
Scuola, studenti superiori in presenza: come sta andando il rientro, regione per regione
Le aule riaprono le loro porte a quasi tutti gli studenti italiani. Da oggi i circa 8 milioni di alunni del Paese possono tornare in classe, compresi i 2,5 milioni delle superiori, ma con percentuali che vanno dal 50 al 75%. Fa eccezione la Sicilia. Tra proteste e nuova organizzazione dei mezzi pubblici, ecco come sta andando da Nord a Sud

Le aule di scuola riaprono le loro porte a quasi tutti gli studenti italiani. Da oggi i circa 8 milioni di studenti del Paese possono tornare in classe, compresi i 2,5 milioni delle superiori anche se con percentuali che vanno dal 50 al 75%. Ecco come sta andando questo nuovo primo giorno di scuola in tutte le regioni (in foto una scuola di Milano)
Scuola: da lunedì 7 milioni in aula, la Sicilia sposta il rientro per le superiori
Sono sette le regioni che da oggi si sono aggiunte a quelle che avevano riaperto le proprie scuole ai ragazzi (in foto una scuola di Milano)
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A rientrare in classe anche i 2,5 milioni di studenti delle superiori, che torneranno in presenza con percentuali che vanno dal 50% al 75% (in foto una scuola di Milano)
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Dovranno invece aspettare ancora un’altra settimana gli studenti delle superiori in Sicilia (in foto una scuola di Milano)

La Sicilia, diventata arancione, oggi riaccoglie in classe gli studenti solo fino alla terza media (in foto una scuola di Milano)

Le sette regioni che oggi hanno completato il quadro delle riaperture in tutta Italia sono invece: Sardegna, Calabria, Puglia, Basilicata, Veneto, Campania e Friuli Venezia Giulia (in foto una scuola di Milano)

Sono dunque un totale di 976.668 gli studenti che da oggi tornano a scuola in queste ultime regioni dopo un periodo di didattica a distanza, e a questi si aggiungono i 144.974 delle medie in Sicilia (in foto una scuola di Milano)

Gli studenti delle superiori della Basilicata sono tornati a scuola, con capienza ridotta al 50%, dopo circa tre mesi di attesa (in foto una scuola di Milano)

Da Potenza e Matera, dove c'è la maggior concentrazione di istituti superiori, riferiscono che tutto sta procedendo senza particolari criticità. Registrando solo un aumento del traffico cittadino (in foto una scuola di Potenza)

La Basilicata ha infatti deciso di potenziare i trasporti pubblici per l’occasione (in foto una scuola di Milano)

In Campania invece si è vista qualche resistenza con alcuni studenti in protesta per la mancanza di regole chiare e adeguate per una ripresa in sicurezza (in foto il liceo Sannazzaro di Napoli)

Gli studenti del liceo classico Sannazaro di Napoli hanno indetto un’assemblea sulle scale della scuola, scegliendo di non rientrare nel primo giorno di ripresa. Aule vuote anche al liceo Pansini (in foto il liceo Sannazzaro di Napoli)

Gli alunni napoletani lamentano una confusione sulle nuove regole legate alla didattica e in particolare all'alternanza tra didattica in presenza e Dad, agli orari, alle norme per il pranzo per chi entrando alle 10 esce alle 15 (in foto il liceo Sannazzaro di Napoli)

In Campania le scuole superiori erano chiuse dallo scorso 16 ottobre e sono state riaperte oggi a seguito della pronuncia del Tar della Campania che ha accolto un ricorso di gruppi di genitori No Dad (in foto il liceo Sannazzaro di Napoli)

Ma nel capoluogo campano si sarebbero già riscontrati alcuni problemi con i trasporti pubblici, resi evidenti da lunghe file all'ingresso della stazione Piscinola della linea 1 della metropolitana (in foto il liceo Sannazzaro di Napoli)

In Puglia gli studenti potranno tornare a seguire sui banchi, con il limite al 50%, fino al 6 febbraio. Ma chiunque lo richiedesse, come stabilito dall’ordinanza del presidente Michele Emiliano, potrà proseguire con la didattica a distanza (foto di archivio)

Una misura che ha determinato una scarsa adesione al ritorno in presenza: secondo i dati raccolti dalle scuole, si parla infatti solo del 20/25% di presenze (foto di archivio)

Ciò che spaventa studenti e famiglie in Puglia sono soprattutto i trasporti. Lo spiega il vicepreside del plesso Pitagora, Michele Fioriello: “Temono che possano contagiarsi prendendo i mezzi pubblici affollati” (foto di archivio)

Anche in Veneto ci sono state proteste per richiedere una migliore riorganizzazione della scuola, tra presìdi fuori dagli istituti, striscioni e una lettera alla Regione firmata da rappresentanti degli studenti (in foto una scuola in Veneto)

In Sardegna, a Cagliari, si sono verificati alcuni assembramenti alle fermate degli autobus (in foto Cagliari)