Alla trasmissione Timeline su Sky TG24 il presidente della provincia di Bolzano spiega che grazie ai test di massa si è riuscito "a isolare oltre 3.000 persone che potevano infettarne altre decine di migliaia". E sugli impianti sciistici, spiega: "L'orientamento del governo verso uno spostamento sine die" della riapertura delle piste "preoccupano tutto il settore. Bisogna dare una prospettiva a quello che, per noi, è una base fondamentale dell’economia territoriale"
Il presidente della provincia di Bolzano Arno Kompatscher torna a parlare a Sky TG24 dello screening di massa (COME FUNZIONA) sulla popolazione altoatesina, che ha visto partecipare 343.227 cittadini e individuare 3.185 asintomatici (I RISULTATI). "Senza fare nomi, mi hanno chiamato tanti colleghi presidenti di Regione per informarsi su come abbiamo gestito questa cosa", ha detto alla tramissione Timeline. "La domanda principale era se avessimo fatto leva anche sull'esercito, ma in Alto Adige abbiamo un esercito di volontari, perché ci sono stati tantissimi volontari che ci hanno dato una mano per questa iniziativa", ha aggiunto (GLI AGGIORNAMENTI - LE MAPPE)
"È stata un'organizzazione capillare"
Per organizzare uno screening come quello effettuato in Alto Adige, "c'è bisogno di un'organizzazione capillare. Abbiamo lavorato con la Protezione civile e con i Comuni, questi ultimi hanno organizzato le singole postazioni. Una cosa così si può fare: ci sono stati tanti osservatori, anche internazionali, per vedere come abbiamo gestito questa situazione. L'Austria sta programmando degli screening, mirati all'inizio e poi su scala nazionale".
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"Nelle prossime settimane possibili aperture"
"La grande partecipazione dei cittadini" allo screening di massa "è un risultato importante. Siamo riusciti a isolare oltre 3.000 persone che potevano infettarne altre decine di migliaia. Speriamo di poter ridurre la catena d'infezione e poter dare spazio nelle prossime settimane alle riaperture che tutti noi speriamo si possano fare", spiega Kompatscher a Sky TG24. "I nostri tecnici - ha aggiunto - stanno già analizzando i dati dello screening. Domani ci riuniremo in Giunta provinciale per decidere su possibili aperture, per ritornare almeno al livello del Dpcm, che noi abbiamo superato con misure più restrittive, e poi speriamo man mano di poter fare ulteriori passi".
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La questione degli impianti sciistici
E a proposito di riaperture, Kompatscher a Timeline ha affrontato la questione degli impianti sciistici. "Oggi è stato approvato il documento tecnico per quanto riguarda la sicurezza sulle piste da sci. Adesso abbiamo chiesto un confronto col governo, perché le notizie su un orientamento verso uno spostamento sine die" della riapertura delle piste da sci "ovviamente preoccupano tutto il settore". Il presidente della provincia di Bolzano aggiunge: "Bisogna dare una prospettiva a quello che per noi è una base fondamentale dell'economia territoriale. Chiediamo questo confronto per vedere se ci possono essere anche delle soluzioni intermedie, come aprire gli impianti per i residenti e solo dopo gli alberghi".
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Test a tappeto anche in Austria
Anche per l'Austria il turismo sciistico è un fattore economico di primaria importanza. Il Paese è attualmente in lockdown totale, con il 'coprifuoco' anche di giorno. Per far ripartire scuole, economia e in un secondo momento anche lo sci, Vienna punta su uno screening di massa come quello in Alto Adige. Dal 5 dicembre saranno effettuati test a tappeto a 'macchia di leopardo', per poi estenderli all'intera popolazione. Per quanto riguarda la riapertura degli impianti, il governo austriaco per il momento resta molto cauto, anche se il settore turistico sogna ancora una ripresa entro Natale.