Covid, associazioni dello spettacolo chiedono di riaprire entro primavera: il protocollo
Il documento è stato realizzato da 45 organizzazioni e consegnato al ministro Franceschini, che si è impegnato a portare al Cts e al Consiglio dei ministri la proposta per riaprire al più presto cinema, teatri e sale concerti. È diviso in sei punti, con le regole per permettere una ripresa in sicurezza di tutta la filiera. Chiede “ristori adeguati” e “contributi a fondo perduto per coprire costi aggiuntivi” per l’adeguamento alle norme anti-coronavirus
Le associazioni di categoria chiedono che gli spazi dello spettacolo dal vivo e degli eventi riaprano entro la primavera 2021 e per questo propongono un protocollo operativo
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Il protocollo è stato realizzato da 45 associazioni di categoria e diffuso congiuntamente da AudioCoop, Aia, Esibirsi e Rete dei Festival
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Il protocollo, spiegano, ha l'obiettivo di consentire la riapertura programmata degli spazi entro la primavera 2021, permettendo così un’adeguata e necessaria organizzazione e promozione degli eventi
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Le associazioni di categoria hanno consegnato il documento al ministro della Cultura Dario Franceschini, che si è impegnato a portare al Cts e al Consiglio dei ministri la proposta per riaprire al più presto cinema, teatri e sale concerti. "Mi confronterò collegialmente col governo, perché non sono certo io a decidere da solo, e col Cts per individuare tempi e modalità", ha assicurato
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Le organizzazioni che hanno firmato il protocollo hanno spiegato che “non è obbligo riaprire e in ogni caso l'adozione del protocollo non significa interruzione dei bandi e dei ristori per il settore. Saranno necessari ristori adeguati per coloro che ancora non riapriranno o non ricominceranno a lavorare a pieno regime”
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Inoltre, hanno chiesto “contributi a fondo perduto per coprire costi aggiuntivi relativi all'organizzazione, al personale e all'innovazione tecnologica, ma anche prezzi calmierati dei tamponi rapidi, dispositivi di protezione personale, prodotti per l'igienizzazione, eccetera"
Il protocollo
Il protocollo è diviso in 6 punti, con le regole e le indicazioni per riaprire in sicurezza: capienza (numero di spettatori che possono accedere), biglietteria, flussi di pubblico e personale, gestione spazi (sala, palco, retropalco e camerini), produzione (formazione e informazione degli operatori e del personale artistico e individuazione del referente Covid, allestimento e smontaggio), gestione di casi positivi
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Il documento parte dalla premessa che il settore della cultura e delle arti performative è una componente fondamentale del Paese, alimentata da centinaia di migliaia di imprese e lavoratori, che sviluppa un'economia di miliardi di euro e dunque, al pari degli altri settori, essenziale allo sviluppo sociale ed economico europeo
"Il protocollo, frutto del lavoro condiviso di professionisti del settore, medici, imprese e maestranze, è stato redatto con la consapevolezza del divenire costante della situazione sanitaria, sociale ed economica globale e dovrà essere di sostegno all’intera filiera. Vuole essere uno strumento utile a consentire la possibilità di riaprire al pubblico nella primavera 2021 tutti gli spazi dell'arte, dello spettacolo dal vivo e degli eventi, sia al chiuso sia all'aperto, nel rispetto delle normative vigenti, anche dovute all'emergenza", scrivono le associazioni
"Questo documento – aggiungono – è stato sviluppato con meticolosità, esperienza e dovizia di particolari. È stato redatto studiando casistiche che spaziano a 360° nel settore arte, eventi e spettacolo, considerandone la naturale poliedricità e le sue innumerevoli variabili ed esigenze specifiche. Vuole essere uno strumento per generare una nuova modalità condivisa di produzione e di eventuale moltiplicazione delle repliche nella stessa città, anche attraverso ‘temporary locations', valorizzando le risorse territoriali nella ripartenza sostenibile della filiera”
La prima parte del documento riguarda la capienza degli spazi, che deve essere ridotta per consentire di mantenere le distanze di sicurezza. L’ingresso e la permanenza nelle sala, inoltre, sono consentiti solo con l’uso corretto delle mascherine
Il secondo paragrafo è dedicato alla biglietteria. I titoli d’ingresso, si legge, devono essere nominali per ogni spettatore e con i posti assegnati. Quando si acquista o si prenota un biglietto si riceverà il modello di autocertificazione che poi dovrà essere consegnato compilato nel momento dell’accesso allo spazio. Si invita anche a prediligere i pagamenti elettronici e le vendite online di biglietti elettronici
C’è poi la parte sulla gestione dei flussi del pubblico in entrata e in uscita, con procedure a carico degli organizzatori che prevedano misurazione della temperatura, igienizzazione delle mani, code distanziate e in cui non si possa fumare/bere/mangiare, informazioni adeguate in italiano e inglese. Durante gli eventi si deve mantenere la mascherina e non cambiare posto
Anche il personale operativo e artistico deve consegnare il modulo dell’autocertificazione, farsi misurare la temperatura e tenere le mascherine quando non è in scena. Dovrà utilizzare ingressi diversi da quelli del pubblico o gli stessi ma in momenti diversi. In alcuni casi, a rotazione dovrà sottoporsi a tampone rapido. Se proviene dall’estero, tampone rapido prima dell’ingresso allo spazio in cui si svolgerà il primo spettacolo su territorio italiano o certificazione di negatività risalente a non oltre 48 ore prima
Il quarto paragrafo è sulla gestione degli spazi e contiene regole sulle sale, sui servizi igienici e ristorativi, sul guardaroba, sull’area merchandising, su quella fumatori, su palco, retropalco e camerini, sul catering, sull’attrezzeria, sulla pulizia e igienizzazione delle aree, sull’aerazione
Il quinto paragrafo riguarda la formazione e informazione degli operatori e del personale artistico, con l’individuazione del referente Covid. Contiene, inoltre, le regole da applicare in fase di allestimento e di smontaggio
L’ultima parte del protocollo spiega cosa fare se c’è un caso positivo al coronavirus. Se uno spettatore risulta positivo nei quindici giorni seguenti, si forniranno i dati degli spettatori partecipanti allo stesso spettacolo. Ci sono anche le indicazioni da seguire se uno spettatore manifesta i sintomi durante lo spettacolo o se il sospetto positivo è tra il personale operativo o artistico