
Varianti Covid Italia, ecco dove sono state segnalate: la situazione regione per regione
Inglese, brasiliana e sudafricana: sono queste le tre varianti del virus che l’Iss sta monitorando dagli ultimi mesi del 2020. Queste mutazioni sono state segnalate anche nel nostro Paese in diverse regioni: ecco dove
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Proseguono in tutta Italia le segnalazioni delle tre varianti di coronavirus che l'Iss sta monitorando dagli ultimi mesi del 2020 e che preoccupano: sono l'inglese, la brasiliana e la sudafricana. Già da settimane sono state individuate in persone positive in diverse regioni del nostro Paese. Ecco dove sono stati segnalati gli ultimi casi e le ultime notizie sul tema
Coronavirus, tutti gli aggiornamenti in diretta.jpg?im=Resize,width=335)
Secondo i risultati dell'indagine rapida condotta il 4 e 5 febbraio da Iss e ministero della Salute, con la collaborazione dei laboratori regionali, la variante inglese è ormai diffusa nella maggior parte del territorio italiano, almeno nell'88% delle regioni. Ma quello che emerge non è un quadro uniforme: in alcune aree la prevalenza della variante inglese, ossia il numero di casi identificati nei due giorni dell'indagine dell'Iss, raggiunga il 59%. È una diffusione notevole dovuta alla maggiore facilità con cui si trasmette questa variante
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La diffusione delle varianti, in particolare quella inglese, preoccupa gli esperti. Alcuni, come Walter Ricciardi, hanno chiesto un lockdown di qualche settimana per limitarne la diffusione. “Ha fatto benissimo a sollevare l'allarme”, dice Andrea Crisanti, direttore di Microbiologia e Virologia dell'Università di Padova. “Siamo tutti d'accordo che vorremmo riaprire, ma io mi ritrovo di nuovo un reparto invaso da nuove varianti e questo riguarda tutta l'Italia: fa facilmente prevedere che a breve avremo problemi più seri”, aggiunge l'infettivologo Massimo Galli
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CAMPANIA – Nella regione la diffusione della variante inglese continua a ritmi alti: un caso su 4, dice l'Unità di crisi regionale, ormai è riconducibile al ceppo mutato. “A inizio febbraio avevamo un’incidenza del 7%, ora è del 20%. Un aumento del 13% in due settimane testimonia un incremento considerevole e dimostra la grande contagiosità della variante inglese. Il contenimento è davvero necessario”, dice Luigi Atripaldi, direttore del dipartimento di biochimica clinica e microbiologia dell'Ospedale dei Colli di Napoli, che comprende il Monaldi e il Cotugno
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Intanto, la Regione Campania ha fatto sapere che a Napoli “l'Istituto Pascale e l'Università Federico II hanno individuato un'altra variante, mai individuata prima in Italia". "Al momento non si conoscono il potere di infezione, né altre sue caratteristiche come accade per molte varianti rare del virus. Si chiama B.1.525 e finora ne sono stati individuati solo 32 casi in Gran Bretagna e pochi casi anche in Nigeria, Danimarca e Stati Uniti", spiega una nota. La persona positiva è “un professionista di ritorno da un viaggio in Africa”

ABRUZZO – Preoccupa la situazione in Abruzzo: a Pescara il 65% dei nuovi contagi si deve alla variante inglese, secondo le stime del laboratorio di Genetica molecolare dell'Università di Chieti. Si tratterebbe di una delle aree d'Italia in cui la variante sta circolando di più. "La variante è ora dominante", dice il direttore della struttura Liborio Stuppia, secondo cui serve un "lockdown duro". Il Pescarese e il Chietino sono in zona rossa dal 14 febbraio. Il primo caso positivo alla variante inglese in regione risale al 12 dicembre
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EMILIA-ROMAGNA – Dei 204 campioni su cui è stata effettuata l'analisi per l’indagine dell’Iss, raccolti da Piacenza a Rimini il 4 e 5 febbraio, 57 sono positivi alle varianti (27,9%). Ma la presenza della variante inglese sarebbe in crescita: i dati preliminari di un secondo studio - 177 campioni del 12 febbraio - indicano una percentuale del 41%. Paolo Bordon, direttore generale dell'Ausl di Bologna, ha detto che nel Bolognese ci sono alcuni focolai in Appennino e altri di tipo familiare su tutto il territorio, con alcune scuole dove si stanno facendo controlli
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ALTO ADIGE - Sono stati registrati sei casi di variante sudafricana nei comuni di Moso, Rifiano, Merano e San Pancrazio. Il governatore altoatesino Arno Kompatscher si è detto preoccupato per la diffusione nei quattro comuni: si stanno valutando altre misure restrittive e potrebbe arrivare una nuova ordinanza. In Alto Adige già dal 14 febbraio sono in vigore norme più stringenti. "La situazione è molto seria", ha detto il presidente della Provincia di Bolzano. Il boom di nuovi casi potrebbe essere dovuto alle nuove varianti del virus in circolazione
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LAZIO - Casi di variante inglese anche nel Lazio. "Nella nostra regione si è cominciata ad affacciare, con una presenza non importante come in altre, la cosiddetta variante inglese”, ha detto l'assessore alla Sanità Alessio D'Amato. Gli esperti temono un incremento della circolazione. Intanto, dal 15 febbraio il comune di Roccagorga, in provincia di Latina, diventa zona rossa per 14 giorni: in corso i controlli per accertare la presenza della variante inglese. Casi accertati nel Viterbese, al confine con l'Umbria

