
Vaccini anti-Covid, seconda dose in vacanza: cosa sappiamo e cosa succede se si salta
Superati i 31 milioni di dosi somministrate con oltre 10 milioni di italiani che hanno completato il ciclo vaccinale, l’incognita imminente è rappresentata dal richiamo in estate. Il generale Figliuolo ha chiesto di organizzare le proprie ferie in base alla data della somministrazione. Molte Regioni si stanno muovendo autonomamente, alcune anche stipulando tra loro degli accordi. Ma tra i governatori c'è chi chiede al governo una decisione nazionale

In Italia sono stati superati i 31 milioni di dosi somministrate ed oltre 10 milioni che hanno completato il ciclo vaccinale. L’incognita imminente che riguarda una campagna che sembra ormai spedita dopo le difficoltà iniziali è rappresentata dalla seconda dose in estate, con molti italiani che si troveranno in vacanza, che non sanno ancora se potranno vaccinarsi o meno fuori dalla propria regione di residenza
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Il commissario straordinario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo ha chiesto agli italiani di organizzare le proprie vacanze in base alla data del proprio vaccino. Molte Regioni si stanno organizzando autonomamente, alcune anche stipulando tra loro degli accordi. Ma c’è chi, tra i governatori, chiede al governo di fare chiarezza. Ecco cosa sappiamo al momento sulla seconda dose di vaccino anti-Covid in vacanza
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FIGLIUOLO: “FISSARE VACANZE IN FUNZIONE DEL VACCINO” - "Chi va in vacanza regoli le proprie vacanze in funzione dell'appuntamento vaccinale”, ha detto Figliuolo. "Per Astrazeneca si può fare con un intervallo tra 4 e 12 settimane tra prima e seconda dose, con i vaccini a mRna (Pfizer e Moderna, ndr) si può fare a 42 giorni - ha aggiunto -. Ritengo che potrebbe essere un non problema. Sono aperto a qualsiasi proposta che le Regioni vorranno farmi; ovviamente a tutto c’è un limite che è il pragmatismo, se facciamo voli pindarici e invenzioni, io non ci sto"
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L’ACCORDO LIGURIA-PIEMONTE - Ma alcune Regioni stanno provando a organizzarsi per provare a non penalizzare il turismo. Vaccinarsi restando nella località di vacanza è l’opportunità che Piemonte e Liguria offrono per questa estate grazie all'interscambio dell'agenda vaccinale tra le due Regioni previsto dall'accordo, a Torino, dai governatori Alberto Cirio e Giovanni Toti. "Un protocollo di intenti" che, per diventare operativo, dovrà comunque ottenere il nulla osta del commissario straordinario Figliuolo
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COSA PREVEDE L’INTESA LIGURIA-PIEMONTE - Il servizio non vale per weekend o comunque soggiorni brevi, ma - è spiegato - "per una durata che rende difficoltosa la somministrazione del vaccino nel territorio di residenza". Per accedere a un centro vaccinale nella regione delle vacanze si dovrà produrre un’autocertificazione che attesti "l'esistenza delle condizioni di applicabilità dell'accordo". Il servizio di vaccinazione in vacanza dovrebbe essere operativo dal 15 giugno
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L'IDEA DEL VENETO: VACCINI AI TURISTI AD AGOSTO - Il Veneto è intenzionato ad utilizzare le settimane centrali di agosto per vaccinare chi fa vacanza e in generale gli operatori turistici in Veneto. Lo ha annunciato il presidente del Veneto Luca Zaia. L'idea è quella, tra l'altro, di vaccinare con il J&J gli operatori turistici sotto i 60 anni, grazie a 60mila dosi

LA LOMBARDIA FRENA - I lombardi che dovranno ricevere la seconda dose del vaccino nel periodo delle vacanze "dovranno tornare a casa". Lo ha detto il governatore Attilio Fontana. "Nel nostro piano vaccinale abbiamo cercato di mettere pochissimi richiami nelle due settimane centrali del mese di agosto, fissandoli prima o dopo", ha aggiunto Fontana

