Covid, giudice dà torto a mamma no vax di Parma: sì al vaccino per i figli. VIDEO

Cronaca

Dopo aver ascoltato la posizione delle due parti, il collegio giudiziale ha deciso che i due fratelli potevano ricevere l'iniezione anche senza il consenso di uno dei due genitori. "Quando hanno avuto la notizia, i due fratelli non hanno aspettato un attimo, sono andati al centro vaccinale il giorno dopo e non hanno avuto alcuna reazione avversa all’iniezione" ha raccontato a Sky TG24 l’avvocato Maria Tangari

Due fratelli adolescenti di Parma hanno potuto vaccinarsi contro il Covid la scorsa settimana. Con oltre l’85% della popolazione italiana che ha ricevuto almeno una dose di vaccino, non sembra un fatto rilevante. Ciò che differenzia questo caso da migliaia di altri simili, è che per poter iniziare il ciclo di vaccinazione i due ragazzi hanno dovuto aspettare la decisione di un giudice. 

Vaccino sì, vaccino no

Lo scorso 25 agosto, infatti, il padre dei fratelli aveva presentato un ricorso urgente al Tribunale civile di Parma perché la madre dei ragazzi, e sue moglie, si rifiutava di firmare il proprio consenso all’iniezione. L’udienza si è svolta il 29 settembre. Il giudice ha potuto ascoltare le motivazioni delle due parti: i due minorenni hanno espresso la propria volontà di ricevere il vaccino, supportati dal padre, mentre la madre convinta no vax ha provato a difendere la propria posizione. Solo l’11 ottobre, dopo la decisione di un collegio giudiziale, è arrivato il provvedimento che ha permesso infine ai ragazzi di potersi vaccinare anche senza la firma-assenso di uno dei due genitori.

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Le motivazioni del giudice

Come scritto dal giudice, alla base della decisione del collegio c’è la motivazione per la quale le argomentazioni portate in tribunale dalla madre dei ragazzi non siano provate scientificamente: si tratta, infatti, di “teorie diffuse da pochi soggetti che si pongono al di fuori della comunità scientifica e in contrasto con gli approdi della scienza medica nazionale e internazionale”. In più, ascoltando le volontà dei due adolescenti, si è ribadito che il vaccino è l’unica arma che oggi possediamo per consentire alle persone di vivere una vita più simile possibile a quella precedente alla pandemia. Il collegio ha, poi, richiamato le decisioni dell’Ema e dell’Aifa che nella scorsa primavera hanno autorizzato la vaccinazione alla popolazione d’età superiore ai 12 anni. “Quando hanno avuto la notizia dal Tribunale, i due fratelli non hanno aspettato un attimo”, ha raccontato a Sky TG24 l’avvocato Maria Tangari che ha assistito il padre nel procedimento giudiziario, “sono andati al centro vaccinale il giorno dopo. E non hanno avuto alcuna reazione avversa all’iniezione”.

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