Covid e Messa di Natale, possibile l'anticipo delle celebrazioni: le ipotesi

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Il governo non vuole arrivare a un muro contro muro con la Chiesa e pensa di avviare un dialogo con la Cei sul tema. Se il nuovo Dpcm che definirà le regole per le festività manterrà il coprifuoco fino alle 22, l'obiettivo dell'esecutivo sarebbe quello di anticipare l'orario tra le 18 e le 20 per consentire di rispettare il divieto di movimento

L’anticipazione delle celebrazioni tra le 18 e le 20, così da evitare il problema del coprifuoco qualora dovesse restare anche nel nuovo Dpcm che entrerà in vigore dopo il 3 dicembre. Sarebbe questa l’ipotesi a cui sta lavorando il governo per la Messa di Natale tra il 24 e il 25 dicembre. L’esecutivo sembra intenzionato a impedire la celebrazione a mezzanotte, come da tradizione, come traspare anche dalle parole del ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, per il quale "non è un’eresia far nascere Gesù bambino un paio di ore prima e immaginare di anticipare di un paio d’ore le messe” (CORONAVIRUS, GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTALO SPECIALE).  

Anticipare le messe per consentire il rispetto del coprifuoco

Dipenderà tutto, quindi, dal coprifuoco. Se dovesse restare a livello nazionale alle 22 anche durante le festività natalizie, sarà impossibile una deroga per le messe. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha ribadito che "allo stato attuale, il coprifuoco alle 22 vale anche per la Messa della vigilia". Ma comunque, ha assicurato, "una valutazione sarà fatta nei prossimi giorni". Per poter celebrare le messe, quindi, queste dovrebbero essere anticipate. Si fa largo l’ipotesi di anticiparle tra le 18 e le 20, e non solo di “un paio d’ore” come detto dal ministro Boccia, consentendo così ai fedeli di rispettare il coprifuoco senza problemi.

Possibile tavolo e intesa governo-Cei

Il governo a questo proposito sembra essere intenzionato ad aprire un tavolo con la Cei per evitare decisioni unilaterali ritenute inopportune. Secondo quanto riporta Repubblica, il tema verrà innanzitutto trattato dalla stessa Cei al suo interno, nel Consiglio permanente convocato l’1 dicembre per discutere la linea da tenere con il governo. In quest’occasione la stessa Cei potrebbe anticipare l'esecutivo e aprire alla possibilità di anticipare la Messa di Natale , venendo così incontro al governo che non vuole imporre nessuna decisione.

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La linea del Governo

D’altra parte la volontà di impedire che la Messa di Natale si tenga al consueto orario di mezzanotte rientra nella linea di prudenza e cautela che il governo mantiene dopo i primi segnali positivi che arrivano dalla curva dei contagi. "Fare altri sacrifici è necessario, non possiamo abbassare la guardia, gli italiani sono consapevoli che sarà un Natale diverso o ci esponiamo a una terza ondata a gennaio, con il rischio di un alto numero di decessi", ha ribadito il premier Conte. Concedere una deroga per le messe di Natale, ritengono nell’esecutivo, sarebbe incoerente con la linea tenuta finora.

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