
Covid, monitoraggio Iss: Rt è sopra 1 in 9 regioni. Umbria e Bolzano a rischio alto
I dati, sulla settimana 1-7 febbraio, del monitoraggio dell’Istituto superiore di Sanità e ministero della Salute. L'Rt nazionale era a 0,84, ora sale a 0,95. Sette regioni hanno Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Diminuiscono le regioni, da 7 a 5, che hanno un tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti sopra la soglia critica. Incidenza a livello nazionale stazionaria: 269,79 per 100mila abitanti, solo Sardegna e Valle d'Aosta sotto soglia
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Sale l'Rt nazionale: passa dallo 0,84 della scorsa settimana a 0,95. È questo il dato che emerge dal consueto monitoraggio sulla situazione coronavirus in Italia condotto dall’Istituto superiore di Sanità e dal ministero della Salute
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I dati sono relativi alla settimana dall’1 al 7 febbraio (aggiornati al 10)
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Due territori hanno un livello di rischio alto: sono l’Umbria e la Provincia autonoma di Bolzano
I colori delle regioni
Sono dieci (contro 11 la settimana precedente) le regioni con una classificazione di rischio moderato (di cui cinque ad alto rischio di progressione a rischio alto nelle prossime settimane) e nove con rischio basso
Lo speciale coronavirus
Nove regioni hanno un indice di trasmissibilità sopra 1. Ma sette regioni hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2, in aumento rispetto alla settimana precedente. Sono Abruzzo, Liguria, PA Bolzano, PA Trento, Puglia, Toscana e Umbria. Le altre regioni hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario di tipo uno
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Questo il quadro regione per regione degli Rt puntuali: Abruzzo 1,22; Basilicata 1,2; Calabria 0,81; Campania 0,8; Emilia-Romagna 0,94; Friuli-Venezia Giulia 0,98; Lazio 0,96; Liguria 1,08; Lombardia 0,97; Marche 0,94; Molise 1,09; Piemonte 0,93; PA Bolzano 1,25; PA Trento 1,2; Puglia 1,05; Sardegna 0,87; Sicilia 0,66; Toscana 1,1; Umbria 1,2; Valle d'Aosta 0,77; Veneto 0,71
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Nel monitoraggio si evidenzia che è in aumento il numero di regioni dove sono state riportate allerte di resilienza: 11, contro le 5 della settimana precedente
La situazione in Italia: grafiche
Diminuisce, da 7 a 5, il numero di regioni e province autonome che hanno un tasso di occupazione delle terapie intensive e dei reparti sopra la soglia critica
Il monitoraggio dell'Iss
Nelle terapie intensiva il valore nazionale è sotto la soglia critica del 30%, a quota 24%
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Il numero delle persone ricoverate nelle terapie intensive scende da 2.214 (02/02/2021) a 2.143 (09/02/2021). Anche nelle aree mediche è in diminuzione, passando da 20.317 (02/02/20201) a 19.512 (09/02/2021)

L'incidenza a livello nazionale negli ultimi 14 giorni rimane sostanzialmente stazionaria: 269,79 per 100.000 abitanti (25/1-07/2) contro 273,01 precedente

Nella settimana di monitoraggio, solo Sardegna e Valle d'Aosta hanno un'incidenza settimanale sotto i 50 casi per 100.000 abitanti (soglia oltre la quale il servizio sanitario ha mostrato i primi segni di criticità)

L'incidenza supera invece la soglia di 250 casi per 100.000 abitanti in tre territori: Provincia autonoma di Bolzano (770,12 per 100.000 abitanti), PA Trento (254,85 per 100.000 abitanti) e Umbria (283,28 per 100.000 abitanti)
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Secondo il monitoraggio, rallenta la diminuzione dei nuovi casi. Si confermano per la seconda settimana segnali di "contro-tendenza nell'evoluzione epidemiologica, con progressivo rallentamento nella diminuzione dei nuovi casi fino a una stabilizzazione, che potrebbero preludere a un nuovo rapido aumento diffuso nel numero di casi nelle prossime settimane, qualora non venissero rigorosamente mantenute misure di mitigazione sia a livello nazionale che regionale"

Si conferma la necessità di mantenere la “drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone. È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile". Nel monitoraggio Iss-ministero della Salute, poi, si ricorda che è “obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine”

In questa fase "delicata dell'epidemia si conferma la circolazione diffusa di varianti virali a più elevata trasmissibilità nel nostro Paese", si legge ancora nel monitoraggio