Covid, news. Il bollettino del 5 febbraio: 14.218 casi, 270.507 tamponi e 377 morti
Tasso di positività al 5,2%. Calano di 168 unità i ricoveri ordinari, di 9 quelli in terapia intensiva. Per Arcuri "siamo il primo Paese europeo per persone vaccinate, con prima e seconda dose" e entro marzo "potremmo avvicinarci alla vaccinazione di 7 milioni di italiani". È previsto per il prossimo martedì l'inizio della campagna di vaccinazione degli under 55 con le dosi di AstraZeneca in arrivo domani
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Iss: 8 regioni terapie intensive sopra soglia critica
Si mantiene stabile il numero di Regioni/PPAA che hanno un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche sopra la soglia critica (8 Regioni/PPAA). Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale si colloca sotto la soglia critica (26%). Complessivamente, il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in diminuzione da 2.372 (26/01/2021) a 2.214 (02/02/2021); il numero di persone ricoverate in aree mediche è anche in diminuzione, passando da 21.355 (26/01/2021) a 20.317 (02/02/20201). Tale tendenza a livello nazionale sottende forti variazioni inter-regionali.
Iss: bozza; restare a casa il più possibile
Si conferma "la necessita' di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone" e di "restare a casa il più possibile". E' fondamentale poi che "la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie". Lo si legge nella bozza di monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute. I DATI DEL MONITORAGGIO
Iss: bozza,Umbria e Bolzano compatibili con scenario tipo 2
Una Regione (Umbria) e una PA (Bolzano) hanno un Rt puntuale maggiore di 1 anche nel limite inferiore compatibile con uno scenario di tipo 2. Le altre Regioni/PPAA hanno un Rt puntuale compatibile con uno scenario tipo uno, ma 5 regioni riportano il valore medio attorno all'1 (Abruzzo 0,99 - CI: 0,99- 1,05; FVG 1,03 CI: 0,99-1,08;, Liguria 0,95 CI: 0,89-1,00; Marche 0,95 CI: 0,86-1,05; Toscana 0,98 CI: 0,93-1,03). Lo rileva la bozza del monitoraggio settimanale della Cabina di regia.
Iss: bozza,varianti in molte regioni, rischio rialzo incidenza
L'Italia si trova in un contesto "preoccupante per il riscontro di varianti virali di interesse per la sanità pubblica in molteplici regioni che possono portare ad un rapido incremento dell'incidenza". Lo rileva la bozza del monitoraggio settimanale della Cabina di regia. I DATI DEL MONITORAGGIO
Vaccino: ore 12 aggiornamento Italia, 2.233.982 dosi
Sono 2.233.982 le dosi di vaccino contro il Covid-19 finora somministrate in Italia, il 93,4% del totale di quelle consegnate (2.390.985). La somministrazione ha riguardato 1.403.909 donne e 830.173 uomini. E' quanto si legge nel report online del commissario straordinario per l'emergenza sanitaria. Le persone che hanno già ricevuto anche la seconda dose sono
867.237. Nel dettaglio, le dosi sono state somministrate a 1.577.602 operatori sanitari, 420.692 unità di personale non
sanitario, 219.610 ospiti di strutture residenziali e 16.078 over 80.
867.237. Nel dettaglio, le dosi sono state somministrate a 1.577.602 operatori sanitari, 420.692 unità di personale non
sanitario, 219.610 ospiti di strutture residenziali e 16.078 over 80.
Iss: bozza, in 13 regioni trend dei casi è in aumento
Tredici regioni evidenziano un trend di casi in aumento. Lo rileva la bozza di monitoraggio Iss-ministero della Salute.
Iss: bozza, lieve peggioramento, 3 regioni rischio alto
Si osserva un lieve generale peggioramento della epidemia con un aumento nel numero di regioni classificate a rischio alto (3 contro 1) e con la riduzione delle regioni a rischio basso in questa settimana (7 contro 10). Lo rileva la bozza del monitoraggio settimanale della Cabina di regia.
Covid: virologo Sacco, Sputnik efficace; bene in Lombardia
"Il vaccino russo Sputnik V ha dimostrato una buona efficacia ed effetti collaterali simili a quelli di Moderna e Pfizer, non ci sono ragioni per cui non utilizzarlo". Lo dice all'AGI il virologo del Sacco, Giuliano Rizzardini, dopo che nei giorni scorsi l'assessore al Welfare lombardo, Letizia Moratti, aveva annunciato di avere chiesto al Ministro della Salute e al Commissario l'opportunità di introdurlo nella regione più colpita dal Covid.
