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Eutanasia, il presidente della Cei Bassetti: "Grave inquietudine per referendum"

Cronaca
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Il cardinale, aprendo il Consiglio episcopale permanente, ha espresso "grave inquietudine" per "la prospettiva di un referendum per depenalizzare l'omicidio del consenziente”. “Autorevoli giuristi – ha aggiunto – hanno messo in evidenza serie problematiche di compatibilità costituzionale nel quesito per il quale sono state raccolte le firme”. Ha poi sottolineato che “non c'è compassione nell'aiutare a morire ed è una contraddizione stridente con la solidarietà vissuta per il Covid”

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Eutanasia, pandemia, vaccini, povertà. Sono questi alcuni dei temi toccati dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, che ha aperto il Consiglio episcopale permanente.

Eutanasia, Cei: "Grave inquietudine" per referendum

Il cardinale Bassetti ha espresso "grave inquietudine" per "la prospettiva di un referendum per depenalizzare l'omicidio del consenziente”. “Autorevoli giuristi – ha spiegato – hanno messo in evidenza serie problematiche di compatibilità costituzionale nel quesito per il quale sono state raccolte le firme e nelle conseguenze che un'eventuale abrogazione determinerebbe nell'ordinamento". Ha quindi sottolineato che "è necessario ribadire che non vi è espressione di compassione nell'aiutare a morire”. Con l'eutanasia, ha detto ancora il presidente della Cei, prevale "una concezione antropologica e nichilista in cui non trovano più spazio né la speranza né le relazioni interpersonali. C'è una contraddizione stridente tra la mobilitazione solidale, che ha visto un Paese intero attivarsi contro un virus portatore di morte, e un'iniziativa che, a prescindere dalle intenzioni dei singoli firmatari della richiesta referendaria, propone una soluzione che rappresenta una sconfitta dell'umano. Chi soffre va accompagnato e aiutato a ritrovare ragioni di vita; occorre chiedere l'applicazione della legge sulle cure palliative e la terapia del dolore".

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“Benefici crescita economica siano distribuiti in modo da ridurre disuguaglianze”

Il cardinale Bassetti ha parlato anche dell’emergenza coronavirus (AGGIORNAMENTI LIVE - SPECIALE). “Le ferite causate dalla pandemia nel tessuto economico-sociale del Paese sono ancora profonde. Basti pensare che rispetto a due anni fa, nonostante il recupero degli ultimi mesi, mancano all'appello ancora migliaia di posti di lavoro", ha detto. "È dunque fondamentale che i benefici della crescita economica siano distribuiti in modo da ridurre, e non accrescere, le disuguaglianze che si sono approfondite a causa della pandemia", ha sottolineato. Poi ha citato anche il nuovo assegno unico per i figli: “Non va perduta l'occasione storica di attribuire una dotazione finanziaria adeguata al compito strategico che questa misura è chiamata a svolgere. Per scaldarsi dal freddo dell'inverno demografico, infatti, serve un modello di sviluppo chiaro nei principi e negli indirizzi di fondo che sappia non solo farsi carico, ma armonizzare in un quadro organico le varie stagioni della vita". Il cardinale Bassetti ha poi ribadito come i “nuovi poveri” creati dalla pandemia continuino in parte ad avere bisogno del sostegno della Caritas: "Il nuovo Rapporto Caritas su povertà ed esclusione sociale conferma che quasi uno su tre dei nuovi poveri del 2020 si è rivolto ai Centri Caritas anche nel corso del 2021. Una rilevazione dal significato ambivalente: da una parte, può essere indice dei primi effetti positivi della ripresa; dall'altra, mostra che ancora non si è tornati ai livelli pre-crisi in cui la povertà era, comunque, un'emergenza sociale".

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Sui vaccini: “Bisogna proseguire su questa strada”

Infine, il presidente della Cei ha ringraziato le istituzioni per la campagna vaccinale e ha messo in evidenza "il consenso dei cittadini, che non si sono sottratti a quello che il Papa ha definito 'un atto d'amore'”. “Bisogna proseguire su questa strada che ci consente innanzitutto di salvare tante vite umane, specialmente tra le persone più fragili. Auspichiamo che tutto questo avvenga nel pieno rispetto della dignità della persona. Così come auspichiamo che sia presupposto di una ripresa da consolidare oltre la fase contingente, sempre nella salvaguardia dei diritti dei lavoratori", ha concluso.

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