
Covid, variante Delta: curva risale in Italia, si rischia una quarta ondata ma è evitabile
In Italia, così come nella maggior parte dei Paesi in Europa e nel resto del mondo, la curva dei contagi appare in netta risalita e le proiezioni sembrerebbero suggerire una vera e propria nuova ondata già prima dell’autunno. Tuttavia, confermano gli esperti, questa eventualità si può scongiurare con i vaccini e nuovi provvedimenti

“Bisogna fronteggiare questa quarta ondata, che è minacciosa”. Sono state queste le parole del professor Walter Ricciardi, consigliere del Ministro della Salute Roberto Speranza, in riferimento al modello francese adottato da Macron per arginare la risalita dei contagi dovuta alla variante Delta. Una quarta ondata che attualmente, in Italia, è ancora più una proiezione che una vera e propria realtà ma i numeri sui contagi hanno fatto scattare l’allarme
Covid, Ricciardi: adottare anche in Italia Green Pass alla francese
La variante Delta, infatti, si sta dimostrando più aggressiva e contagiosa delle altre ma è altrettanto vero che le conseguenze per le persone vaccinate sono meno gravi. Lo stesso Ricciardi, però, invita a non abbassare la guardia: “Questa variante è vero che non produce morte ma produce infezione, e una infezione ad un medico significa che non può assistere i pazienti”
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Un invito, quello di Ricciardi, che trova fondamento dai numeri dei contagi che, come in Gran Bretagna, Francia, Spagna e altri Paesi europei, anche in Italia sono in netta e ormai costante risalita: "Sul fronte dei nuovi casi - afferma Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione Gimbe - si registra un netto incremento settimanale, peraltro sottostimato da un'attività di testing in continuo calo, che rende impossibile un tracciamento adeguato dei contatti"
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Nella seconda settimana di luglio, infatti, è stato registrato un incremento del 61,4% di nuovi casi Covid rispetto alla precedente (8.989 a 5.571). Non va però ignorato che, al fronte di un aumento di contagi, grazie all’efficacia dei vaccini e della campagna in atto nel nostro Paese, tra la prima e la seconda settimana di luglio i ricoveri diminuiscono dell'11,3% (erano 1271, sono ora 1128) dato che corrisponde a 143 persone in meno, e i decessi del 35,8%
Covid, Sileri: "No green pass alla francese, contagi ancora bassi"
Tuttavia si continua a parlare di una possibile quarta ondata: nei giorni scorsi, il Corriere della Sera ha pubblicato uno studio riservato a disposizione del governo. I dati a disposizione hanno dimostrato che attualmente c’è un effettivo rischio a causa del mancato tracciamento della nuova variante con tantissimi giovani a rischio contagio
Lo studio pubblicato dal Corriere della Sera
Secondo quanto confermato dal report, senza tracciamento e monitoraggio il rischio concreto è quello di "raggiungere al 30 agosto un numero di casi che potrebbe oscillare tra gli 8 mila e gli 11 mila". Si tratterebbe di una vera e propria quarta ondata che, ricordiamo, il governo sta tentando di arginare vaccinando il maggior numero possibile di persone e aumentando i tamponi

Lo studio, spiega il quotidiano milanese, "monitora l’evoluzione della pandemia confrontandola con quanto sta accadendo negli altri Paesi. In particolare con la Gran Bretagna, dove la Delta ha già avuto un picco". Secondo il report, dunque, "senza un monitoraggio e un tracciamento adeguato in Italia a fine luglio si potrebbe arrivare a 3mila nuovi positivi ogni giorno" per poi gradualmente aumentare fino ad un picco che potrebbe superare i 10mila contagi giornalieri a fine agosto

Si tratta tuttavia di una proiezione che però potrebbe coincidere con la ripresa delle consuete attività post-estate come quelle della ripartenza scolastica. Altrettanto inevitabile, vista la campagna di vaccinazione, che un’eventuale quarta ondata non avrebbe gli stessi effetti delle prime tre in termini di ricoveri e decessi ma avrebbe in ogni caso effetti pesanti

Già nelle scorse settimane, monitorando i dati di alcuni Paesi europei, Hans Kluge, direttore dell'Organizzazione Mondiale della Sanità in Europa, aveva affermato che ci sono "tutte e tre le condizioni" per una "nuova ondata di decessi ed eccesso di pressione ospedaliera dovuta al Covid-19 prima dell'autunno" ovvero "nuove varianti, copertura vaccinale insufficiente e aumento dei contatti sociali"

Durante la sua conferenza stampa Kluge aveva anticipato che "ci sarà una nuova ondata nella regione europea" e che entro agosto la variante Delta sarò dominante in Europa. La sua diffusione si sta già traducendo in un aumento di ricoveri e decessi perché la copertura vaccinale è insufficiente in maniera "inaccettabile"

Kluge ha dunque confermato che "ci sarà una nuova ondata, a meno che non rimaniamo disciplinati". Poi ha aggiunto che entro agosto, quando la variante Delta, secondo l'Oms, sarà dominante in Europa, "la popolazione europea non sarà completamente immunizzata, con il 63% delle persone ancora in attesa della prima dose, e ad agosto la regione europea sarà ancora per lo più libera da restrizioni, con l'aumento di viaggi e raduni"

Proprio per non venir meno a quella disciplina auspicata dal direttore dell’Oms per l’Europa, l’Italia sta pensando a nuovi provvedimenti per scongiurare questa quarta ondata: tra le ipotesi allo studio quello del Green pass “alla francese”, ovvero l’obbligo del certificato esteso per incentivare i cittadini a vaccinarsi. Occorrerebbe essere in possesso della certificazione per andare al bar, al ristorante, al cinema, a teatro e per assistere a spettacoli e prendere treni e aerei

A confermare come la situazione sia ancora del tutto sotto controllo in Italia è il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri che ha smentito, almeno al momento, la possibilità di un Green pass sul modello francese: "I contagi sono ancora bassi, è da valutare in prospettiva per i grandi eventi se le ospedalizzazioni aumenteranno", ha detto prima di aggiungere che comunque è "giusto usare il Green pass per stadi e discoteche, per i ristoranti direi di no a meno che non si arrivi a 30mila casi al giorno"