
Vaccino Covid, terza dose in Italia: ecco a che punto siamo con la somministrazione
Sono oltre 18 milioni le persone che hanno ricevuto una dose addizionale o di richiamo, su oltre 46 milioni che hanno completato il primo ciclo vaccinale. Il governo lavora per accelerare con le iniezioni e ampliare la platea. Secondo gli esperti, la terza dose è l’arma più potente contro Omicron

Con l’aumento dei contagi degli ultimi giorni, spinto anche dalla diffusione della variante Omicron, la terza dose di vaccino è il modo più importante per proteggersi dagli effetti gravi della malattia. In Italia si cerca di accelerare: ecco a che punto siamo
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Al 29 dicembre 2021, sono 18.253.942 le persone che hanno ricevuto una dose addizionale o di richiamo, pari al 58,8% della popolazione che ha ultimato il ciclo vaccinale da almeno cinque mesi
Il sito del governo con le somministrazioni di vaccino
Il totale con almeno una dose è di 47.996.475 persone, pari all'88,8% della popolazione over 12. Il ciclo vaccinale completo è stato ricevuto da 46.305.667 persone, l'85,7% della popolazione con più di 12 anni di età
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Nel frattempo, si lavora per ampliare la platea di cittadini che possono prenotare la dose booster. Dal 10 gennaio il richiamo si potrà fare a partire da 4 mesi, e non più da 5, dopo il completamento del primo ciclo
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La terza dose o dose booster, inoltre, sarà estesa ai giovani tra i 16-17 anni e gli adolescenti fragili nella fascia 12-15. Le dosi sono somministrate a partire dal 27 dicembre
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Secondo il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, “stiamo raggiungendo oltre 500 mila somministrazioni giornaliere. Con questo ritmo somministreremo oltre 15 milioni di vaccinazioni al mese ed entro marzo completeremo la somministrazione della terza dose”, ha spiegato

Sul totale della popolazione nazionale “il 78% dei cittadini è vaccinato con due dosi, il 10% circa, non ne ha avuta alcuna, il 30% ha già avuto la terza dose di richiamo", dice ancora Costa

“Non saremmo credibili nell'invitare a fare il richiamo se non fossimo convinti che il booster dà una maggiore protezione" aggiunge

Le evidenze scientifiche ci dicono che la terza dose protegge da Omicron, "i contagi aumentano, ma le conseguenze sono meno gravi. E gli scienziati ci dicono che è minore anche la possibilità di morire o finire in terapia intensiva, ma anche di contrarre la malattia"