Le indagini della polizia postale di Bari e Taranto hanno portato alla luce una truffa a sfondo sessuale, con cui un sedicente medico convinceva le vittime a compiere visite online
Terrorizzava le donne diagnosticando loro inesistenti infezioni fingendosi ginecologo. Più di 400 le vittime. La Polizia ha eseguito a Taranto una perquisizione domiciliare nei confronti di un quarantenne per il reato di violenza sessuale, e ha sequestrato diversi smartphone, supporti di memoria e schede telefoniche. L'uomo è gravemente sospettato di essere il responsabile di comportamenti che dal settembre 2021 hanno portato numerose donne a sporgere denuncia presso gli Uffici della Polizia Postale dopo aver ricevuto telefonate da un individuo che si presentava come ginecologo. Il finto medico, utilizzando uno stratagemma per nascondere il proprio numero di telefono, faceva capire alle interlocutrici di essere a conoscenza di esami clinici effettuati dalle donne presso strutture sanitarie presenti su tutto il territorio nazionale.
Una truffa che partiva da una finta diagnosi
Nel corso della telefonata, il finto medico, paventando alle possibili infezioni vaginali gravi, induceva le donne ad effettuare una visita ginecologica online.
L’indagine, condotta dagli investigatori del Servizio Polizia Postale e dalla Postale di Bari e Taranto, ha consentito di risalire all'uomo attraverso l'analisi dei dati telefonici e telematici, da accertamenti effettuati su file audio delle telefonate registrati dalle vittime e, soprattutto, dalla collaborazione di queste ultime. La vicenda parrebbe aver interessato oltre 400 donne in tutta Italia i cui dati, dai primi riscontri, sembrerebbero stati ottenuti dalla consultazione di portali di annunci di compravendite on line.