
Quarta dose di vaccino anti-Covid, cosa sappiamo: il parere degli esperti
"Non possiamo continuare con booster ogni 3-4 mesi", dice il capo della strategia vaccinale dell'Ema, Marco Cavaleri. "Non abbiamo ancora dati per poterci esprimere, ma ci preoccupa una strategia che prevede di andare avanti con le vaccinazioni a distanza di poco tempo". Abrignani: "Non ha molto senso ripetere una quarta dose a 2-3 mesi dalla terza con un preparato non aggiornato". Si attendono i dati di Israele

Nella lotta al Covid-19 molti Paesi stanno spingendo la campagna vaccinale sulle terze dosi. Ma si ragiona già anche su una possibile quarta inoculazione, per proteggersi dal virus. Gli esperti sono però titubanti
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"Non possiamo continuare con booster ogni 3-4 mesi", dice il capo della strategia vaccinale dell'Ema, Marco Cavaleri. "Non abbiamo ancora dati sulla quarta dose per poterci esprimere, ma ci preoccupa una strategia che prevede di andare avanti con le vaccinazioni a distanza di poco tempo", ha spiegato
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"Ovviamente quando si tratta di vulnerabili, e persone immunodepresse, è un caso diverso e per loro la quarta dose più essere considerata già da ora", ha però aggiunto Cavaleri
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"Sta emergendo il confronto su una seconda dose di richiamo (quarta dose, ndr) con gli stessi vaccini attualmente in uso. Non sono stati ancora generati dati a sostegno di questo approccio. Tuttavia mentre l'uso di una quarta dose potrebbe essere considerato parte di una piano di contingenza, le vaccinazioni ripetute a breve tempo di distanza non rappresenterebbero una strategia sostenibile a lungo termine", ha aggiunto

Sul tema si è espresso anche Sergio Abrignani, immunologo dell'università Statale di Milano, in un'intervista al Corriere della Sera. “Non ha molto senso ripetere una quarta dose a 2-3 mesi dalla terza con un preparato non aggiornato. Anzi, le immunizzazioni ripetute in tempi ravvicinati a volte producono lo spegnimento della risposta immunitaria”

Dello stesso parere anche Mario Clerici, immunologo, professore all’Università di Milano e alla Fondazione Don Gnocchi che, al Corriere della Sera, ha spiegato: "La quarta dose non ha molto senso, al momento. Le tre dosi sono sufficienti per contrastare la malattia grave. E anche nei casi di infezione da variante Omicron nei tri-vaccinati, la carica virale è molto ridotta, come pure la capacità di trasmettere la malattia"

Intanto, anche la Danimarca offrirà la quarta dose di vaccino anti-Covid ai soggetti più vulnerabili. Ma anche Stati Uniti, Regno Unito, Cile e Grecia al momento hanno deciso di offrire la quarta dose ai loro cittadini, ma unicamente per i pazienti immunocompromessi

Mentre dal 13 gennaio, in Ungheria, c'è la possibilità per chiunque lo richieda di ricevere la quarta dose. Lo ha annunciato il capo di gabinetto del premier Viktor Orban, Gergely Gulyás, secondo quanto riportato dal Guardian. Si tratta del primo Paese in Ue a partire con la campagna per la quarta dose per tutti

Nel mentre emerge anche che la quarta dose di vaccino può dare protezione contro il Covid-19 alle persone che hanno subìto un trapianto di rene e nei quali la terza dose non aveva permesso di sviluppare una risposta anticorpale sufficiente. È quanto riscontrato da uno studio effettuato in tre ospedali francesi e pubblicato sugli Annals of Internal Medicine