MARCHE – Negli ultimi 7 giorni c'è stato un aumento esponenziale di casi nell’area di Ancona, molti dei quali legati alla variante inglese, per questo il governatore Francesco Acquaroli ha deciso limitazioni agli spostamenti da e per la provincia da oggi alle 24 di sabato, salvo per motivi di lavoro, salute, studio e per il rientro al domicilio o abitazione. Un provvedimento "precauzionale necessario per monitorare l'andamento del contagio, soprattutto in riferimento alla variante inglese". Variante presente soprattutto in alcuni comuni come Castelfidardo e Loreto

LIGURIA – Nella regione è stata isolata la variante sudafricana in una paziente di 25 anni rientrata dall'estero. Per quanto riguarda la mutazione inglese, “abbiamo una circolazione pari al 15% dei tamponi", ha detto il 14 febbraio il governatore Giovanni Toti. I primi casi erano stati accertati in provincia di Imperia: tre nel distretto sanitario di Ventimiglia, tre in quello di Sanremo e uno di Imperia

PUGLIA - La diffusione della variante inglese preoccupa e alcuni sindaci stanno adottando misure più restrittive. Presenza accertata, con aumento di contagi, a Santeramo in Colle (Bari): scuole chiuse, vietato stazionamento nei luoghi pubblici. Ma la variante "circola in tutte le province", spiega Maria Chironna, responsabile del Laboratorio Covid del Policlinico di Bari

L'assessore alla Sanità Pier Luigi Lopalco dice che, analizzando un campione di tamponi positivi prelevati il 12 febbraio, la percentuale di variante inglese in Puglia è del 38,6%: sono 245 su 634 i positivi con la variante tracciati nelle 6 province. A Bari su 323 campioni ci sono 124 casi, pari al 38,4%; nella BAT su 50 campioni ce ne sono 6 (12%); a Brindisi su 129 campioni ce ne sono 72, pari al 55,8%; a Foggia su 62 campioni ce ne sono 18 (29%); a Lecce su 20 campioni ce ne sono 3, pari al 15%; a Taranto su 48 campioni ce ne sono 22, pari al 45,8%

LOMBARDIA – Le varianti sono presenti nel 30% dei tamponi positivi e potrebbero arrivare al 60/80%, ha spiegato l’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti. Castrezzato nel Bresciano, Viggiù nel Varesotto, Mede nel Pavese e Bollate (alle porte di Milano), dalle 18 di oggi sono zona rossa. La decisione della Regione, viene spiegato, è dovuta all'insorgere di cluster di contagio legati alla diffusione di varianti del virus

VENETO - "Quasi il 20% dei tamponi fatti presenta la variante inglese", ha detto il presidente Luca Zaia. Il governatore si è detto "preoccupato dalle varianti del Covid". Per ora nella regione non è stata riscontrata la variante brasiliana né quella sudafricana

FRIULI-VENEZIA GIULIA - La variante inglese è stata rilevata in almeno 17 tamponi positivi, su un campione di 343 test raccolti tra il 3 e 4 febbraio. Un'ulteriore mutazione del virus, la "N439K", già rilevata negli Usa, è stata riscontrata per la prima volta in Italia, a Trieste, in ambito pediatrico
TOSCANA – Altri casi di variante inglese. Due in Valdelsa, in provincia di Siena: uno a Poggibonsi e un altro a Colle Val d'Elsa. Secondo l’analisi dei laboratori dell'Azienda ospedaliero universitaria di Careggi, il tasso di casi di variante inglese nel territorio dell'Asl Toscana Centro (Firenze, Prato, Pistoia ed Empoli) è all'8,4% dei positivi totali. Su un campione di 84 tamponi positivi eseguiti tra il 3 e 4 febbraio, in 9 è stata riscontrata la presenza di varianti (7 dei quali di variante inglese). Alcuni casi di variante brasiliana a Chiusi (Siena)

UMBRIA - Già nelle scorse settimane individuati almeno 18 casi di variante inglese e 12 di brasiliana, un numero che si teme possa salire. La variante inglese riscontrata soprattutto nell'area tra Bastia Umbra, il Perugino e il Trasimeno. Nella regione è stata stabilita la zona rossa su quasi due terzi del territorio. “Dobbiamo monitorare con grande attenzione quanto sta accadendo in Umbria, qui le varianti hanno condizionato la curva del contagio prima che altrove. Il governo è vicino alla comunità regionale", ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza

SICILIA - Quattro casi di variante inglese sono stati individuati e isolati anche all'ospedale Garibaldi di Catania. I pazienti sono in isolamento nella struttura di biocontenimento del reparto di Malattie infettive

MOLISE – Nella regione la variante inglese è presente soprattutto nell'area del Basso Molise e in maniera minore nella zona di Campobasso e della provincia di Isernia. Lo ha reso noto il governatore Donato Toma

CALABRIA - Anche in Calabria si contano le prime persone, almeno due, risultate positive alla variante inglese. Sono state individuate tra i migranti ospiti del Centro di accoglienza Cas di Longobardi, nel Cosentino
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PIEMONTE - In Piemonte sono almeno due i casi accertati finora della variante inglese: uno a Vercelli, l’altro a Cuneo