
Scuole, da mercoledì 7 aprile si torna in presenza: ecco in quali casi
Dal 7 al 30 aprile è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale - anche nelle zone rosse - lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia e dell’attività scolastica e didattica di asili, elementari e del primo anno delle medie. Ecco tutte le regole previste e i casi in cui possono esserci deroghe locali

Da mercoledì 7 aprile tornano in presenza asili, elementari e studenti del primo anno delle medie, anche nelle zone rosse
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La nuova mappa vedrà 3,2 milioni di studenti (il 37,6%) che continueranno a seguire in Dad da casa (erano 6,9 milioni nei giorni scorsi) e 5,3 milioni nelle aule, pari al 62,3% (erano solo 1,6 milioni)
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Il decreto legge emanato il primo aprile ha dunque introdotto una significativa novità. Ecco le regole in vigore e quando sono previste la didattica in presenza o quella a distanza
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Dal 7 al 30 aprile è assicurato in presenza sull’intero territorio nazionale lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia e dell’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia (asili), della scuola primaria (elementari) e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado (medie)
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Anche in zona rossa, quindi, tornano in presenza gli alunni dalla scuola dell'infanzia alla prima media

Nelle zone rosse le attività didattiche del secondo e terzo anno delle medie, nonché le attività didattiche della scuola secondaria di secondo grado (superiori) si svolgono esclusivamente in modalità a distanza
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Nelle zone gialle e arancioni le attività scolastiche e didattiche per il secondo e terzo anno delle medie si svolgono invece integralmente in presenza

Sempre nelle zone gialle e arancioni le scuole superiori adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica affinché sia garantita l’attività didattica in presenza ad almeno il 50%, e fino a un massimo del 75%, della popolazione studentesca mentre la restante parte si avvale della didattica a distanza

Queste disposizioni non possono essere derogate da ordinanze locali dei presidenti delle regioni o dei sindaci

La deroga è consentita solo in casi di eccezionale e straordinaria necessità dovuta alla presenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus

I provvedimenti di deroga sono motivatamente adottati sentite le competenti autorità sanitarie e nel rispetto dei principi di adeguatezza e proporzionalità, anche con riferimento alla possibilità di limitarne l’applicazione a specifiche aree del territorio

È prevista “la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali, garantendo il collegamento online con gli alunni della classe che sono in didattica digitale integrata”

Alcune regioni hanno adottato alcune ordinanze locali: la regione Puglia demanda alle famiglie la scelta della didattica digitale integrata, mentre in Veneto scuole secondarie di secondo grado in presenza al 50%. In Calabria, in zona rossa fino al 21 aprile, le attività didattiche del secondo e terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, nonché le attività didattiche della scuola secondaria di secondo grado si svolgono esclusivamente in modalità a distanza

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