Coprifuoco, dallo slittamento alle 23 all’abolizione: ecco le date
Lo spostamento di un’ora del divieto di circolazione notturno dovrebbe entrare in vigore dalla sera del 19 maggio. Il 7 giugno un ulteriore spostamento alle 24, e la possibilità dell’abolizione della misura nelle regioni che passeranno in zona bianca. L’eliminazione su tutto il territorio nazionale è prevista per il 21 giugno
Con le decisioni della Cabina di regia del 17 maggio, il governo ha deciso di intervenire sul coprifuoco, che da quando è entrato in vigore è valido dalle 22 alle 5, orario in cui non si può uscire di casa se non per comprovati motivi di lavoro, necessità o salute
Dalle riaperture al coprifuoco alle 23: ecco come cambiano le norme anti-Covid
La prima tappa è lo slittamento dell’orario dalle 22 alle 23. Le nuove misure del decreto Covid dovrebbero entrare in vigore mercoledì 19 maggio, e lo spostamento dovrebbe quindi avvenire da quella sera stessa
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Fonti qualificate di governo non escludono che le nuove misure entrino in vigore già oggi, 18 maggio, se i tempi tecnici lo consentiranno. Il testo approvato in Consiglio dei ministri deve infatti essere sottoposto al vaglio del capo dello Stato e dopo la firma del presidente della Repubblica dovrà essere pubblicato in Gazzetta ufficiale, dunque anche se l'obiettivo sarebbe quello di renderlo efficace già oggi, viene reputata più probabile l'entrata in vigore mercoledì
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Lo scatto successivo è quello del 7 giugno, quando l’orario del coprifuoco slitterà ancora fino alla mezzanotte o, solo per le regioni che entreranno in zona bianca, verrà eliminato
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Infine, il 21 giugno il coprifuoco verrà abolito in tutta Italia
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Legato al coprifuoco, è il cambio dei parametri del monitoraggio con il quale vengono stabiliti i colori delle Regioni. L'Rt, l'indice di diffusione del contagio, non sarà più determinante: conteranno il tasso di occupazione di terapie intensive e reparti ordinari (l'Rt ospedaliero, che nell'ultimo monitoraggio era a 0,78) e l'incidenza dei casi. Con 250 ogni 100mila abitanti si va in zona rossa, con 150-250 in arancione e con 50-150 in giallo
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Con meno di 50 casi per 3 settimane consecutive e un rischio basso si va invece in bianco, zona dove le uniche misure in vigore sono il distanziamento e l'uso della mascherina e dove il coprifuoco viene abolito
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Le prime regioni che potrebbero quindi veder sparire il coprifuoco perché in zona bianca sono Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna dal 7 giugno e Abruzzo, Veneto e Liguria dal 14 giugno
Critica la leader di FdI Giorgia Meloni: "Il governo Draghi respinge ancora una volta la proposta di Fratelli d'Italia di abolire subito e completamente il coprifuoco. C'è ben poco da gioire sulla scelta dell'esecutivo di limitarsi ad allentare solo un po' il guinzaglio che ha stretto al collo degli italiani. Una o due ore in più d'aria concesse agli italiani non alleggeriscono la gravità di un tale provvedimento arbitrario e liberticida, che sta mettendo in ginocchio interi comparti e creando danni irreparabili a settori trainanti come quello del turismo"
Sulla decisione di posticipare il coprifuoco, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa invece spiega: "È il risultato di un percorso di riaperture graduali dal quale non si può tornare indietro. I dati sull'epidemia e sui piani vaccinali ci hanno permesso di continuare con questo percorso. Ma il dato positivo non è solo il posticipo di un'ora del coprifuoco, ma aver individuato una fine per questa misura. I cittadini e i ristoratori avevano bisogno di date certe"
E la ministra agli Affari regionali Mariastella Gelmini spiega che "in Consiglio dei ministri è stato ribadito che alla fine del mese ci sarà un check delle misure e sarà valutato l'andamento dei contagi e delle vaccinazioni. Se i dati lo consentiranno ci saranno ulteriori misure di allentamento"