
Varianti Covid in Italia: regione per regione, ecco la situazione
Secondo l'Oms, la variante britannica ora è predominante in Europa. Mentre secondo uno studio il vaccino Moderna è efficace contro la variante inglese e meno contro quella sudafricana. L'Iss continua a monitorare le mutazioni, soprattutto quelle considerate più preoccupanti: inglese, brasiliana e sudafricana, che sono ormai diffuse in diverse zone del Paese

In tutta Italia aumentano le segnalazioni di casi di coronavirus legati alle varianti, soprattutto alle tre principali monitorate dall'Iss: l'inglese, la brasiliana e la sudafricana. La crescita dei contagi ha portato da lunedì 15 marzo quasi tutte le regioni (tranne la Sardegna bianca) in zona rossa e arancione. Ecco dove si sono registrati gli ultimi casi e le notizie sul tema
Il bollettino con i dati aggiornati al 18 marzo
"Circa 48 Paesi o territori europei su 53, hanno segnalato la variante britannica del virus". Lo ha detto il direttore dell'Oms Europa, Hans Kluge, sottolineando che quella mutazione "sta gradualmente diventando predominante nella nostra Regione"
AstraZeneca, cos'ha detto l'Ema sul vaccino: tutte le risposte dell'agenzia
Il vaccino di Moderna funziona contro la variante inglese del virus, ma non sulle altre due varianti attualmente in circolazione, in particolare su quella sudafricana. Poco efficace contro quest'ultima variante è anche il vaccino AstraZeneca. È quanto emerge da due studi pubblicati sul New England Journal of Medicine. Secondo la ricerca, comunque, la protezione del vaccino rispetto a tutte e tre le varianti va indagata maggiormente
Covid, via libera dell'Ema ad Astrazeneca. Draghi: "Vaccinazione riprende da domani"
Nuove varianti "potranno generarsi" in Italia "o arrivare dall'estero", "chiudere completamente i confini riduce il rischio, ma non si può fare per sempre", ciò che serve "è rafforzare il sistema di monitoraggio mediante la genetica dei virus che troviamo sul nostro territorio". A dirlo è il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri
La situazione in Italia: grafici e mappe
Al momento costruire una mappa completa delle varianti che stanno circolando nel nostro Paese è complicato perché mancano le sequenze. Ecco le ultime segnalazioni regione per regione
Covid, l'algoritmo che calcola la possibile data di vaccinazione
ALTO ADIGE - Il governatore Arno Kompatscher ha ribadito la necessità di tenere alta la guardia anche vista la presenza delle varianti nel territorio. La Provincia di Bolzano, così come la Valle d'Aosta, ha deciso di “chiudere” fino a Pasqua le seconde case ai proprietari delle regioni in zona rossa e arancione rafforzata. “Gli altoatesini non possono lasciare i propri Comuni e gli alberghi sono chiusi, sarebbe difficilmente comprensibile consentire a chi vive in altre regioni di raggiungere la seconda casa in Alto Adige", ha detto
Seconde case, in quali regioni ci si può spostare e in quali no
Kompatscher ha sottolineato la presenza delle varianti sudafricana e inglese in Alto Adige. "Fortunatamente – ha spiegato – la diffusione della variante sudafricana sembra limitata, ma a causa della variante inglese stiamo registrando un abbassamento dell'età media in terapia intensiva"
Lo speciale coronavirus
VENETO - La percentuale di malati Covid in rianimazione in Veneto è superiore a quella nazionale, 13% rispetto all'11%. Lo ha precisato il dg della Sanità regionale, Luciano Flor. "Abbiamo un range - ha aggiunto - che va dal 7 al 20%; in provincia di Padova siamo al 25%, con alta frequenza della variante inglese"

FRIULI-VENEZIA GIULIA - Secondo il vicegovernatore con delega alla Salute Riccardo Riccardi, nella regione “l’alta percentuale dei contagi” è dovuta alla presenza della variante inglese, che è al 63%

UMBRIA - È ancora in una fase discendente la curva epidemica in Umbria, anche se "molto lenta". È quanto sottolineato durante la videoconferenza stampa di aggiornamento settimanale sull'emergenza sanitaria. Da una parte ci sono le misure restrittive ma dall'altra le varianti che, secondo quanto affermato dal Nucleo epidemiologico, "non aiutano" anche se la regione "ha anticipato quello che sta succedendo ora a livello nazionale"

MARCHE – Il primario del Pronto soccorso e Obi di Ancona Susanna Contucci e il direttore del Dipartimento d'emergenza Aldo Salvi hanno fatto un confronto tra la prima ondata pandemica e la terza, caratterizzata dalla marcata presenza di varianti isolate nella regione in particolare da inizio febbraio. C'è stata, spiegano, una “riduzione dell'età media dei pazienti Covid al Pronto soccorso”, ora di circa "55-60 anni" e con "quadri clinici e respiratori decisamente peggiori"

ABRUZZO - Nel Pescarese, territorio martoriato in questa fase della pandemia, complice la variante inglese responsabile del 70% dei contagi, la curva è in discesa: l'incidenza settimanale, dopo il picco di 505 raggiunto a metà febbraio, è ora di poco superiore a 200 e ormai da cinque giorni è al di sotto della soglia di allarme

PUGLIA - Il governatore Michele Emiliano è tornato sulle decisioni, più volte adottate dalla Regione Puglia, di sospendere le lezioni in presenza: "Avevamo ragione ad essere preoccupati per la variante inglese, al punto che a causa di essa anche il governo nazionale ha cambiato i parametri di valutazione delle zone rosse, arancioni e gialle rendendoli più severi, scegliendo la chiusura totale della didattica in presenza nelle zone rosse giudicandola troppo pericolosa per il suo ruolo di acceleratore dei contagi"

"Nonostante abbiamo sostanzialmente triplicato i posti letto Covid e sospeso le attività ordinarie negli ospedali, rischiamo comunque in tutta Italia che la variante inglese, che va al doppio della velocità delle altre e crea conseguenze più gravi di queste ultime, sottoponga il personale sanitario ad un pauroso ulteriore stress operativo, che va sostenuto da tutti, limitando tutte le attività che possono moltiplicare i contagi", ha aggiunto Emiliano

SARDEGNA - Sindia, in provincia di Nuoro, è in lockdown fino al 30 marzo. “Nel giro di pochi giorni abbiamo avuto un focolaio di 23 persone positive, di cui 4 in ospedale. È successo dopo un mese e mezzo in cui siamo stati liberi dal virus. Perché la situazione non peggiori, ho deciso di emanare l'ordinanza – ha spiegato il sindaco Luigi Demetrio Daga –. Probabilmente il focolaio è partito dalla scuola: i primi positivi sono risultati tra alunni e insegnanti. Non sappiamo se si tratti di variante inglese". Il lockdown è attivo anche a La Maddalena fino al 20 marzo