Covid, in Veneto arriva il test fai-da-te: Zaia lo prova in diretta. VIDEO

Cronaca
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I mini-tamponi, simili ai kit per la gravidanza, sono già in fase di studio nella regione. A partire da oggi, arrivano nei magazzini della sanità veneta i primi 5.000 per l’auto-somministrazione. Quando saranno disponibili in farmacia costeranno pochi euro. Zaia esegue in diretta la prova su se stesso: “Sperimentazione in un paio settimane, ci lavoriamo già da tre mesi”

Il Veneto è pronto a una nuova sperimentazione nella lotta al Covid. I test “fai da te”, simili ai kit per la gravidanza, sono già in fase di studio nella regione. Il governatore Luca Zaia ha affidato il coordinamento del progetto alla Microbiologia dell'Ospedale di Treviso, diretta dal dottor Roberto Rigoli (COVID: LO SPECIALE - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE). 

Zaia esegue in diretta il test "fai da te"

Il governatore veneto Luca Zaia ha mostrato in diretta Facebook, eseguendolo su se stesso, il nuovo test diagnostico 'fai da te per il Covid. "È molto semplice" ha detto ai giornalisti, aprendo il kit con la 'saponetta', la provetta con il reagente, e il tamponcino, da inserire nelle fosse nasali, con 5 piccoli movimenti. Tra operazione e risultato del test, che è stato negativo, ha impiegato poco più di un minuto e mezzo di tempo. "Si aprono grandi scenari con il test 'fai da te', soprattutto sulla tracciabilità. Bisogna capire che quando una persona ha in mano un test 'fai da te' non ha in mano solo le sorti della sua vita, ma anche quelli della comunità".

Zaia: cambierà tema tracciabilità

"Il vero tema - ha aggiunto Zaia - è quello della bio-sorveglianza. Se poi questi prodotti diventeranno di larga diffusione ognuno riuscirà a farsi il test, e anche la tracciabilità se ne andrà un po' scemando: ognuno con il test deciderà se mettersi in isolamento, se andare dal medico o altro. Tutto si basa sul senso civico. Si eviti però di fare la 'lezione' sul fatto che non ci sarà controllo; questo vale già adesso per uno che fa il tampone molecolare e poi non sta a casa. Tra un po' ci saranno questi test che verranno da tutte le multinazionali. A quel punto non sarà più un problema di come tracciarli. In autosomministrazione non potremo controllarli - ha aggiunto Zaia - a meno che non si decida a livello nazionale di far acquistare i test solo con il tracciamento, o farlo con alcune categorie specifiche, ad esempio gli anziani. Poi vedremo cosa si deciderà, ma non è necessario mettere il braccialetto elettronico a tutti".

Zaia: sperimentazione test in un paio di settimane 

Il presidente del Veneto, in mattinata, intervistato su Radio 24, aveva anticipato alcuni dettagli sul tampone fai da te. “Penso che la sperimentazione si possa fare con velocità, nel tempo di un paio di settimane al massimo. Su questo progetto si è già lavorato almeno da tre mesi. Abbiamo seguito - ha aggiunto Zaia - la realizzazione di questo tamponcino fai da te, grande come un cotton fioc, che poi ha un suo reagente, con la solita 'saponetta'. Abbiamo già iniziato la prova in doppio con tampone molecolare sui pazienti. Dà già risultati incoraggianti, adesso si tratterà di fare la sperimentazione. I pazienti ci sono e abbiamo la massa critica per farla", ha concluso.

"In queste ore, all'esterno dei Pronto Soccorso di vari ospedali, stiamo allestendo delle tende specificamente attrezzate che possono essere estremamente utili per molte necessità. Siamo sul pezzo. Già adesso disponiamo di strutture come queste per un totale di 900 posti, che mettiamo in campo, prevedendo anche il peggio, per fungere da polmone di sfogo in caso di arrivo di molti pazienti". Lo dice il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia.
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Come funziona il test

A partire da oggi, arrivano nei magazzini della sanità veneta i primi 5.000 kit per l'auto-somministrazione del test. Oltre che a Treviso saranno diretti ad altre 4 o 5 Microbiologie regionali. La sperimentazione avviene "in doppio": ogni esame eseguito con il 'fai da te' viene infatti verificato sul soggetto con il classico tampone molecolare. Si tratta di un tampone da inserire nelle fosse nasali che poi va messo nel contenitore del reagente, per avere il risultato di positività o meno al SarsCov2. Il passaggio cruciale sarà la validazione da parte dell'Istituto superiore di Sanità (Iss). Superato questo step, i kit formato domestico saranno pronti per la vendita nelle farmacie. 

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“Cambierà la vita degli operatori sanitari”

Il procedimento potrebbe essere una rivoluzione nei processi di screening. "Si tratta di un test che cambierà la vita degli operatori sanitari, ma anche dei cittadini" ha detto recentemente il dottor Rigoli. "L'Iss ha una specifica sezione per la validazione dei test rapidi. Vengono valutati molti parametri, non solo quelli relativi alla specificità e sensibilità del test, ma anche la chiarezza nell'esecuzione, il fatto che non mostrino aspetti di nocività, e altri ancora. Finora hanno mostrato una grande affidabilità, oltre il 90% di sensibilità e specificità". "Quanto costeranno quando saranno disponibili ? Meno di 3 euro" risponde il microbiologo. 

Picture shows illustration for the coronavirus vaccine in Zagreb, Croatia, August 14, 2020. A Covid-19 vaccine being developed by Pfizer and Germanyâ  s BioNTech has been found to be more than 90 per cent effective Photo: Zeljko Lukunic/PIXSELL (Zagreb - 2020-08-14, Zeljko Lukunic/PIXSELL / IPA) p.s. la foto e' utilizzabile nel rispetto del contesto in cui e' stata scattata, e senza intento diffamatorio del decoro delle persone rappresentate

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La app per chi userà il test

Luca Zaia ha accolto con soddisfazione le parole di Ranieri Guerra, direttore aggiunto dell'Oms, quando ha confermato la possibilità di avere in tempi brevi nelle farmacie i test in auto-somministrazione. "Bene - ha commentato il governatore -, quando lo dicevamo noi ci davano degli sprovveduti. Adesso che lo dice l'Oms spero che qualcuno ci prenda sul serio". Il Veneto è un passo avanti su questa strada, avendo pronta la piattaforma informatica per raccogliere i dati di chi userà l'auto-test: l'app di biosorveglianza 'Zero Covid Veneto' - da qualche giorno ha avuto il via libera per la la privacy dal Consiglio regionale - sulla quale i 'positivi' dovranno caricare gli esiti dei test per comunicarli alle autorità sanitarie.

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