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Morto Giampiero Galeazzi, volto e voce del giornalismo sportivo: aveva 75 anni

Cronaca
©Ansa

Il cronista sportivo ed ex canottiere, nato a Roma il 18 maggio 1946, era malato da tempo di diabete. Indimenticabili le sue telecronache, soprattutto di canoa e canottaggio, e le sue interviste ai campioni del calcio come Maradona, Platini, Bruno Conti e Liedholm, con le quali per anni è entrato nelle case degli italiani

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È morto Giampiero Galeazzi. Il cronista sportivo ed ex canottiere aveva 75 anni ed era malato da tempo di diabete. Tifosissimo della Lazio, noto al pubblico con il soprannome di "Bisteccone", era nato a Roma il 18 maggio 1946. Indimenticabili le sue telecronache (DAL CALCIO ALLE OLIMPIADI: LE SUE TELECRONACHE PIÙ FAMOSE), soprattutto di canottaggio e canoa: dalle medaglie d'oro nel canottaggio di Giuseppe e Carmine Abbagnale alle Olimpiadi di Seoul 1988 ad Antonio Rossi e Beniamino Bonomi a Sydney 2000. Ma anche le sue interviste a campioni del calcio come Maradona, Platini, Bruno Conti e Liedholm.

Gli studi e la carriera sportiva

Galeazzi, di origini piemontesi, si laurea in Economia con una tesi in statistica e poi lavora per un breve periodo nell'ufficio marketing e pubblicità della FIAT. Sceglie poi di seguire le orme paterne e diventa un canottiere professionista: vince il campionato italiano nel singolo nel 1967 (che gli vale la medaglia di bronzo al valore atletico) e nel doppio con Giuliano Spingardi nel 1968, anno in cui partecipa alle selezioni per le Olimpiadi del 1968 a Città del Messico. Da atleta, inizia a lavorare in Rai - in radio - e nel 1972 viene mandato a Monaco a seguire le Olimpiadi.

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L'approdo in tv

Qualche anno dopo passa alla televisione: conduce qualche telegiornale e nel 1976  inizia a partecipare alla Domenica Sportiva e a curare Mercoledì Sport. Viene assegnato alle telecronache del tennis e del canottaggio: della sua disciplina segue tutte le principali competizioni, fra cui sei Olimpiadi fino ad Atene 2004. Negli anni Ottanta è inviato della Domenica Sportiva per alcuni incontri del campionato di calcio di serie A, e nel 1986 realizza uno dei suoi rari servizi non sportivi seguendo l’incontro fra Gorbačëv e Reagan a Reykjavík, dove si trovava per il match di Coppa dei Campioni fra Valur e Juventus. Dal 1992 per 5 anni conduce le rubriche Cambio di campo, Solo per i Finali e 90º minuto, nella quale in numerosi sketch mostra una sua inedita vena comica. Da questa edizione fino al 1999 conduce 90º minuto nello studio di Domenica in. Nel 1996 Pippo Baudo lo vuole al 46º Festival di Sanremo, e nello stesso anno presta la voce a Mr. Swackhammer, antagonista principale del film Space Jam.

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Gli anni Duemila

Anche negli anni Duemila continua la carriera di telecronista, e nella stagione 2009-2010 è commentatore calcistico nella trasmissione 90º minuto con Franco Lauro e in Replay con Zibi Boniek. Diventa poi opinionista di 90º minuto con Franco Lauro, Jacopo Volpi e Zibi Boniek, e di 90º minuto Champions con Andrea Fusco, Marino Bartoletti, Adriano Bacconi e Ivan Zazzaroni. Nell'estate del 2012 è ospite di Notti Europee con Andrea Fusco, Simona Rolandi, Jacopo Volpi, Adriano Bacconi e Serse Cosmi. L'ultima apparizione in tv nel 2018, in una lunga intervista con Mara Venier a Domenica In.

Il ricordo di Giampiero Galeazzi

"Ciao Giampiero! Grazie per aver vissuto lo sport da atleta prima e da giornalista poi. Alla tua voce, carica di entusiasmo e passione, sono legati i ricordi di tante emozioni azzurre. Sono certa che stasera anche lo Stadio Olimpico saprà ricordarti per come meriti", ha detto la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali, in un tweet. "Momenti e parole che resteranno immortali, ciao Giampiero", ha scritto la Roma sui propri canali social.