Covid: Fonti, Sardegna verso il giallo da lunedì
Cambio di fascia per la Sardegna. Secondo quanto si apprende, infatti, da lunedì la Sardegna potrebbe passare dalla fascia arancione a quella gialla, portando a 16 regioni e provincia autonoma nella fascia più 'light' della classifica.
Vaccino: Slovenia raccomanda AstraZeneca solo a minori 65 anni
Le autorità sanitarie slovene hanno raccomandato l'uso del vaccino AstraZeneca solo per le persone di età compresa tra 18 e 64 anni. A causa della mancanza di dati, non è raccomandato l'uso di questo siero immunizzante per le persone da 65 anni in poi e per quelle affette da malattie croniche.
Covid, bozza monitoraggio Iss: "L'Rt nazionale resta allo 0,84"
Dovrebbe essere confermato il dato della scorsa settimana. Per quanto riguarda le eventuali modifiche ai colori delle regioni, la Sardegna potrebbe passare dall'arancione al giallo, mentre dovrebbero rimanere arancioni Puglia, Sicilia e provincia di Bolzano. LE ULTIME NOTIZIE
Vaccino: piano Emilia Romagna da fine febbraio al via dosi per over 80
Fino a 45mila dosi di vaccino al giorno, oltre 1,3 milioni al mese, col dispiegamento possibile quotidiano di 75 team e oltre 1.000 operatori in oltre 70 punti vaccinali da Piacenza a Rimini. E' quanto il sistema sanitario dell'Emilia Romagna può garantire in presenza delle dosi di vaccino necessarie. Un ritmo di somministrazioni che permetterebbe di immunizzare tutti gli emiliano-romagnoli entro l'estate. Con la priorità, una volta terminata l'attuale fase 1 - che viene estesa anche alle forze dell'ordine - per le fasce di popolazione più esposte al Covid: anziani, persone con più di 60 anni, quelle con patologie croniche, a rischio di malattie gravi o morte, disabili, insegnanti e personale scolastico ad alta priorità.
Bozza monitoraggio, Rt nazionale a 0,84
L'Rt nazionale dovrebbe restare anche questa settimana allo 0.84. Secondo quanto si apprende è questo il valore che la cabina di regia sta valutando nel monitoraggio settimanale sul Covid in Italia con i dati Iss-Ministero della Salute.
Covid, quali regioni potrebbero cambiare colore dall'8 febbraio
La maggior parte delle Regioni in zona gialla dovrebbe essere confermata. Preoccupa l'Umbria, che potrebbe passare alla zona rossa, mentre in quattro potrebbero passare in arancione: Molise, Provincia di Trento, Friuli Venezia Giulia e Abruzzo. Intanto c'è incertezza sul divieto di spostamento tra Regioni gialle: la scadenza è il 15 febbraio ma il destino della misura è legato all'insediamento o meno del nuovo governo. LEGGI TUTTO
Vaccino, Bonaccini: ancora dura ma luce in fondo al tunnel
"Siamo pronti e vogliamo guardare con fiducia al futuro sapendo che oggi e' ancora dura, la battaglia e' tutta da vincere ma c'e' una luce in fondo al tunnel che nei prossimi mesi cominceremo ad avvicinare": e' il messaggio lanciato da Stefano Bonaccini che ha presentato il piano di vaccinazione anti-Covid in Emilia Romagna. "Sono i vaccini - ha ricordato il presidente della Regione - lo strumento che puo' evitare che la diffusione del virus arrivi a contagiare le persone e a farle ammalare o purtroppo farle morire"."Pare che i ritardi accumulati comincino in parte ad essere ridotti. Il nostro piano vaccinale - ha spiegato Bonaccini - e' flessibile e dimostra che siamo in grado di reggere l'urto, in senso positivo, rispetto al massimo di dosi che arriveranno. Noi adesso siamo ancora nella fase di preoccupazione. In parecchie parti d'Italia i contagi riprendono ad aumentare e c'e' il tema delle cosiddette varianti. Pero' gia' il fatto di mettere al riparo, entro poche settimane, mezzo milione di persone che sono gli ultraottantenni o chi lavora negli ospedali, significa che - ha concluso il governatore - il rischio di ricoveri, contagi e decessi comincera' a diminuire parecchio".
