Azzolina, 'scuola fuori dalla scuola' ha potenzialità enormi

Marche
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Ministra da remoto a presentazione Macerata

(ANSA) - ANCONA, 20 GEN - "Far uscire la 'Scuola dalla Scuola' è un approccio che condivido pienamente per le sue enormi potenzialità. Un approccio che stimola le alunne e gli alunni al rispetto dell'ambiente circostante, permette loro di riappropriarsi degli spazi all'aperto, guarda alla natura come insieme di stimoli ed esperienze sensoriali".
 Con questa parole la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina ha aperto il convegno online "L'educazione è fuori" organizzato dal Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Macerata per dare voce ai numerosi buoni motivi per far uscire la scuola fuori dalle mura scolastiche, per renderla aperta, diffusa e all'aperto. Circa 230 le persone connesse tra piattaforma di streaming e diretta social su Facebook, fa sapere l'Ateneo maceratese. IL rettore Francesco Adorato ha sottolineato il legame tra "tra Scuola e Università: leggendo questo progetto, come rettore e segretario generale della Crui mi riconosco in almeno due considerazioni: i processi formativi come esperienze da vivere in presenza, superando la piattezza e la bidimensionalità dello schermo, e l'interdisciplinarietà insieme all'educazione alla cittadinanza". Prendendo spunto da un progetto condotto in collaborazione con l'Associazione Bimbisvegli e l'Istituto Comprensivo Serravalle d'Asti, l'Ateneo ha studiato caratteristiche, risultati e metodi educativi adottati per comprendere la eventuale replicabilità in ambiente scolastico: uno studio su pratiche innovative ideato prima dello scoppio della pandemia. "La scuola - ha ribadito la ministra Azzolina - diventa così un luogo più flessibile, aperto e le attività extra-scolastiche rientrano integralmente nel percorso di sviluppo, di apprendimento e di crescita". Al convegno sono intervenuti Anna Oliverio Ferraris, Giuseppe Paschetto, Gianni Marconato, Antonino Attanasio, Giampiero Monaca, Jose Mangione e Laura Parigi di Indire, con il coordinamento di Paola Nicolini, autrice della ricerca insieme a Evelyn Manoni. (ANSA).
   

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