, Lidija Miljkovic. Infine la corsa in tangenziale, con il lancio di alcune granate, e il suicidio

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La prima vittima di Zlatan Vasiljevic potrebbe essere stata la sua nuova compagna Gabriela Serrano. A questa ipotesi sono giunti gli investigatori della Procura di Vicenza, che lavorano alla ricostruzione del duplice omicidio avvenuto ieri. L’uomo, 42enne di origini bosniache, disoccupato, avrebbe prima ucciso la sua nuova compagna, 36enne venezuelana residente a Rubano, sparandole un colpo alla nuca. Con il corpo della donna in auto, sarebbe poi andato ad assassinare anche l’ex moglie, Lidija Miljkovic, dopo averla attesa all’ingresso di un quartiere residenziale di Vicenza, la Gogna, dove lei lavorava come domestica in una villa. Dopo il duplice femminicidio, la corsa in tangenziale con il lancio di alcune granate e, infine, il suicidio con un colpo di pistola in bocca.

Il luogo dell'omicidio di Lidija Miljkovic - ©Ansa

La follia omicida di Vasiljevic

Nella sua follia omicida, Vasiljevic potrebbe aver studiato un’azione ancora più pesante, pianificando l’assassinio anche dei figli della ex moglie e del suo nuovo compagno, oltre alla suocera. Anche questa pista non è esclusa. Nel bagagliaio dell’auto c’erano due valigie con abiti e scarpe, probabilmente oggetti per una possibile fuga dell’uomo. Vasiljevic e la seconda vittima, Lidija Miljkovic, si erano sposati nel 2005, convivendo per alcuni anni finché lei, stanca dei maltrattamenti e delle botte subite dal marito, lo aveva lasciato denunciandolo. L’uomo era stato arrestato, ma poi era tornato in libertà dopo aver completato una terapia che, in teoria, avrebbe dovuto fargli comprendere i suoi errori. Fra qualche giorno la donna avrebbe dovuto definire un rogito con il suo assassino per una proprietà. Dopo aver ucciso la ex moglie, con il corpo dell'attuale compagna ancora in auto, Vasiljevic ha imboccato la tangenziale e ha fermato la sua folle corsa in una piazzola di sosta. Da qui la ricostruzione si fa incerta. L’uomo sarebbe sceso dall’auto lanciando due granate verso l’A4, autostrada che scorre lì accanto. Solo per caso i due ordigni di fabbricazione slava non hanno fatto vittime. Poi, totalmente fuori controllo, si è seduto in auto accanto al corpo di Gabriela Serrano e si è suicidato.

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Bonetti: una tragedia inaccettabile

"Una tragedia inaccettabile che ferisce la comunità vicentina e tutto il Paese. Le morti di Gabriela Serrano e Lidia Miljkovic oggi e di tutte le vittime di violenza ci chiedono di fare presto: è importante approvare il prima possibile il disegno di legge antiviolenza all'esame del Senato, che con le ministre Lamorgese e Cartabia abbiamo voluto per rafforzare gli strumenti a tutela delle donne". Queste le parole della ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Elena Bonetti all'indomani del duplice delitto.

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