LA SECONDA DOSE IN LOMBARDIA - "Quando facciamo il vaccino - ha spiegato Fontana - cerchiamo di chiedere se si è presenti in quelle due settimane e si cerca di accontentare le persone anticipando o posticipando di qualche giorno. Se la cosa rientra nei parametri consentiti e non si slitta troppo lontano o troppo vicino, si cerca di dare questa opportunità. Sia chiaro: non è una garanzia, ma la possibilità che, se ci sono le condizioni, cerchiamo di concedere ai nostri cittadini"

I DUBBI DELLA VALLE D’AOSTA - La somministrazione della seconda dose di vaccino anti-Covid ai turisti che trascorrono le vacanze in Valle d'Aosta "potrebbe compromettere la nostra campagna vaccinale perché i numeri diventerebbero importanti", ha detto l'assessore regionale alla Sanità, Roberto Barmasse

IPOTESI DOMICILIO TEMPORANEO - Resta come possibile punto di mediazione l'ipotesi di un domicilio temporaneo con iscrizione all'anagrafe sanitaria del luogo di vacanza per chi ci trascorra almeno tre settimane, per salvaguardare la stagione turistica senza rallentare la campagna vaccinale

ZAIA: SERVE DECISIONE NAZIONALE - "Una decisione nazionale si deve prendere sull'opportunità di somministrare la seconda dose ai turisti". Lo chiede il presidente del Veneto, Luca Zaia. "Penso che quello che hanno fatto i colleghi Toti e Cirio sia una cosa giusta - aggiunge Zaia - pensata su misura su due realtà di quella dimensione turistica. Altre regioni hanno invece meno esigenze del vaccino in vacanza perché hanno altre dimensioni"

GELMINI: RISCHIO DI POTENZIALI SQUILIBRI - Secondo la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini "è comprensibile che le Regioni a più alta vocazione turistica cerchino di massimizzare i risultati, ma ci sono problemi organizzativi complessi e c'è il rischio di potenziali squilibri nelle forniture. È doveroso remare tutti nella stessa direzione"

FEDRIGA: DIFFICILE RICHIAMO IN VACANZA - Anche il presidente della Conferenza delle Regioni e del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga vede "molto difficile" l'ipotesi di somministrare la seconda dose a "chi va pochi giorni in vacanza". Fedriga tuttavia precisa: "Tutti gli accordi bilaterali che si possono fare ben vengano, però sono casi specifici. In generale credo che dobbiamo lavorare sui termini in cui si può fare il vaccino, che ormai sono ampi. Si parte da 21 per arrivare a 42 giorni, quindi c’è un ampio margine per andare in vacanza prima o dopo"

LA SECONDA DOSE NEL LAZIO - Ed ecco un paio di esempi su cosa si può fare per organizzare le proprie vacanze in funzione del vaccino, come chiesto anche dal commissario straordinario Figliuolo. Nel Lazio è possibile modificare la data dell’appuntamento per la prima somministrazione andando sul sito prenotavaccino-covid.regione.lazio.it alla voce "Gestisci appuntamenti" e inserendo il proprio codice fiscale e il numero di appuntamento. Per spostare la seconda dose bisogna chiamare il contact center dedicato al numero 06.164161841

LA SECONDA DOSE IN LOMBARDIA - In Lombardia è possibile cambiare solo l’appuntamento prenotato per la somministrazione della prima dose del vaccino (in base al quale viene calcolata anche la data della seconda dose), tramite il sito prenotazionevaccinicovid.regione.lombardia.it o chiamando il numero verde 800 894 545. La piattaforma, prenotando la prima dose, informa anche sulle "finestre in cui cadrà la seconda somministrazione" che sarà fissata in automatico e non potrà essere modificata

COSA SUCCEDE SE SI SALTA LA SECONDA DOSE - Dato per scontato il fatto che dal punto di vista della salute, saltare la seconda dose del vaccino non consentirebbe di completare la protezione contro il virus, non presentarsi all’appuntamento potrebbe anche creare notevoli disagi alla campagna dal punto di vista organizzativo, con tutte le conseguenze che ne deriverebbero anche sul versante epidemiologico