Ancora nessuna certezza, ma lo scenario più accreditato è quello di un'unica prova orale, senza i test scritti. Tuttavia non sarebbe garantita l'ammissione e si terrà conto dell'anno in corso. Proseguono le consultazioni sul tema e si attende un'ordinanza entro fine mese. La ministra Azzolina chiarisce che la discussione è ancora in corso: "Al ministero dell'Istruzione per il momento non abbiamo preso alcuna decisione"
Novità in arrivo per l’esame di maturità 2021: si va verso la prova unica orale, ma quest’anno, a differenza del 2020, non sarà garantita l’ammissione. Ieri la riunione di maggioranza per discutere della nuova ordinanza che dovrebbe arrivare entro fine mese. L’obiettivo, ha detto la ministra Lucia Azzolina, è quello di "dare certezze" alle scuole e agli studenti e "offrire un quadro chiaro", ma ancora non è stata presa alcuna decisione.
"Esame completo ma si terrà conto dell'anno in corso"
Ancora non ci sono certezze definitive, tuttavia Azzolina ha fatto sapere che la prossima maturità "terrà conto dell'anno in corso", anche se si tratterà comunque di un esame "completo, serio, capace di offrire un quadro adeguato delle competenze degli studenti". Il Ministero sta ascoltando, in questi giorni, le voci e le proposte di studenti, famiglie, associazioni dei docenti e sindacati. L’ipotesi alternativa alla prova orale sarebbe quella di una sola prova scritta più una orale, ma al momento sembrerebbe essere stata scartata.
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Azzolina: "Non abbiamo preso alcuna decisione"
Ma Lucia Azzolina chiarisce: "Al ministero dell'Istruzione per il momento non abbiamo preso alcuna decisione, al di là di quello che riportano i giornali". E spiega che la discussione è in corso: "Nei prossimi giorni vedremo come sarà fatto l'esame. Ci sono delle interlocuzioni in corso". "Stiamo sentendo tutti - ha aggiunto la ministra - tutte le consulte degli studenti, le famiglie, i sindacati e le associazioni dei docenti. Metteremo insieme tutto quello che pensano, all'incirca sono più o meno d'accordo tutti, e poi nel giro di pochi giorni diremo come si farà l'esame". Quanto al termine 'Maturità light', coniato per le modalità d'esame di Stato, Azzolina ha detto: "Non mi piace molto come definizione e non mi appartiene. Sarà sicuramente un esame serio, che deve tener conto ovviamente dell'anno scolastico che i nostri studenti e le nostre studentesse stanno affrontando, e deve essere soprattutto un esame per cui la decisione venga condivisa con tutti".
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Granato: "La ministra procede a consultazioni"
Dopo la riunione di ieri ci saranno comunque altre consultazioni. "C'è un forte orientamento a lasciare la maturità 2021 come lo scorso anno, ovvero un maxi orale, con una stretta maggiore sull'ammissione all'esame per incentivare gli studenti a 'stare sul pezzo' – ha detto oggi Bianca Granato, capogruppo M5S in commissione Istruzione al Senato - Questo perchè c'è una geografia delle aperture che ci sorprende: non è possibile riuscire a gestirla in modo unitario. La ministra Azzolina sta comunque procedendo a delle consultazioni. Il Pd aveva proposto una prova scritta e una orale ma dobbiamo poter dare certezza al personale scolastico e agli studenti e al momento non è possibile garantire a tutti lo stesso numero di giorni di scuola; il rischio è di dover cambiare le carte in tavola all'ultimo momento".
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Lega: "Chiediamo chiarimenti"
Protestano le opposizioni: "Ci risiamo – dice il deputato della Lega Luca Toccalini, responsabile del dipartimento Giovani del partito - ancora una volta Parlamento e commissioni vengono scavalcati dal ministro Azzolina, questa volta sul tema maturità. Apprendiamo dagli organi di stampa ipotesi di modalità light, con le prove Invalsi e l'alternanza scuola lavoro che non saranno un requisito per poter svolgere l'esame. Nei cassetti del ministero giace una mia interpellanza, depositata il 13 novembre 2020 sul tema, alla quale il ministro non ha ancora risposto. Chiediamo che venga immediatamente in commissione per fornire delucidazioni".
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Italia Viva: "Si evita discussione e voto in parlamento"
Critiche anche da Italia Viva: "Continuo a leggere che il ministero dell'Istruzione avrebbe già deciso una modalità ridotta per il prossimo esame di maturità, mentre ci sarebbero ancora incertezza sugli esami di terza media e i test invalsi", dice Gabriele Toccafondi, capogruppo di Italia Viva in Commissione Cultura alla Camera. "Se questa ipotesi fosse confermata - continua - farei fatica a capirne il metodo, il merito e i tempi. Non capisco anche perché su un tema simile si voglia evitare una discussione e un voto in Parlamento, e limitarsi a un'ordinanza".