
Green Pass, ipotesi obbligo vaccinale per i dipendenti sul luogo di lavoro: cosa sappiamo
La conversione in legge del decreto sulla certificazione è attesa per i primi di settembre. Nel frattempo, si riaccende la discussione sull’obbligatorietà di pass e vaccino. L’ipotesi è di estenderla anche ad altre professioni, a partire da quelle essenziali, qualora non si riuscisse a raggiungere l’immunizzazione. Sull'argomento sono intervenute Confindustria e Cisl

La ripartenza di settembre è sempre più vicina e, con il rientro dalle ferie, si riaccende la discussione sul Green pass e obbligo vaccinale sul luogo di lavoro. Mentre il governo attende la conversione in legge del decreto sulla certificazione, si pensa di estendere l’obbligo anche ad altre professioni
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La proposta di estendere l'introduzione del certificato verde per altre categorie lavorative, così come è già previsto per il personale scolastico, arriva dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa: “Penso a tutte quelle attività dove c'è da garantire la continuità di un servizio: gli operatori del trasporto pubblico locale, i dipendenti dei supermarket e dei servizi essenziali”
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Secondo Costa l’obbligo del Green pass va esteso anche ai dipendenti degli uffici comunali e pubblici. “Dovranno tornare alla normalità e in presenza: hanno la responsabilità di garantire un servizio al Paese e a contatto con il pubblico. Non è possibile che in alcuni territori siano ancora chiusi e in smart working”
Green pass sul posto di lavoro, le posizioni in campo tra governo e sindacati
Settembre sarà un mese decisivo per la campagna vaccinale. Per le categorie in cui sarà necessaria l'immunizzazione, nel caso non si riesca a risolvere il problema di chi non si vuole vaccinare, secondo Costa "va introdotto l'obbligo, così come è successo per il personale sanitario"
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Una posizione condivisa dal segretario della Cisl, Luigi Sbarra: “L’unico modo per uscire dall’emergenza è l’obbligo del vaccino. E la svola spetta al legislatore”, afferma. Parere favorevole anche sul Green pass sul luogo di lavoro, ma con alcune accortezze
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“Bisogna evitare che gli ambienti lavorativi diventino un campo di battaglia. Le fughe in avanti di certe aziende in queste settimane sono assolutamente inaccettabili. Non si possono fissare regole in modo unilaterale, senza alcun confronto sull'ingresso nelle fabbriche e negli spazi comuni", dichiara Sbarra

Il riferimento è alle dichiarazioni del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi. “Non abbiamo tempo da perdere, non possiamo aspettare la legge. Abbiamo fatto l'accordo sul protocollo della sicurezza nel momento più difficile del Paese, modifichiamo il protocollo e facciamo subito l'introduzione del Green pass"

Rispetto alle accuse rivolte da Bonomi ai sindacati, di non aver voluto aggiornare i protocolli di sicurezza, "la Cisl si è detta disponibile ad aggiornare, rafforzare e adeguare i protocolli già il 2 agosto”, ha commentato Sbarra. “Lo ribadiamo per l'ennesima volta: siamo prontissimi a vederci e ad aggiornare le intese"