
Covid, il report dell’Iss: 51% dei casi rilevati tra gli under 20 è nella fascia 6-11 anni
L’Istituto superiore di sanità fa il punto sull’andamento della pandemia di coronavirus anche nella popolazione di età scolare: nell'ultima settimana “27% dei casi totali diagnosticati nella popolazione” tra 0 e 19 anni. L’incidenza cresce soprattutto nella classe di età 6-11 anni, con un'impennata nelle ultime due settimane. Aumento del tasso di ospedalizzazione nella fascia 3 anni

Come ogni settimana, l’Iss fa il punto sull’andamento della pandemia di coronavirus anche nella popolazione di età scolare, cioè quella tra 0 e 19 anni. Nell'ultima settimana, spiega il Report, si conferma l'andamento osservato nei precedenti sette giorni, "con il 27% dei casi totali diagnosticati nella popolazione sotto i 20 anni”
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Il Report dell'Istituto superiore di sanità mostra come “il 51% dei casi in età scolare è stato diagnosticato nella fascia d'età 6-11 anni, il 33% nella fascia 12-19 anni e solo l'11% e il 5% sono stati diagnosticati, rispettivamente, tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni”
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In particolare, nel periodo 15-28 novembre, in questa popolazione sono stati segnalati 40.529 nuovi casi
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Sempre nel periodo 15-28 novembre, ci sono stati 161 ospedalizzati e 0 ricoverati in terapia intensiva (i valori riportati non includono le persone ospedalizzate, ricoverate in terapia intensiva e decedute diagnosticate prima del 15 novembre)
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Nel Report Iss si legge che nella classe di età 6-11 anni si evidenzia, a partire dalla seconda settimana di ottobre, una maggiore crescita dell'incidenza rispetto al resto della popolazione in età scolare, con un'impennata nelle ultime due settimane
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Inoltre, nelle ultime settimane c’è un aumento del tasso di ospedalizzazione nella fascia 3 anni (poco sopra i 2 ricoveri per 100mila abitanti), mentre nelle altre fasce di età risulta stabile

Dall'inizio dell'epidemia e fino alle ore 12 del primo dicembre 2021, rivela il Report, nella popolazione 0-19 anni sono stati riportati al sistema di sorveglianza integrata Covid 850.574 casi confermati, tra cui 35 morti

Guardando a tutta la popolazione, e non solo a quella in età scolare, il Report fa il punto sull'efficacia del vaccino nei 5 mesi. Rivela come per una persona non vaccinata i rischi aumentino rispetto a una vaccinata da meno di 5 mesi: il rischio di ricovero è 10 volte maggiore, quello di finire in terapia intensiva è 16 volte maggiore, quello di morire è 9 volte maggiore

"Dopo cinque mesi dal completamento del ciclo vaccinale, l'efficacia del vaccino nel prevenire la malattia, sia nella forma sintomatica che asintomatica, scende dal 75% al 44%”, sottolinea ancora il Report

Ma l’Iss sottolinea come, nonostante il calo dell’efficacia nel prevenire la malattia, “rimane elevata l'efficacia vaccinale nel prevenire casi di malattia severa, in quanto l'efficacia per i vaccinati con ciclo completo da meno di cinque mesi è pari al 93% rispetto ai non vaccinati, mentre risulta pari all'85% per i vaccinati con ciclo completo da oltre cinque mesi rispetto ai non vaccinati"