In Basilicata 91 nuovi contagi e zero morti
Novantuno nuovi casi positivi al coronavirus sono emersi ieri in Basilicata, dove sono stati analizzati 1.198 tamponi molecolari. Lo ha reso noto la task force regionale, specificando che nelle ultime 24 ore non sono stati registrati decessi, con il totale delle vittime lucane salito a 321. Sale il numero delle persone ricoverate negli ospedali, attualmente 86, delle quali pero' solo due in terapia intensiva, al San Carlo di Potenza. A seguito "di verifica e riallineamento tra le piattaforme della Regione Basilicata e dell'Istituto superiore di Sanita', sono state registrate - e' scritto nel comunicato - ulteriori 144 guarigioni relative al periodo antecedente, in precedenza non conteggiate" e di conseguenza, con le 40 registrate nelle ultime 24 ore, il numero dei lucani attualmente positivi e' sceso a 3.124.
Covid, Zaia: dati indicano che rimarremo in zona gialla
"Non ci sono presupposti per cambiare zona, ma alla luce dei dati di oggi c'e' la conferma che rimarremo in quella gialla". Cosi' il presidente del Veneto, Luca Zaia, sull'attuale evoluzione del Covid nella regione. "L'Rt regionale - ha spiegato - e' dello 0,63%, e' molto basso rispetto a prospettive di un cambio di zona, ma soprattutto e' rafforzato rispetto alla zona gialla dal fatto che le terapie intensive sono al 19%, quando la soglia per questa fascia di rischio e' del 30%, e i ricoveri in area non critica sono al 24,30%, contro la soglia al 40%. Tutti i dati indicano che si e' sono sotto ai parametri". "Aggiungiamo il fatto - ha proseguito - che siamo bassi, per fortuna, anche con l'incidenza, che e' 113 ogni 100.000 mila abitanti; giorni fa era di 480". Per Zaia ora "si deve puntare alla normalita', che non vuol dire avere 150 50-160 persone in terapia intensiva e 1.700 in area non critica. Questa non e' normalita', ma infezione presente ancora nelle nostre zone.". Zaia infine ha annunciato che "aprira' un tavolo' sui monoclonali, che si stanno gia' sperimentando nel reparto malattie infettive di Verona.
Covid, Polonia riapre dal 12 hotel, impianti sci e piscine
Da venerdi' prossimo 12 febbraio, la Polonia riapre una parte degli impianti sportivi, oltre che alberghi, cinema e teatri. Lo ha annunciato oggi il premier polacco Mateusz Morawiecki, precisando che ovunque dovranno essere rispettate le restrizioni anti Covid-19 e che verso la fine del mese ci sara' la verifica dell'impatto di questa decisione sull'andamento dell'epidemia nel paese. Riaprono dunque gli impianti di sci e le piscine, ma restano ancora chiusi altri centri sportivi, come quelli dedicati al fitness. Chiusi anche i ristoranti, che potranno come adesso vendere solo cibo da asporto. Gli alberghi, i cinema e i teatri potranno riempire soltanto meta' dei loro posti, sul modello di quanto avvenuto con musei e galleria d'arte, riaperti con successo gia' dal 1 febbraio scorso. Secondo i dati del ministero della Sanita' di oggi, in Polonia nelle ultime 24 ore ci sono stati 6053 nuovi contagi e 368 decessi. Fino ad oggi sono stati vaccinati 1 milione 566 mila polacchi, oltre 100 mila soltanto nel corso della giornata di ieri.
In Abruzzo tre comuni in zona rossa
Il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, a seguito della riunione del Comitato Tecnico Scientifico regionale, firmera' a breve un'ordinanza per porre in zona rossa, tra le altre misure, i comuni di Atessa, San Giovanni Teatino e Tocco da Casauria.
Covid, focolaio in clinica Marsala: 22 casi
Un focolaio di Covid 19 e' stato isolato dalle squadre Usca dell'Asp di Trapani presso la clinica Morana di Marsala, casa di cura convenzionata con il Sistema Sanitario Nazionale. Sono gia' 22 i casi emersi dai tamponi molecolari eseguiti: 10 tra il personale, posto in isolamento domiciliare, e 12 tra i pazienti, prevalentemente di riabilitazione nurologica e motoria. Alcuni sono stati trasferiti al Covid hospital di Marsala, altri al Covid Hospice di Salemi. Nella struttura, ad attivita' sanitarie sospese, e' stata avviata la sanificazione dei locali. La casa di cura offre anche servizi di day Hospital, day Service, attivita' ambulatoriali e laboratorio di analisi e radiodiagnostica ed e' frequentata quotidianamente da decine di persone. Le attivita' di screening e di ricerca epidemiologica da parte dell'Asp appaiono quindi molto complesse e articolate, per la potenziale rete dei contatti da ricostruire. Dalla casa di cura non risponde nessuno al telefono, a nessuna delle tre linee disponibili.
