Ristoranti aperti la sera in zona gialla, è scontro tra Cts e mondo politico
Il ministero dello Sviluppo economico aveva proposto l'adozione di misure finalizzate "a favorire la ripresa delle attività nel settore dei pubblici esercizi" nelle regioni con restrizioni minori. Ma gli scienziati del comitato tecnico scientifico frenano: “Potrebbe modificare l'efficacia nella mitigazione del rischio”
Il ministero dello Sviluppo economico ha inviato una richiesta al Comitato tecnico scientifico chiedendo la riapertura di pubblici esercizi nelle zone gialle. Ma il Cts ha ribadito che non è ancora il momento: “Una rimodulazione dei pacchetti di misure potrebbe modificare l'efficacia nella mitigazione del rischio”, è la risposta degli scienziati
Covid, governatore Fontana: "Riaprire i ristoranti fino alle 22"
La richiesta di aprire i ristoranti è arrivata anche dal governatore lombardo Fontana, che auspica di avere questi esercizi aperti fino alle 22. Per i vertici di Regione Lombardia è "importante che tale decisione venga presa al di là della crisi politica in atto" e ciò in relazione "alla situazione di estrema emergenza in cui versa un'intera categoria”
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È una "necessità" per ristoranti, pizzerie e agriturismi "duramente provati dalle chiusure forzate" quella di riaprire fino alle 22 nelle regioni zona gialla: ne sono convinti il presidente di Coldiretti Ettore Prandini e il consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, che si associano alla richiesta fatta al governo dal presidente della Lombardia Attilio Fontana e dall'assessore allo Sviluppo economico Guido Guidesi
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Il governatore della Liguria Toti aveva dichiarato su Facebook che “è arrivato finalmente il parere favorevole del Comitato tecnico scientifico sui ristoranti aperti la sera in zona gialla e a pranzo in zona arancione: speriamo che si possa partire al più presto”. In realtà non è arrivato nessun “sì” dal Cts
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Fratelli d'Italia ha dichiarato che presenterà un ordine del giorno e un emendamento al decreto sulle chiusure per chiedere, nelle zone gialle, la riapertura serale dei ristoranti fino alle ore 22, e nelle zone arancioni durante le ore diurne di riaprire a coloro che hanno spazi con tavoli
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"Lo sostengo da molti mesi, credo che i ristoranti possano essere riaperti, in zona gialla, in sicurezza e con controlli rigidi fino alle 22”, ha detto il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri intervistato da Radio Popolare. "Sicuramente per le zone gialle - ha aggiunto - credo che l'indirizzo sarà quello di tenere aperti i ristoranti alla sera"
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Il Comitato tecnico scientifico alla richiesta dello Sviluppo economico ha risposto che "una rimodulazione dei pacchetti di misure potrebbe modificare l'efficacia nella mitigazione del rischio”
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"Circa la previsione di rimodulazione delle misure previste nelle diverse fasce di rischio", sottolineano gli esperti nel parere, "si rimanda alle valutazioni del decisore politico"
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In ogni caso, sempre relativamente ai rischi, "andrebbero considerate le diverse tipologie dei pubblici esercizi, distinguendo" tra ristoranti e bar. Il documento del Mise con il quale si proponeva l'adozione di misure finalizzate "a favorire la ripresa delle attività nel settore dei pubblici esercizi, in particolare bar e ristoranti", è stata analizzata dal Cts nella riunione del 26 gennaio
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Gli scienziati, già nella premessa, ricordano che la situazione epidemiologica attuale, "pur mostrando una lieve diminuzione dell'incidenza nel Paese, evidenzia ancora un rischio moderato/alto con un elevato impatto sui servizi assistenziali nella maggior parte delle regioni e province autonome”
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Si sottolinea come il settore della ristorazione "presenta alcune criticità connesse all'ovvio mancato uso" delle mascherine, con "potenziale aumento del rischio in presenza di soggetti asintomatici”
Non solo, ci sono altri due fattori che richiedono "altri elementi di cautela" nelle scelte da fare "prima di adottare ulteriori allentamenti delle misure di contenimento". Il primo è la ripresa delle scuole in presenza, per valutare l'impatto del quale bisognerà attendere almeno 14 giorni
Il secondo fattore è correlato "all'andamento in Europa della pandemia, che rimane a livelli di alta circolazione registrando, tra l'altro, una possibile maggiore trasmissibilità" dovuta alle varianti del virus
Per questo, è la conclusione degli scienziati, "circa la previsione di rimodulazione delle misure previste nelle diverse fasce di rischio, specificatamente per il settore della ristorazione in zona gialla e arancio, si rimanda alle valutazioni del decisore politico, segnalando tuttavia che una rimodulazione complessiva dei pacchetti di misure potrebbero modificare l'efficacia nella mitigazione del rischio"