
Covid, quali Regioni sono più vicine alle soglie di terapie intensive e ricoveri
Per le terapie intensive nessuna regione supera la soglia di saturazione del 10%, indicata come uno dei nuovi parametri principali per il cambio di colore delle regioni, tranne la Sardegna che già si trova su questo valore. Restano stabili a livello nazionale i tassi di occupazione nei reparti ordinari, ma la Sicilia, con l'11%, si avvicina alla soglia stabilita per l'ingresso in zona gialla (15%). Ecco il punto regione per regione

Con l'aumento dei casi di Covid nelle ultime settimane, l'occupazione dei posti letto in area non critica e in terapia intensiva resta stabile a livello nazionale, ma alcune Regioni stanno vedendo crescere questi valori. Ecco quelle che si stanno avvicinando di più alla soglia che stabilisce l'ingresso in zona gialla (10% in terapia intensiva, 15% in area non critica)

Secondo gli ultimi dati del monitoraggio dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), il tasso di occupazione delle terapie intensive resta fermo al 3% a livello nazionale. Il monitoraggio confronta i dati del 3 agosto rispetto a quelli del 2
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In Sardegna il 20 luglio l'occupazione delle terapie intensive era all'1%, il 1° agosto era già al 10%. Poi nei giorni successivi si è stabilizzata

Questi i valori delle singole regioni: Abruzzo (1%), Basilicata (1%), Calabria (3%), Campania (2%), Emilia-Romagna (3%), Friuli Venezia Giulia (2%)

Lazio (5%), Liguria (6%), Lombardia (2%), Marche (2%, con -1%), Molise (3%), Provincia di Bolzano (2%, con -1%)

Provincia di Trento (1%), Piemonte (1%), Puglia (3%, con +1%), Sardegna (10%), Sicilia (4%, con il -1%), Toscana (4%)

Umbria (2%), Valle d'Aosta (0%) e Veneto (2%)

Per quanto riguarda l'occupazione dei posti letto nei reparti ospedalieri (area non critica), anche qui il dato a livello nazionale resta stabile: 4%

Però 4 regioni vedono un aumento giornaliero dell'1%, ovvero Friuli Venezia Giulia (che sale a quota 2%), Lazio (che sale al 6%), Lombardia (sale al 4%), Puglia (che arriva al 3%); mentre l'Umbria segna il -1%

Sono le regioni del Centro-Sud quelle che vedono in questo periodo un maggior peso nei reparti ordinari di malattie infettive, medicina interna e pneumologia: in particolare la Sicilia, con un tasso di occupazione dell'11%, seguita da Calabria (9%), Basilicata, Calabria, Campania e Lazio (6%)

Nessuna però supera la soglia di saturazione del 15%, indicata come uno dei nuovi parametri principali per il cambio di colore delle regioni e l'introduzioni delle conseguenti maggiori restrizioni

Per i ricoveri Covid in area medica 'non critica', questa nel dettaglio, la situazione regione per regione: Abruzzo (3%), Basilicata (6%), Calabria (9%), Campania (6%), Emilia-Romagna (4%), Friuli Venezia Giulia (2%, con il +1%)

Lazio (6%, con +1%), Liguria (2%), Lombardia (4%, con +1%), Marche (3%), Molise (1%), Provincia di Bolzano (2%)

Provincia di Trento (2%), Piemonte (1%), Puglia (3%), Sardegna (5%), Sicilia (11%), Toscana (3%)

Umbria (2%, con il -1%), Valle d'Aosta (4%, con il +1%) e Veneto (2%)

Nel grafico un riepilogo delle Regioni con i tassi di occupazione più alti