Il volto storico della Rai si è spento a 92 anni. Nel 1969, per 25 ore, raccontò ai telespettatori italiani lo sbarco sulla Luna di Apollo 11
È morto a 92 anni Tito Stagno (FOTOSTORIA), il volto storico della Rai che nel 1969 raccontò l’allunaggio agli italiani. Ad annunciarlo sono state le testate del servizio pubblico. Il suo nome resta legato per sempre alla sera del 20 luglio 1969, quando raccontò ai telespettatori lo sbarco sulla Luna di Apollo 11. Otto anni prima, nel 1961, era stato la voce del racconto del volo di Juri Gagarin intorno alla Terra. La presidente Rai Marinella Sardi e l'amministratore delegato Carlo Fuortes hanno espresso la loro vicinanza alla famiglia di Stagno, le figlie Caterina e Brigida e la moglie Edda, ricordandolo come un "giornalista dal linguaggio semplice ed efficace", entrato nelle case degli italiani "con il racconto di grandi momenti della seconda metà del Novecento".
Il racconto dell’allunaggio
Stagno è stato il "telecronista", come amava definirsi, che ha avuto il compito di raccontare per 30 milioni di italiani, dallo studio 3 di Via Teulada, l’allunaggio per 25 ore di trasmissione, dalle 22.17 del 20 luglio. Nel 2019, a cinquant’anni da quello storico 21 luglio 1969, il giornalista aveva ricordato con l’Ansa quel momento in cui la sua voce e il suo ciuffo biondo entrarono in bianco e nero nella case degli italiani. “Facile anche se indubbiamente faticoso. Tutto sommato ad oggi posso confessarlo con tutto quello che ho fatto nella mia carriera, anche se siamo stati 25 ore in diretta", ha detto. Quella lunga diretta - con Ruggero Orlando in collegamento da Houston - resta una pagina storica ancora oggi indelebile nel ricordo di chi la seguì. “Ha toccato! Ha toccato in questo momento il suolo lunare”, fu la frase pronunciata da Stagno mentre, dalle cuffie in cui sentiva il dialogo tra gli astronauti e la centrale di Houston, ascoltò i tecnici Nasa dire “Reached Land”. Una veglia rimasta nell'immaginario collettivo, che il giornalista ricordava spesso con nostalgia ma anche con una punta di amarezza, in quanto gli ricordava "una stagione di entusiasmi, di coraggio, di desiderio di conoscenza che si rivelò poi troppo breve''.
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Chi era Tito Stagno
Nato a Cagliari il 4 gennaio 1930, mezzobusto tv negli anni '60 e '70, Stagno si era appassionato alla vicenda dello Sputnik, lanciato nel 1957: "Me ne occupai io e da allora quel settore in ascesa divenne un po' il mio'', raccontava. E definiva "leggenda" la storia del battibecco avuto con Ruggero Orlando proprio durante la storica telecronaca dell'allunaggio. ''Eravamo molto molto amici: comunque, anche per motivi tecnici, io diedi la notizia 20 secondi prima di lui''. Tito Stagno è stato anche inviato speciale al seguito delle grandi personalità del Novecento e responsabile della Domenica Sportiva, dal 1976 al 1995. Si è raccontato nell'autobiografia "Mister Moonlight - Confessioni di un telecronista lunatico", scritta con Sergio Benoni, edita da Minimum Fax, "l'avventurosa biografia di un ragazzino della provincia italiana del dopoguerra che passa i pomeriggi al cinema e che all'improvviso si trova catapultato sul palcoscenico della storia, e qui si gioca la vita. Con tutta la consapevolezza che non basta essere testimoni del proprio tempo ma bisogna esserne, con curiosità e coraggio, protagonisti".
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Il ricordo di Tito Stagno
Si stringe nel ricordo di Stagno il ministro della Cultura Dario Franceschini. "Addio a Tito Stagno, grande giornalista italiano che ha raccontato con rigore e professionalità i principali eventi del nostro paese e che tutti ricordiamo per l'emozione con cui guidó gli italiani nel viaggio sulla Luna. Mi stringo con affetto al dolore dei familiari e degli amici in questa triste giornata in cui se ne va un pezzo di storia del giornalismo italiano", ha detto Franceschini. Anche il primo astronauta italiano ad abitare la Stazione Spaziale Internazionale, Umberto Guidoni, ha voluto ricordare Stagno. "Quel lontano 20 luglio 1969 ero un ragazzino ma mi è rimasta indimenticabile nella memoria la telecronaca di Tito Stagno e quella tv in bianco in nero", ha detto ad Adnkronos.