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Variante inglese virus, Walter Ricciardi a Sky TG24: "In Italia da novembre"

Cronaca
©Fotogramma

"È probabile che la variante sia arrivata in Europa e in Italia già nei mesi scorsi, ma non lo sappiamo. Forse già a novembre, considerato il flusso di viaggiatori dalla Gran Bretagna", ha sottolineato il consulente scientifico del ministero della Salute ospite a 'Buongiorno". "Il tracciamento in Italia non ha funzionato", ha aggiunto, sottolineando che "limitare la mobilità è l'unica cosa possibile"

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L’aumento del numero di casi in Italia potrebbe essere legato alla variante inglese del covid? “È possibile, però non lo sappiamo ancora, perché dobbiamo accertare se effettivamente è stato così. È molto probabile che da Londra, dal sud dell’Inghilterra questa variante si sia già diffusa in Europa e probabilmente non solo in Europa. Io credo che già a novembre” possa essere arrivata in Italia. “È difficile dirlo, però da Londra si è diffuso in Kent, nel sud dell’Inghilterra, in Scozia. Probabilmente da Londra, che è uno dei più grandi aeroporti internazionali, si è diffuso in tutto il mondo”. A dirlo Walter Ricciardi, consulente scientifico del ministro della Salute, ospite a 'Buongiorno' su Sky TG24 per discutere degli sviluppi della pandemia (COVID-19, AGGIORNAMENTI - SPECIALE). Per far scendere i casi nel nostro Paese “ci vorrà ancora molto tempo - ha aggiunto -. Di fatto quello che è successo da noi, come in altri Paesi, è che la curva epidemica è salita moltissimo. Quando si hanno decine di migliaia di casi al giorno, per farli poi ritornare a un livello in cui è possibile tracciare bisogna aspettare tanto". Per Ricciardi “è una battaglia lunga e non c’è da illudersi che finisca presto, ma la cosa importante è che finirà, se ci comportiamo responsabilmente limitando la nostra mobilità e adottando dei comportamenti saggi. Non è pensabile che avvenga in una settimana o dieci giorni, ci vorrà un tempo prolungato, non so dire se uno o due mesi, ma il tempo sarà prolungato”. Per quanto riguarda la riapertura delle scuole, "le scuole risentono della circolazione esterna del virus: se questa è intensa forse è il caso di aspettare un poco prima di riaprire".Per quanto riguarda la riapertura delle scuole, "le scuole risentono della circolazione esterna del virus: se questa è intensa forse è il caso di aspettare un poco prima di riaprire".

"Inglesi hanno avvertito il mondo un po' tardi"

“Gli inglesi – ha spiegato Ricciardi - hanno fatto una cosa molto importante, hanno finanziato un consorzio dei migliori centri di sequenziamento genomico virale e hanno sequenziato centinaia di casi. Poi si sono resi conto che questa variante era un po’ più contagiosa rispetto all’altra e hanno dato l’avvertimento al mondo un po’ troppo tardi, perché se avessimo avuto la possibilità di saperlo prima probabilmente saremmo stati più all’erta”. “La chiave” del vaccino “funziona ancora”, ha però sostenuto. “Le mutazioni nei virus avvengono costantemente, però di fatto raramente alterano completamente questa serratura. In questo momento, dai dati che ci hanno dato i colleghi inglesi, questa serratura non è alterata. Quindi questa chiave vaccinale è ancora in grado di aprire e di proteggerci. Naturalmente dobbiamo continuare a monitorare, ma il monito e l’incoraggiamento è accelerare la vaccinazione, per proteggere più persone e nel modo più rapido possibile”.

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"Tracciamento in Italia non ha funzionato"

“Il tracciamento in Italia non ha funzionato - ha sostenuto il consulente scientifico -. Non ha prevalso la linea del ministro Speranza, che era più rigorista. non ci siamo preparati adeguatamente nelle comunità a tracciare. Non abbiamo rafforzato quella macchina di diagnostica e tracciamento che ha consentito a Paesi come l’Australia e la Nuova Zelanda di celebrare il Natale normalmente”. "Quello che ci ha insegnato questa pandemia - ha proseguito Ricciardi - è che non risolvi il problema economico se non risolvi quello sanitario. Le misure attuali sono efficaci a livello di principio, il problema è la tempistica, se si pensa di attenuare questa curva epidemica con dei giorni è un’illusione, se invece si pensa di attrezzarsi per resistere settimane si ha una possibilità di vincita". "Dipende da noi, se limitiamo la mobilità, stiamo a casa e riprendiamo il tracciamento questa curva la conteniamo. Se continua di questo passo avremo 40 mila morti a febbraio", ha poi rimarcato, parlando del numero di morti causati dalla seconda ondata.

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"Campagna vaccini inizia a gennaio"

“La vera campagna dei vaccini inizierà a gennaio, articolata soprattutto nei poli sanitari - ha spiegato Ricciardi -. Bella l’idea del Vaccine Day in Europa, segnale che si esce dalla pandemia se siamo tutti uniti”. “Saremo fuori ad anno inoltrato. Pian piano le dosi di vaccino arriveranno, prima si vaccinerà il personale sanitario, poi i pazienti delle Rsa, i pazienti ultraottantenni, i pazienti anziani al di sotto degli ottant’anni, poi tutta la popolazione”, ha concluso.

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