
Covid in Italia, quali sono le zone rosse locali in comuni e province
Con il massimo livello di restrizioni in quattro città della Lombardia, aumentano le località sottoposte a "chiusura" nella Penisola. L'Abruzzo rimane diviso a metà tra le province di Chieti e Pescara in rosso e le altre in arancione, in Umbria la misura riguarda l'intera provincia di Perugia e alcuni comuni del Ternano. Le nuove misure sono spesso legate ai timori per le varianti del coronavirus

Sono diverse le zone rosse locali istituite dalle autorità in Italia, nella maggior parte dei casi a causa del diffondersi della variante inglese del coronavirus. Le ultime in ordine di tempo quelle in 4 città della Lombardia. Ecco in quali regioni e dove si è deciso il livello di restrizioni più alto

LOMBARDIA - In Lombardia da oggi 4 città in zona rossa: una nel Bresciano, a Castrezzato, una nel Varesotto, a Viggiù, una nel Pavese, a Mede, e l'ultima a Bollate, alle porte di Milano. I quattro comuni verranno "chiusi" fino al 24 febbraio. Lo ha stabilito con un'ordinanza il presidente della Regione Attilio Fontana per cluster dovuti alla diffusione di varianti del Covid
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MARCHE - Nelle Marche fino alle 24 di sabato 20 sono limitati gli spostamenti da e per la provincia di Ancona, salvo quelli "per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute e di studio e per il rientro nella propria residenza, domicilio o abitazione". L’annuncio è arrivato dal governatore Francesco Acquaroli, in un post su Facebook. Non una vera e propria zona rossa, quindi, ma comunque una limitazione decisa per contenere la diffusione della variante inglese
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Per spostarsi da e verso la provincia di Ancona sarà quindi necessaria l’autocertificazione. La decisione è arrivata dopo un confronto con l'Istituto Superiore di Sanità e "d'accordo con il Ministero della Salute", ha spiegato Acquaroli
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ABRUZZO - Dal 14 febbraio l'Abruzzo è diviso a metà. La regione è passata in zona arancione, come da ordinanza del 13 febbraio del ministro della Salute. Ma già nei giorni scorsi il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, aveva emanato un'ordinanza più restrittiva per le province di Chieti e Pescara a cui viene applicato il regime di zona rossa
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Nell’area metropolitana di Pescara, secondo le ultime stime del laboratorio di Genetica molecolare dell'Università di Chieti, il 65% dei contagi è riconducibile alla variante inglese

A passare in arancione, quindi, almeno per i prossimi quattordici giorni, sono solo le province di Teramo e L'Aquila

LAZIO – Dal 15 febbraio, e per 14 giorni, è in zona rossa Roccagorga, paese di circa 4mila abitanti in provincia di Latina. Il numero di contagi ha spinto la Regione Lazio ad adottare la misura. Inizialmente si era sospettato che il picco di contagi fosse dovuto alla variante inglese ma le analisi dell'ospedale Spallanzani e dalla Asl di Latina hanno escluso la presenza di mutazioni

UMBRIA - Dal 7 febbraio tutta la provincia di Perugia e sei piccoli comuni del Ternano (Lugnano in Teverina, Attigliano, Calvi dell'Umbria, Amelia, San Venanzo e Montegabbione) sono in zona rossa

Il Tar dell'Umbria, però, ha sospeso la chiusura delle scuole dell’infanzia, per bambini fino a 36 mesi d'età, nella provincia di Perugia e nei comuni di quella di Terni dichiarati zona rossa

MOLISE – Dall’8 febbraio 28 comuni del Basso Molise sono in zona rossa: la decisione del presidente della Regione Donato Toma con un'ordinanza su indicazione dell'Asrem, l’azienda sanitaria regionale. La decisione è stata presa dopo che nei giorni precedenti altri piccoli comuni della zona erano già finiti in regime ristretto. L'ambito è quello del distretto sanitario di Termoli